giovedì 19 febbraio 2015

Recensione: Ti aspettavo


Ciao ragazze :)

Per l’appuntamento de #gliintramontabili di oggi vorrei parlarvi di un libro che mi è piaciuto molto, che rileggo volentieri e con un sorriso. Non è molto vecchio, ha poco più di un annetto, ma, secondo me, rientra a pieno titolo in questa etichetta. Leggendo scoprirete perché :)

  • Titolo: Ti aspettavo
  • Autore: J. Lynn
  • Casa Editrice: NORD
  • Pagine: 335
  • Da acquistare sì o no? Decisamente sì



  • Voto: 9

Vi è mai capitato di voler fuggire da tutto e da tutti, di voler ricominciare da capo, lasciandovi il passato alle spalle e poter finalmente dimenticare? Fare finta che non sia successo nulla e che tutto sia stato solo un brutto incubo?
Questo è il più grande desiderio di Avery Morgansten, un desiderio che l’ha spinta ad attraversare il paese, cambiare stato e iscriversi in una piccola università del West Virginia per sfuggire al suo passato e al piccolo paesino texano dove era continuamente additata e vittima di scherzi telefonici.
Avery avrebbe anche un altro desiderio: passare inosservata e diventare invisibile. L’amicizia e l’amore non sembrano importanti per lei, che fa della tranquillità la sua massima priorità.
Tuttavia è proprio quando meno lo si aspetta che accadono le sorprese più belle, anche se all’inizio non sembrano affatto tali.
È il primo giorno di università e nonostante sia partita in largo anticipo per evitare sorprese, Avery si ritrova imbottigliata nel traffico. I minuti passano e l’inizio della lezione di astronomia si avvicina, facendola agitare sempre di più. Parcheggia e di corsa si avvia verso la porta quando all’improvviso va a sbattere contro un albero con gli addominali. E considerato che un albero non può avere gli addominali si deve trattare per forza di un ragazzo. Alza lo sguardo per osservarlo e si pente subito della sua scelta: spettinati riccioli neri, magnetici occhi azzurri e un fisico così scolpito da fare invidia a una statua greca.
Cameron Hamilton.
Nonostante lui l’aiuti a recuperare le penne volate ovunque e la inviti a entrare insieme a lui nell’aula di astronomia, Avery scuote la testa e corre via, spaventata.
Le cose non migliorano: Cam non solo rischia di investirla, ma i due si scoprono vicini di casa. E, come se non bastasse, devono lavorare insieme per il corso d’astronomia.
Tutto questo infastidisce molto Avery, ma diverte Cam.
Pian piano, giorno dopo giorno, lezione dopo lezione, la ragazza inizia a rendersi conto che Cam è innocuo e cerca in tutti i modi di metterla a suo agio.
Cam non è Blaine, il passato al quale tenta disperatamente di fuggire, ma che continua a rincorrerla con chiamate anonime e mail minatorie.
Dovrebbe sentirsi spaventata e terrorizzata, dovrebbe voler sfuggire ancora più lontano, ma non fa nulla di tutto ciò. Perché il suo porto sicuro sono proprio le braccia di Cam: solo quando è stretta vicino a lui si sente tranquilla e tutta l’ansia scompare.
Nonostante non abbiano una vera relazione, Cam e Avery passano quasi tutto il loro tempo libero insieme: fanno la colazione la domenica mattina, guardano film seduti vicini sul divano… anche se continuano a definirsi amici, sono molto di più.
Tutto peggiora il weekend del Ringraziamento, che Avery passa con Cam e la sua famiglia: il ragazzo scopre il segreto che si cela dietro il braccialetto che lei tiene sempre al polso.
Una cicatrice dai bordi frastagliati percorre la vena lungo il polso.
Spaventata, la ragazza decide di fare ciò che le riesce meglio. Scappare dal problema, evitare Cam e cercare di diventare invisibile, di nuovo. E ci riesce per davvero, nonostante tutti i tentativi che il ragazzo fa per riallacciare il rapporto.
I mesi passano: Avery abbandona il corso di astronomia perché è troppo doloroso stare a lezione, vedere Cam e pensare ai bei momenti insieme, passa le vacanze di Natale e il suo compleanno da sola e si accorge che la solitudine non fa più per lei. Le manca Cam, il suo sorriso, i suoi biscotti… anche la sua tartaruga. E non gli addominali, ma proprio Raffaello, il suo animaletto domestico.
E sarà questa consapevolezza a riunirli e a far rifiorire la loro storia d’amore.
Ma riusciranno a essere sinceri l’un l’altra e a confessarsi i loro segreti più oscuri?
È proprio vero che la condivisione allevia il dolore e accelera il processo di guarigione?


Un libro che è un inno all’amore, la panacea universale.
Un libro che ti conquista già alle prime pagine.
Un libro senza troppe pretese, che non intende essere una denuncia ai casi d’abuso, ma che piuttosto vorrebbe essere un grido di speranza. Perché è davvero possibile guarire, non solo dalle ferite fisiche, ma anche da quelle psicologiche, dalle ferite dell’anima.
Cam non è un ragazzo speciale ed è per questo che ha conquistato il mio cuore. Ok, ammettiamolo, un po’ lo è, ma è soprattutto un ragazzo normale. Non è perfetto, assolutamente no: anche lui ha avuto i suoi traumi e ha fatto delle scelte sbagliate, ma è riuscito a rialzarsi e ad affrontare il mondo con rinnovata energia.
A suon di biscotti, uova, battute, sorrisini e tanta complicità, riesce a penetrare nel guscio di Avery per farle rendere conto che la vita deve essere vissuta, che nascondersi e scappare possono essere le scelte più semplici, ma questo non vuol dire che siano anche quelle più giuste.
Ti aspettavo è un libro che fa sorridere e, a livello inconscio, riflettere. Quante volte abbiamo avuto troppa paura per affrontare di petto una situazione preferendo nascondere la testa sotto la sabbia e fare finta che il problema non esistesse? Quante volte abbiamo avuto paura perfino a fidarci delle persone a noi care. Quante volte non abbiamo vissuto per paura di essere additati, giudicati oppure derisi?
Cam ci insegna a fregarcene, ci insegna a dar ascolto solo ai giudizi di chi merita davvero la nostra fiducia.
Perché condividere il peso lo rende più leggero e quindi più sopportabile.

Detto questo spero di avervi incuriosito e invogliato a leggere il libro!
Tenetevi in contatto con noi sulla nostra pagina fb per aggiornamenti in tempo reale delle nostre letture :) Grazie per aver letto la recensione e… cliccate +1 ;)


Robi


Nessun commento:

Posta un commento