domenica 18 novembre 2018

Recensione: Ripartire da zero


Buonasera nuvole! Oggi siamo qui per parlare di una piccola perla scovata nel catalogo Triskell Rainbow che come ormai sapete raccoglie tutti quei romanzi che trattano della comunità LGBT. Questa volta il tema è diverso dal solito, non abbiamo il tipico bad boy e nemmeno il bravo ragazzo della porta accanto. Da un lato troviamo un ragazzo che vende il suo corpo nei bassifondi e dall’altra il figlio del pastore evangelico della città. Cosa potrà mai accadere? Scopritelo con me!

  • Titolo: Ripartire da zero
  • Autore: S. C. Wynne
  • Casa Editrice: Triskell Edizioni
  • Pagine: 198
  • Da leggere o no? Dategli una possibilità!
  • Voto: 7 e mezzo


Voto copertina:


Francis Murphy è tutto fuorché ordinario. Vive per strada da sempre, ma soprattutto riesce a sopravvivere grazie alla prostituzione. Si nutre andando al ricovero per i senzatetto, ma quando dei vandali lo riducono in cenere anche le sue certezze vengono spazzate via. Si ritrova nella chiesa Della Grazia e Della Luce dove cerca disperatamente di poter rubare un muffin per poter riempire finalmente lo stomaco con qualcosa di buono. Incontra un ragazzo, uno di quelli talmente belli da farti venire il mal di pancia, è Randy, il figlio del pastore.
Un’altra sfida però lo attende. Un incidente con un cliente lo porterà a chiedere aiuto inconsapevolmente alla famiglia del pastore che lo accoglie in casa a braccia aperte, dandogli persino la possibilità di cambiare vita. Professano di sostenere i diritti della comunità LGBT ma come reagirebbero se il loro stesso figlio facesse parte della comunità? Saranno tolleranti o rimarranno nella mentalità bigotta?


Francis è un duro, uno che è stato messo in mezzo ad una strada dalla madre, è cresciuto nel nulla, senza una guida. Un bambino senza un abbraccio è come un uomo a metà e piano piano sarà lo stesso Francis a rendersene conto. Quando incontra Randy prova delle emozioni contrastanti, attrazione ma allo stesso tempo interesse. La sua natura gli intima di scappare in quanto ha sempre venduto il suo corpo per soldi, ma quella volta… sentiva che stava provando QUALCOSA.
Randy ha sempre vissuto in una famiglia carica di valori, che rispetta e non giudica. Suo padre, il pastore, ha dedicato e dedica la sua vita all’aiuto del prossimo e alla sensibilizzazione sui temi  che i fedeli più anziani non vogliono proprio accettare, data la loro mentalità vecchio stampo. Quando Francis entra dalla porta della chiesa, Randy cerca di capire quel ragazzo così particolare, così chiuso, quasi un duro a vedersi. Vuole davvero capire cosa si cela dietro quel muro di odio e di tristezza, e quando il vaso di Pandora si apre… ecco che la vera natura degli uomini esce fuori.


Questo romanzo mi è piaciuto perché questa volta abbiamo l’attesa, il desiderio che cresce dopo ogni pagina e la voglia di resistere poiché non si vogliono creare problemi. Ci sono delle tematiche costruttive, e ogni tanto leggere qualcosa si di leggero, ma con una base un po’ più seria è illuminante. C’è però una pecca che mi ha fatto storcere un po’ il naso sul finale, sapete quando vogliono strafare? Vogliono per forza mettere il colpa di scena che cambia tutta la storia quando già è lei stessa ad essere cambiata senza farcene rendere nemmeno conto? Ecco. Tutto sommato ho apprezzato questa piccola perla!

Spero che la recensione vi sia piaciuta, vi auguro una buona serata e alla prossima lettura!

Alex




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