sabato 23 marzo 2019

Recensione: Buonanotte a chi non c'è #1 Angeli caduti


Salve nuvoline, come state?
Io splendidamente. Causa conclusione di un libro molto, molto, moltissimo bellissimo.
Ah che belli i libri che ti riempiono il cuore di quei sentimenti scalpitanti *_*
Lo so che siete curiosi, perciò oggi parliamo di…



Titolo: Buonanotte a chi non c’è
Autore: Angela White
Casa editrice: Amazon Publishing
Numero pagine: 294
Genere: Romance contemporary
Numero volume: #1
Serie: Angeli caduti
Voto storia: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Voto copertina: ☁️




Nicholas Payne è uno dei più grandi violinisti di sempre quando, all’apice del successo, qualcosa nella sua vita va storto. Le sue grandi ali d’angelo, tatuate sulla schiena, sembrano non riuscire a sostenerlo nel suo volo. A ventisei anni, Nicholas decide quindi di cambiare vita, suonando Rumpelstiltskin, il suo Stradivari, per le strade di Londra.
Ed è nella capitale inglese che Alice lo ritrova, attratta da un’incantevole melodia alla fermata della metro. È proprio lui: il ragazzo che anni prima aveva conosciuto a New York, in occasione delle seconde nozze dei rispettivi genitori e del quale si era innamorata in maniera tanto maldestra quanto indimenticabile.
Alice, che ora è diventata una chineur, un’esperta collezionista di oggetti di valore, sa riconoscere le virtù nascoste nelle persone, soprattutto in quel giovane bellissimo e dannato per il quale il suo cuore batte ancora.
Chissà se la sua tenacia basterà a risollevare l’angelo caduto, affinché torni a volare in alto sulle note del suo Rumpelstiltskin...


La serie “Angeli caduti” è composta da:

1. Buonanotte amore mio2. È subito l’alba (storia con Liam e Sammy)
3. Come il sole e la luna


Per chi ci segue su Instagram (se non lo fate ancora, cosa state aspettando?) sa che ho già accennato al fatto che volevo leggere questo libro da davvero tanto tempo e che è la prima volta che leggo una storia di Angela White.
Ho scoperto questa serie grazie al secondo volume che stavo già per acquistare ma per una volta mi sono fermata e mi sono ripromessa di fare le cose in ordine e non come sono solita fare sempre io, che leggo prima i secondi volumi, poi i primi. Non si fa così.
Perciò buona buona ho aspettato il momento adatto e ho agito e signori miei… è stata cosa buona e giusta.

Alice e Nicholas si conoscono da quando lei aveva quindici anni e lui diciassette. Alice ha abbandonato la sua vita a Verona, lasciando i suoi amici, la sua scuola e suo padre, per seguire sua madre Giulia, a New York, che aveva deciso di rifarsi una vita con il dottore Payne, papà di Liam e di Nicholas.
Lì a New York Alice si è sempre sentita un pesce fuor d’acqua, non conosceva la lingua, non riusciva a capire perché le sue compagne nella sua nuova scuola le parlassero alle spalle e soprattutto non ha mai capito fino in fondo il più piccolo dei figli del dottore: Nicholas.
Nicholas che non parla mai con nessuno tranne che con il suo violino, che non interagisce mai con Alice ma la guarda da lontano per non infettare quella creatura semplice e buona con la sua frustrazione.
Nicholas e Alice si avvicinano in punta di piedi ma con grande intensità seppur la felicità dura poco, lui torna ad essere il solito cinico e solitario mentre Alice torna ad essere la solita ragazzina un po’ sfigata, piena di dolore per la separazione dei suoi genitori.
Passano gli anni, Alice va via da quella realtà e non vede ne sente più Nicholas fino a quando un giorno, scesa dalla metro di Londra non sente una melodia famigliare: il violino di Nicholas.
Perché lui è lì che suona in abiti consumati sulla banchina di una metro e non è in teatro a calcare i palchi più rinomati del mondo come dovrebbe essere?
Qualcosa è successo, qualcosa che Alice vuole scoprire e da qui inizia la nuova storia tra i due.

Ho amato il libro fin dalla prima frase. Appena ho finito di leggerla, quella frase, sentivo che questo libro era fatto apposta per me.
Un po’ ingarbugliato, con uno stile di scrittura dove bisogna riflettere, con tante sfaccettature che ti ampliano il pensiero. Insomma… un libro di quelli che piacciono a me. Con una storia forte, tormentata ma anche fragile e piena di amore.
Amore che non per forza deve sempre girare tra un uomo e una donna ma che può vertere anche tra un musicista e lo strumento. In questo caso l’amore esercitato da Nicholas nei confronti del suo fantastico Stradivari.
Per chi come me è ignorante in materia, uno Stradivari è uno dei violini più importanti che un violinista potrà mai suonare nella sua vita. Vale oro e non è facile averne uno.
Eppure Nicholas lo ha e lo tratta con cura e passione. Con amore insomma.
Come tratta con amore anche Alice che ritrova inaspettatamente, ma con felicità, nella sua vita.

Alice e Nicholas si sono amati in modo silenzioso durante tutti gli anni di convivenza e come ci fa riflettere Alice stessa, è il destino che gli ha fatti incontrare. Non solo la prima volta a New York nonostante lei sia stata in lutto per il distacco dei suoi genitori ma anche a Londra mentre scendeva dal treno. E se in quel momento Nicholas non stesse suonando? Che fine avrebbero fatto?

Eppure succede ed è fantastico.
La storia è fantastica.
Due anime che hanno sofferto, che si sono curate il tempo di un abbraccio, poi lasciate, che hanno sofferto nuovamente e che si sono sempre cercate.
Ahhhhhh l’ammmmore!
Ma quell’amore non stucchevole, quell’amore che lo cerchi, che ci speri. È proprio questo questa storia e per una pignola come me… è stata magia.

La storia tra i due è profonda ma anche semplice se la vediamo su un piatto della bilancia. Nel libro ci sono tutti i sentimenti e ci si immerge così tanto nei protagonisti che ti entrano sotto pelle.
Io ho adorato davvero il libro e non vedo l’ora di leggere anche la storia tra l’affascinante Liam e la simpatica Sammy (lingua lunga, come dice Nicholas). Se devo essere onestissima l’unica cosa che non mi è piaciuta è come si è parlato di Tommy in modo quasi frettoloso, avrei voluto vedere più struggimento per quel passaggio, però non è assolutamente nulla in confronto a tutta la storia.

Nuvoline belle il mio consiglio è di correre a recuperare questo libro se ancora non lo avete letto. Vi conquisterà come ha conquistato me.

Io vi abbraccio e vi do l’appuntamento alla prossima rubrica. Veniteci a trovare su Instagram!

Ilaria

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