lunedì 8 febbraio 2016

Recensione: Insieme per gioco


O mamma mia!
Si, oggi vi saluto così. In un modo molto originale per aprire la rubrica del #lunedìinrosso.
Sappiate che non è un rosso qualsiasi, ma bollente. Super scottante e... MAMMA MIA!!



Voto copertina:


Il libro “Insieme per gioco” fa parte della “The club series”, composta da:

1-    Insieme per gioco
2-  Insieme per passione
3-  Insieme per amore (in Italia il 26 Febbraio)

Le serie continuerà con altri due volumi, che vedranno come protagonisti altri personaggi della storia.


Benvenuto nel Club, dove ogni fantasia si trasforma in realtà

Quando Jonas Faraday s’iscrive al club suggeritogli da suo fratello, non avrebbe mai creduto possibile di poter trovare la svolta alla sua vita.
Per accedere al club in cui tutti i suoi desideri si realizzeranno, Jonas non fa altro che versare una cifra considerevole dal suo conto e rispondere a una intervista sofisticata. Non sapendo che aldilà dello schermo, lo stia leggendo Sarah Cruz.
Sarah lavora per questo club, molto diverso da lei.
Ragazza semplice, senza pretese, con una vita soddisfacente e… non ha mai provato l’ebrezza di un godimento carnale.
Quando leggerà l’intervista di Jonas, con la sua prepotenza, la sua caparbietà e il suo sentirsi Dio sceso in terra per le donna -e dopo aver visto le sue foto- in un lampo di coraggio, andando contro i principi lavorativi, Sarah decide di rispondere a quell’uomo.
Jonas e Sarah si troveranno a fare la conoscenza con i loro esseri. Il ragazzo desideroso di far provare a quella donna un sconvolgimento ormonale, si metterà all’opera nel trovarla. Sconvolgendo la sua vita e quella di Sarah.
Inaspettatamente si troveranno non solo a provare sensazioni inesplorate, ma troveranno anche la forza di far intravedere se stessi. Scoprendo ferite che erano state sommerse e dimenticate con determinata finzione.
Quello che inizia per gioco, sarà destinato a concludersi o forse no?


«Se non fosse stato per il Club», dice sorridendo, impacciato, «non ti avrei trovata. In realtà è stato il mio investimento migliore».

Ultimamente avevo un blocco per i libri “piccanti”, non riuscivo proprio a trovare un libro adatto al mio genere. Ci ho provato e riprovato ma non è stata cosa semplice.
Avevo intenzione di iniziare questa trilogia da parecchio tempo, non appena iniziai a sentirne vociferare in giro e così, ho subito scovato il primo libro e ho letteralmente divorato le pagine.
La storia di Jonas e Sarah non ha niente da invidiare a quelle delle altri, questo devo ammetterlo. Anzi… ha delle pecche anche lei, ma tutto sommato è stata una lettura piacevole e interessante.
Ma… tutto per ordine.
La trilogia, come probabilmente anche i successivi volumi (che vedranno come protagonisti il fratello di Jonas e la migliore amica di Sarah), ha come fondamento il Club.
Un club di certo non per aspiranti giocatori di burraco. Assolutamente no.
Il club offre un’iscrizione mensile o annuale e ha come obiettivo la “soddisfazione del desiderio”. Spiego: Jonas non vuole relazioni sentimentali, odia le donne che gli si artigliano ai polpacci, per lui vale un bel po’ di sano e genuino sesso. Il resto non lo vuole nemmeno sentire nominare.
Nel club tutto ciò è possibile, perché ci sono donne come lui. Senza doppi fini. Ogni uomo o donna è accoppiata secondo le sue esigenze. Chi cerca l’amore, chi un po’ di divertimento e chi, perché no… anche la perversione.
Jonas cerca il divertimento facile e potrebbe anche trovarlo. Se non andasse a sbattere contro Sarah, colei che si occupa delle domande del quartiere di Seattle.
Jonas segue il principio di Platone: “l’amore è una malattia mentale”. E lo segue alla lettera.
Sarah invece è una sognatrice ma realista, sempre con i piedi per terra e quando legge l’intervista eccitante di Jonas, per essere accettato al club, non riesce a stroncare quell’uomo. Dicendogli che una percentuale della popolazione femminile non è solita cadere al fascino sensuale dell’uomo così facilmente. Molte volte si finge e lei stessa ammette che a letto non è mai riuscita a raggiungere il culmine.
Ed è qui che Jonas ne fa del principio la sua determinazione.
I due iniziano e continuano a sentirsi, cercandosi nelle altre persone che li circondano.
Quando poi, finalmente, si incontreranno, Jonas giura di far provare a quella donna i mondi che solo lui può far scoprire.
Una bella storia indubbiamente, ma che vede un risvolto della medaglia.
Come sempre accade, giocare sul lato onnipotente del protagonista maschile ti fa un po’ rendere la storia un po’ fantasiosa. Troppo costruita.
Ecco che mi domando, come può una bellezza straordinaria come Jonas invaghirsi di una ragazza che nemmeno conosce? Solo parlandoci per due singole email? Qui mi puzza…
Inutile non vedere similitudini -molte similitudini- con altri libri di questo genere. Seppur non vedendo la passione come violenza, cosa che ultimamente va molto di moda, troviamo come sempre il magnante giovanissimo e la studentessina.
Non che mi lamenti. Mi piacciono queste trame. Il fatto è che ce ne sono troppe in circolazione.
Altro fatto che mi ha fatto torcere un po' il naso, è la scioltezza del ragazzo nel buttare soldi a destra e a manca, non solo nel club (roba grossa!) ma nei viaggi, nelle rose di corteggiamento e chi più ne ha, più ne metta.
Insomma. Il donnaiolo Jones Faraday si trasforma in un cagnolino nel giro di due giorni appena.
Anche qui e lì Sarah mi ha lasciato desiderare. La sua volontà nel resistere al donnaiolo dura… quanto? Qualche ora appena.
Storia in prima persona, alternata tra punti di vista di Jonas e Sarah.
Il libro gira unicamente attorno a loro e vediamo raramente i due impegnati nelle loro attività giornaliere, cosa che a me non piace tanto. Mi piace invece vederli presi non solo l’uno con l’ altro ma anche nei loro rispettivi desideri e lavori.
Ma ciò nonostante...
Mi è piaciuto molto vedere come la filosofia di Platone che Jonas segue alla lettera, con Sarah ne capisce la vera dicitura. L’amore è una pazzia, che porta alla malattia. Ma non per questo non deve essere vissuta.
Insomma, il libro mi è piaciuto. Molto provocante, molto caldo. Chi non rimarrebbe fulminata da quel figaccione di Jonas? Però a mio modesto parere doveva essere più focalizzato in alcuni dettagli e non solo e unicamente sui protagonisti.

Il libro si conclude con un colpo di scena e personalmente non vedo l’ora di leggere il continuo. Provvederò e vi farò sapere cosa ne penso :)

Ma ora passiamo a una super chicca che AnniDiNuvole vuole regalarvi. Abbiamo chiesto un'intervista all'autrice e... con tantissimo piacere e contentezza, vi lasciamo di seguito le sue risposte alle nostre curiosità. Divertitevi.

1 – Parlaci un po’ di te! Qual è il tuo libro preferito? Quando hai deciso di diventare una scrittrice? C’è un ricordo particolare che associ a questa decisione?

Il mio libro preferito è L’ora delle streghe di Anne Rice. Lo amo!
Quando avevo 8 anni, ho scritto sei romanzi in matita. Romanzi con un inizio e una fine, riempivano tutti i miei diari. Uno di questi si chiamava “Josephine” e parlava di un fantasma, avevo scritto anche il seguito “Il ritorno di Josephine”. Haha! Ma poi si cresce e decisi di diventare un avvocato… non scrivevo più romanzi, ma documenti legali. Che schifo. Un giorno deciso di seguire i miei sogni e smisi di vivere la vita che gli altri volevano per me. Mi sono licenziata e ho scritto il mio primo libro. Si trattava di una storia vera – una raccolta di ricordi della mia vita. Fu pubblicato e mi sentì euforica. Ce la potevo fare! Dopo quello scrissi il mio primo romanzo, un libro YA. E poi mi è venuta l’idea per la serie The Club, che è davvero diverso da un’autobiografia o da un romanzo YA. Cambiai il mio pseudonimo in Lauren Rowe e scrissi la serie The Club (disponibile anche in Italia). I primi tre libri sono stati pubblicati in inglese il 5 gennaio 2016 e in America sono diventati subito bestseller in tre categorie di Amazon (New Adulti, Erotica e Romantic Suspense!!!) Non riuscivo a crederci. E ora, un anno dopo, la serie comprende sette libri pubblicati (in inglese) e quest’anno ho anche pubblicato un thriller psicologio (Countdown to Killing Kurtis) e quest’anno i miei libri verranno pubblicati e tradotti in tutto il mondo, anche nella mia adorata Italia! Vedete? I miei sogni alla fine si sono avverati!

2 – Cosa ti ha inspirato a iniziare a scrivere la serie The Club?

Stavo leggendo un libro che non mi piaceva molto e ho pensato: “Mi sarebbe piaciuto che la storia fosse stata raccontata in questo modo. E mi sarebbe piaciuto che la protagonista fosse stata una donna con rispetto per se stessa e non uno zerbino”. Così decisi di scrivere il romanzo che volevo leggere. Io amo un buon maschio Alpha, logico, non sono una santarellina, ma anche un Alpha che è sarcastico e ama comandare deve rispettare e amare le donne! Le donne devono essere adorate e venerate, non trattate miseramente! Sempre! Così, dopo aver letto un altro libro, ho pensato: “Adesso scrivo il libro che voglio leggere e che pensano che le donne, come me, vogliano leggere”

3 – Per te che cos’è l’erotismo?

Erotismo significa esprimere onestamente se stessi, il nostro vero io, significa esporre noi stessi e le nostre passioni senza scusarsi. Se si è onesti fino in fondo, se si ha il coraggio di mostrarsi per quello che si è davvero, se si ha il coraggio di mostrare davvero i propri bisogni, ecco… Si è capito il significato.
Erotismo è il genere di sesso per il quale uccideremmo pur di averlo.

4 – Qual è stata la parte che ti ha causato più problemi? E la tua parte preferita?

Piango ogni volta che torturo I miei personaggi, ogni volta che gli faccio qualcosa di cattivo. A volte piango sulla spalla di mio marito che mi dice “Che c’è?” e io rispondo: “Ho appena fatto questa cosa cattivissima a Jonas!!!!!” Scrivere queste scene mi spezza, eppure mi piace molto perché mi piace descrivere le emozioni. Non voglio farvi spoiler, ma c’è una scena in Insieme per Passione che è stata molto, ma davvero molto difficile scrivere. Mentre scrivevo il mio cuore si spezzava in mille pezzettini. E c’è anche in Insieme per Gioco una scena orribile. Ma, come lettore, amo tantissimo leggere i battibecchi tra un uomo e una donna – l’inizio di una storia d’amore quando iniziano a rincorrersi senza volerlo. Adoro!

5 – Quale personaggio ti dà più problemi quando scrivi?

Nessuno. Scrivo in prima persona e usando il tempo presente perchè descrivo ciò che provano e fanno I miei personaggi in quel momento. Li capisco e li amo tantissimo! Proviamo le stesse emozioni e capisco le loro menti e i loro cuori. È un piacere scrivere di loro, in ogni caso. Mai un problema.

6 – Le traduzioni dei titoli (Insieme per gioco, Insieme per passione e Insieme per amore) ti piacciono? Credi rispecchiano i libri?

Credo che la traduzione della Newton sia ottima. Ho letto la versione italiana di Insieme per Gioco e, nonostante il mio italiano non sia perfetto, la loro traduzione è eccellente. Io ho difficoltà nel tradurre perché l’inglese è diverso, ma la Newton ha fatto un ottimo lavoro. Credo che i titoli in inglese siano più poetici LOL. Ma non bisogna stupirsi. Assomiglio molto a Jonas. A volte dovete usare le maniere forti.

7 – Sei mai stata in Italia? Cosa ti piace di più del nostro paese?

Sì! Ho studiato italiano all’università a Firenze e fatto dei giretti nei paesi vicino. L’estate scorsa sono stata di nuovo in Italia: ho visitato Roma, Firenze e Venezia. Se i libri avranno un bel successo, giuro che verrò a salutarvi ancora una volta! Oddio, amo l’Italia. Mi dicono che sembro italiana e per me è un bellissimo complimento perchè gli italiani sono stupendi mamma mia! Quando sono da voi, spero segretamente di essere italiana. Gli italiani sono bellissimi, in tutti i sensi. Apprezzano la letteratura, l’arte e la vita. Avete una passione dentro di voi, apprezzate la vera bellezza. Per piacere, non spaventatevi. Sembro pazza, ma sono una grandissima fan dell’Italia e degli italiani, è la verità. Posso trascorrere ore seduta in un bar con un bicchiere di vino e guardare le persone passare per la strada sospirando e pensando a quando siete meravigliosi.

8 – Quando scrivi ascolti la musica? Hai una playlist per Jonas e Sarah?

Amo la musica. E c’è tantissima musica nei miei libri! Canto in una band professionista e, a dir la verità, scrivo anche delle canzone. Lo sapevate? Quindi, è davvero sorprendente che quando scrivo preferisca il silenzio, a meno che non ci sia una scena particolare con una canzone particolare. E poi, sì, logicamente continuo ad ascoltare quella canzone così che m’ispiri a scrivere la scena.
Sì, ho una playlist per Jonas e Sarah. Nel libro ho specificatamente ricordato le seguenti canzoni:
Insieme per gioco:
White Lies — Rx Bandits
Melt With You — Modern English
Pony — Far
Lick It Before You Stick It —Denise La Salle
I Just Want To Make Love To You — Muddy Waters
I Want You  — Bob Dylan
I Want You – Savage Garden
Do I Wanna Know — Arctic Monkeys
Locked Out of Heaven – Bruno Mars
Closer —Nine Inch Nails
Madness — Muse
Insieme Per Passione
Dangerous — Big Data
 Fall In Love — Phantogram
Sweater Weather — The Neighbourhood
Yellow — Coldplay
Magic — Coldplay
Demon –Imagine Dragons
Come a Little Closer - Cage the Elephant
She Loves You — The Beatles
Not Afraid — Eminem
Insieme Per Amore
Baby Got Back —Sir Mix-A-Lot
Take Me To Church — Hozier
Hurt — Johnny Cash’s cover
Melt With You — Modern English
Talk Dirty to Me — Poison
My Favourite Book — Stars
Truly Madly Deeply –Savage Garden

9 – Ѐ difficile scrivere un libro erotico?

No, per niente – se sei assolutamente onesto sulla tua sessualità. Se non sei onesto o a tuo agio, credo sia difficile. Per me scrivere un libro erotico è stata la cosa migliore perché non ho mai dovuto censurare le miei idee o i miei sentimenti. Per nulla. I miei personaggi possono essere onesti e posso esserlo anche io. Scrivo in completa onestà, non mi permetto di preoccuparmi di cosa si potrebbe pensare. Se qualcuno è offeso può chiudere il libro e gettarlo contro il muro J Mi piace scrivere libri erotici perché niente è off-limits e posso scrivere tutto. Da notare, però, che quando scrivo di sesso non è mai fine a se stesso. Sapete che intendo dire? Scrivo di sesso se è una parte importante della storia, se le fa fare un passo in avanti, se è importante per il personaggio. Con il sesso spero sempre di raggiungere un traguardo, altrimenti non ne parlo. Se i personaggi lo stanno facendo e, a livello della trama, questo non aggiunge nulla… blocco tutto. Per esempio, durante il sesso i miei personaggi potrebbero scoprire qualcosa d’importante. Come dei sentimenti. O, forse, vi sto mostrando un cambiamento nella loro relazione. Qualcosa che li avvicini, qualcosa di divertente. È sempre qualcosa d’importante altrimenti non ne scrivo.
Voglio scrivere un libro dove posso tagliare una scena erotica perché ho capito che non serve. Non scrivo scene di sesso per parlare di sesso. Ho sempre uno scopo. Ed è per questo motivo che le mie scene sono davvero erotiche: perché sono coinvolti dei sentimenti. Perché il sesso non è solo sesso, anche se non lo avete capito.

10 – Quanto possono essere importanti club di questo tipo nella vita reale?

Nella realtà non faccio parte di un sex club, quindi non lo so (e, a dirla tutta, SPOILER!, il mio libro non parla di un sex club, siete liberi di non crederci. Il mio libro non è quello che sembra. I lettori sono sempre molto sorpresi).

11 – Mi stavo domandando se in club come questi, gli iscritti cercano davvero l’amore? Pensi che l’amore possa sbocciare ovunque?

Certamente! Tutti cerchiamo l’amore, anche se non l’abbiamo capito. E tutti noi lo vogliamo e lo cerchiamo disperatamente ovunque possiamo trovarlo.

12 – Secondo me questo libro non parla solo di erotismo e passione. È una lotta contro il passato, parla di speranza e romanticismo. Per te, cos’è il romanticismo?

Sì, questo libro parla di amore, speranza, guarigione e realizzazione. Credo che l’erotismo sia una parte importante della natura umana, ma questo libro parla di umanità e di amore e l’erotismo è una parte onesta di questo sentimento.
Cos’è il romanticismo?
Sentirsi speciali. Belli. Amati.
Sentire qualcuno che ti tocca nel profondo. Sentire che qualcuno s’interessa a te abbastanza per conquistarti.

13 – Cos’è la cosa più romantica che ti è mai successa?

Non so sceglierne una. Il romanticismo è una parte importante della mia vita, per fortuna. Poco tempo fa ho mandato un video sexy a mio marito e gli ho detto: “Guardalo e poi fallo a me, per piacere”. E lui l’ha fatto. Non è romantico?

14 – Hai mai scalato una montagna?
Sì :)

15 – E ora… è arrivato il momento degli spoiler! Quali sono i tuoi progetti dopo la serie The club? Scriverai ancora libri erotici?

Ho scritto 10 libri (!) e, in un modo o nell’altro, tutti parlano di amore. Anche il mio triller psicologico parla di amore – una donna disperatamente alla ricerca dell’amore fa delle cose davvero davvero assurde. Credo che parlerò sempre di amore, è ciò che mi interessa. Di che altro si può scrivere? LOL. Alieni? Se scrivessi di alieni, sarebbero innamorati. È vero, non so di che altro scrivere! È sì, con l’amore arriva il sesso oppure il desiderio di farlo. È naturale e meraviglioso. Quindi, se i miei personaggi si sentono eccitati è perché sono sicura che lo sarebbero perché sono umani, quindi, fanno sesso.
Perché dovrei torturare i miei personaggi non facendoglielo fare? Sono gentile con loro J Ma è vero. Non ci vedo nulla di mare nel scrivere romanzi erotici. Sono orgogliosa di quello che scrivo. Scrivo la verità. E l’erotismo è vero. Siamo dei bellissimi animali con degli istinti primari, non è vero. E vogliamo le stesse cose. È di questo che scrivo. Scrivo di passione. Perché è questo che m’interessa.


Se la recensione vi è piaciuta lasciatemi un vostro piccolo parere, sono super curiosa di sapere se lo avete letto e cosa ne pensate.
Spolliciate il +1 e unitevi al sito, mi raccomando.

Ila

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