martedì 20 novembre 2018

Recensione: Cuore cremisi


Buon salve belle nuvoline!
Il freddo è arrivato a infliggerci anche quest’anno con le sue lame appuntite come i canini dei vampiri… no, tranquilli. Non sono impazzita tutto ad un tratto (o forse si?), semplicemente sto entrando nel mood della recensione di quest’oggi.
Di cosa parleremo?
State ben attenti perché questo libro lo abbiamo desiderato, agognato e… ottenuto!

  • Titolo: Cuore cremisi
  • Autore: Amabile Giusti
  • Numero pagine: 451
  • Da leggere? Assolutamente si!
  • Voto: 7+


Voto copertina:

Max è andato via, ma Giulia ricorda poco di lui. Non sa di averlo amato moltissimo, ignora che fosse un vampiro, e gli straordinari eventi vissuti l’estate prima sono scomparsi dalla sua memoria. Perciò, quando si trasferisce a Roma per frequentare l’università, a tutto pensa fuorché all'affascinante mascalzone che le ha fatto battere il cuore. Anche perché all'orizzonte si profila un sentimento inatteso per un nuovo ragazzo non meno attraente e misterioso.
Ma nulla nella sua vita è destinato alla normalità. A un certo punto intorno a lei cominciano ad accadere cose incomprensibili. Qualcuno la osserva, la spia, la pedina. La sua vita è nuovamente in pericolo.
Potrà un nuovo amore rivaleggiare con quello del passato?
E chi vuole farle del male?
Perché si sente come se fosse una preda?


La duologia è composta da:
  1. Cuore nero (recensione QUI)
  2. Cuore cremisi



Lo ammetto… ci ho messo davvero tantissimo tempo per completare la lettura di questo libro. Purtroppo il tempo che ho passato con il kindle in mano è stato molto risicato, mi sono riuscita a destreggiare e dare tempo alla lettura solo nel fine settimana e la notte. Ma la sera tardi non è andato a buon fine causa sonnolenza a livelli quasi imbarazzanti.


Insomma, non è il momento di ciarlare con i miei ostacoli che si frappongono tra me e la lettura. Sappiate però che ce l’ho fatta e oggi, finalmente, potrò parlarvi di questo libro.

Avevamo lasciato Giulia che si fa fare un lavaggio del cervello, perciò la cancellazione della memoria, perché giustamente non vuole più soffrire per quel vampirello di Max. La cancellazione sembra essere riuscita a dovere e Giulia ricorda quasi con un sorriso questo amore che l’ha straziata però che l’ha forgiata. Qui si conclude il primo volume e se proprio devo esserne sincera, a me piaceva anche come fine. Si lo so, sono per le cose tragiche però è anche vero che poi presa dal fomento ho anelato anche io la continua e finalmente la nostra straordinaria Amabile ci ha accontentati.


Il libro si apre con un POV di Victor e io ho subito pensato: noooooo datemi Max!
Ed è inutile che vi faccia spoiler gratuito però già vi dico che per vedere Max ne dobbiamo sudare di camicie, canottiere della salute e reggiseni! Ma non temete… tutto avrà una sua motivazione. Però io vi anticipo, visto che nessuno lo ha detto a me e stavo letteralmente impazzendo, armatevi di pazienza e abbiate fede.
La storia, mi dispiace dirlo, ma all’inizio è quasi pesante. È un alternarsi di Giulia e Victor che quasi non ne trovavo il senso.
Mi è piaciuta invece la questione della memoria, Giulia sa che qualcosa è successo però la sua mente la vuole respingere fuori. Non ricorda nemmeno il volto di Max ma il suo cuore predomina sulla ragione tanto da farla impazzire ad una certa.

Per un terzo del libro niente è come appare, tutto si capovolgerà in un battito. Proprio quando Giulia si avvicinerà a Victor, qui si scoprirà che i sogni che lei fa ogni notte con protagonista Max… bhè non sono propri e tali sogni. C’è qualcosa di vero, perché come ben sappiamo noi amanti del primo volume, cos’è che esce meglio a Max? Esatto! Fare lo stalker (inserire qui ironia) e sappiamo tutti benissimo che non riesce a stare lontano più di dieci passi dalla nostra goffa e caruccia Giulietta.


Anche in questo volume vedremo tante lasciate e riprese tra i due, cosa che un po’ a me (come nel primo volume) mi è presa un po’ a noia. Ho trovato che tutto ciò allungasse troppo la narrazione fino a renderla un po’ troppo stucchevole perché sappiamo ormai benissimo noi lettori di questa storia, che Giulia di certo non farà mai a meno di Max e ne tanto meno lui che vuol fare il vampiro stronzo che prima scappa, poi è sempre lì dietro ad aiutarla alla prima inciampata che prende.

Indubbiamente io mi fermo solo sulla parte iniziale/centrale del libro. Non sto qui a infilarmi nei particolari ma sappiate che questo libro, indipendentemente dalle mie critichelle, è BELLO! È fatto bene, la trama è intrigante e mai avevo letto di un vampiro che vuole, cerca e chissà..., vuole diventare umano nuovamente.


Probabilmente avremo un libro con Victor protagonista. Un Victor che in questo libro ho apprezzato tantissimo e quando tutti sembravano odiarlo, io ci ho sperato. Come sempre devo essere baston contrario della massa.
La storia mi è piaciuta tantissimo, la morale ancora di più: è sempre l’amore -VERO- a far girare il mondo e far anche apparire possibile l’impossibile.
Max e Giulia, seppur diversi caratterialmente, fisicamente ma soprattutto umanamente, hanno combattuto contro il destino e ho apprezzato tantissimo il fatto che Giulia non sia stata così egoista da voler diventare vampiro a sua volta.
Non c’è stata una volta che lo propone come desiderio e ho amato tantissimo la frase che le dice Max ad un certo punto che fa più o meno così: non morire mai per nessuno.
Qui c’è da vedere tutta una psicanalisi che Freud scansati.

Perché dobbiamo morire, letteralmente e figurativamente, per una persona? Perché dobbiamo farci togliere il sorriso, la volontà, la vita, per una persona qualsiasi seppur le volessimo bene fino a quel punto?

Insomma, a chi pensa che questo libro sia solo una storia su vampiri e cacciatori dico di no. Non avete capito nulla, anzi forse non fa nemmeno per voi la lettura.
I miei complimenti ancora all’autrice che ogni volta mi sorprende e ormai è diventata la mia costante nelle letture.
Spero che non smetta mai di sfornare storie ogni volta una più bella della precedente.

Detto ciò, io vi saluto. Vi auguro un po’ di calduccio e una buona tazza di tè.
Buone letture, un abbraccio caloroso.

Ilaria


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