Buongiorno
fanciulle,
oggi
vorrei proporvi una storia che ho divorato in soli due giorni, nonostante non
fosse affatto un peso piuma. Era da tantissimo tempo che non riuscivo a trovare
qualcosa di così appassionante su efp e vorrei condividere con voi…
- Titolo:
Politicamente Scorretto
- Autore:
Moloko Vellocet
- Casa
Editrice: disponibile gratuitamente sulla piattaforma EFP
- Da
leggere sì o no? Assolutamente sì!
- Voto:
9
Freulein
Viktoria Hartmann è una ragazza dalle mille sfaccettature.
È
una chitarrista e componente della band Le
Vergini Suicide.
È
una buona amica, considerato che Gina e Bebsi, sue migliori amiche e anime
gemelle, sono ancora vive.
È
vegana e guarda storto chi si ciba di carne.
Ama
le proprie idee e difende i propri ideali fino alla fine, anche a costo di
tirare fuori le unghie e i commenti più acidi e sarcastici mai sentiti da una
ventiquattrenne.
Ama
cucinare e considera lo chef Gordon Ramsey una divinità.
Ma
soprattutto… è di sinistra. E come
ogni altra persona di sinistra che si rispetti, odia tutti gli stronzi coglioni capitalisti fascisti di destra che incrociano
il suo cammino. Soprattutto se le hanno rubato il centro sociale nel quale ha
investito tutte le sue forze.
Questo
succede all’improvviso, senza una spiegazione: l’Exvo, il capannone adibito a
centro sociale e dato gratuitamente ai ragazzi di Innsbruck, viene acquistato
da Sebastian Schwarz che lo vuole trasformare in un ristorante elegante e di
classe.
Herr
Schwarz ha tutte le caratteristiche che Vicky odia in un uomo.
Possiede
un’auto sportiva fiammante, probabilmente a edizione limitata.
Indossa
solo abiti firmati.
Ha
l’aria da saputello.
Gli
piace la carne.
È
di destra.
Da
subito i rapporti tra Sebastian e Vicky si fanno intensi: volano scintille,
parole, fortunatamente nessuna scarpa. Nonostante Viktoria tenti di fargli
comprendere quale importanza fondamentale abbia il centro sociale, lui non
vuole sentire ragioni. Non ha nessun interesse in un luogo dove i giovani si
radunano per fumare marijuana e dove si facciano letture comunitarie.
Assolutamente
no. Lui ha acquistato il capannone, ergo il capannone è suo.
E
sfortunatamente non c’è nulla che la ragazza possa fare per riaverlo indietro. E,
per non continuare ad affondare il coltello nella piaga, decide di non rivedere
più Sebastian Stronzo Schwarz.
Fosse
così facile! All’inizio sono costretti a incontrarsi perché Vicky aveva perso
il cellulare, successivamente perché lei è l’unica ad avere le chiavi dell’Exvo.
Piano piano, le loro vite iniziano a intrecciarsi sempre più.
La
ragazza non lo vuole più vedere: rappresenta tutto ciò che detesta, tutto ciò
che va contro i suoi ideali. La fa incazzare, a morte, e nonostante questo se
lo ritrova ovunque. Perfino sua madre, che l’ha cresciuta a pane e ideali, di sinistra, non esita a invitarlo a
cena e definire il suo modo di pensare stimolante.
Tutto
peggiora quando Vicky viene assunta come cameriera al pieno all’hotel di
proprietà di Sebastian… e della sua fidanzata, Gisele.
Litigano,
questo è ovvio, sono caratterialmente opposti.
Tacciono
solo quando si baciano. E questo accade spesso, molto più spesso di quello che
ci si sarebbe aspettato.
E
nonostante Viktoria cerchi di fare di tutto per scacciare Sebastian dalla sua
testolina, lui è sempre nei suoi pensieri perfino quando esce con altri
ragazzi, più vicini al suo modo di pensare, ai suoi ideali, più vicini a lei, non c’è nulla da fare.
Anche
se fanno fatica ad ammetterlo e devono combattere contro tutte le loro
diversità, tra Viktoria e Sebastian è nato un profondo sentimento. Riuscirà a
sopravvivere, anche se è Politicamente
Scorretto?
Apparentemente
può sembrare una trama scontata: un ragazzo e una ragazza fin troppo diversi
riescono ad appianare le proprie divergenze per essere la coppia più bella del
mondo, non litigare mai e vivere per sempre felici e contenti.
Beh,
qui non troverete nulla del genere. Viktoria e Sebastian rimangono loro stessi
fino alla fine, salvo cambiare non per compiacere il partner, ma per una
crescita personale, e il loro rapporto è tutto fuorché semplice e tranquillo.
Entrambi
peccano: hanno troppi pregiudizi, sono troppo orgogliosi e restii ad ammettere
i propri sbagli. Hanno paura a fidarsi l’uno dell’altra e a mettersi in gioco
completamente, sono insicuri e inesperti, nonostante sappiano che c’è molto sia
da perdere che da guadagnare.
Durante
la lettura, spesso ho voluto prendere il kindle e sbattermelo in testa. Non
perché questo romanzo (perché io lo considero proprio un romanzo e Paola
meriterebbe davvero una collaborazione con qualche CE) sia scritto male o sia
poco scorrevole, anzi! I protagonisti e i loro comportamenti sono così reali
che sembra di averli davanti agli occhi. Con semplicità e senza troppe pretese,
Paola è riuscita a unire elementi comici, se avessi una famiglia come quella di
Vicky avrei già provato a suicidarmi, a elementi che fanno riflettere. Si parla
di libertà, di passioni e di ciò che si è disposti a fare per raggiungere il
proprio obiettivo.
Detto
questo, lascio la parola a Paola, l’autrice, che ha gentilmente risposto ad
alcune mie domande.
Quando hai iniziato a
scrivere?
Ho
iniziato a scrivere tanti anni fa. Ero soltanto una bambina quando mi
regalarono il primo di una lunga lista di libri. Mi piaceva scrivere racconti,
scriverli soprattutto dentro di me: la protagonista ero sempre io, con mille
volti, ruoli e caratteristiche diverse. La penna l’ho presa in mano la prima
volta tenendo un diario segreto in cui raccontavo le avventure di una ragazzina
con dei poteri magici. Non ho mai pensato di poter fare la scrittrice finché
una sera, dando un’occhiata alla libreria, ho ritenuto opportuno sfogare tutta
la mia fantasia. “Se amo così tanto leggere, inventare storie da vivere nel mio
mondo immaginario, perché non provare a trascriverle?”… E così è nata
MolokoVellocet.
“Politicamente
Scorretto” è ambientato a Vienna (Austria), uno stato decisamente poco popolare
nel mondo dei libri. Cosa ti ha spinto in questa scelta?
Semplicemente
la mia passione per gli stati mitteleuropei, per la lingua tedesca, per il
fascino che questi posti - dei quali nessuno parla e racconta mai - hanno. La Germania e l’Austria mi
ricordano la mia infanzia, le mie vacanze in montagna, ed io sono molto legata
al passato e ai momenti vissuti con la mia famiglia. Ambientare lì le mie
storie è un omaggio a ciò che ho avuto il piacere di condividere con i miei genitori.
Aggiungerei che ritengo gli uomini nordici molto affascinanti… (ride).
“Politicamente Scorretto” vede come
protagonisti due personalità totalmente opposte. In chi ti identifichi di più?
in Sebastian o in Vicky?
Ovviamente
in Sebastian. Vicky non ha nulla in comune con me: è una donna impacciata,
imbranata, fatica a trovare lavoro e non ci sa fare né con gli uomini né con
gli amici. Io invece sono molto sicura di me stessa, amo il mio lavoro e mi
impegno dando il massimo. Credo che tuttavia la nostra differenza più grande
sia quella di ideali: sono nata e cresciuta in una famiglia di “destra”. In un
certo senso “Politicamente Scorretto” è ispirato alla realtà; quando ero
ragazzina mi invaghii di un compagno di scuola con idee totalmente opposte alle
mie e i battibecchi erano all’ordine del giorno.
Uno dei passaggi che mi
è piaciuto di più è il "dibattito" sulla libertà tra Erich e
Viktoria. Secondo te, che cos'è la libertà?
La
libertà per me è consapevolezza della propria schiavitù. Libertà significa
riconoscere e accettare i propri limiti. E’ una teoria che si avvicina molto a
quella di un rapporto Dom/sub nell’universo BDSM (ci tengo a precisare che
“Politicamente Scorretto” è l’unico mio romanzo non erotico): trovare la
libertà nella completa sottomissione.
Se dovessi scegliere
tra una carriera in politica e una in cucina... cosa sceglieresti?
Assolutamente
in cucina. Le mie idee politiche sono troppo strambe per essere messe in atto,
e poi mi affascinano i fornelli… E Carlo Cracco, di Masterchef (ride).
Qual è stato il
passaggio più divertente da scrivere?
Senza
dubbio il momento in cui Vicky, Babsi e Gina si recano all’hotel in cui lavora
Sebastian travestite da politici. La scena richiama quella di “Tre uomini e una
gamba”, il film di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Spero
di avervi invogliato a leggere Politicamente
Scorretto! Quindi, buona lettura!
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Un
abbraccio!
Robi