martedì 1 ottobre 2019

Recensione: Circe

Buongiorno nuvole!! Oggi voglio parlarvi di un libro che a mio parere è veramente ben fatto e sopratutto che mi ha fatto scoprire molte cose su un personaggio della mitologia greca su cui non si parla abbastanza... Circe! Ecco a voi...



Titolo: Circe
Autrice: Madeline Miller
Casa Editrice: Sonzogno
Genere: Romanzo Storico
Pagine: 416
Voto: ⭐️⭐️⭐️
Voto copertina: ☁️☁️☁️




Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull'isola di Eea, non si perde d'animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino - con l'ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché - non più solo maga, ma anche amante e madre - dovrà armarsi contro le ostilità dell'Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov'è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare.

Circe è una ninfa, nata da Elios e Perseide, prima nel suo nome (cavolo mi sento nel Trono Di Spade) ma che all’atto pratico di ninfa non ha nulla. È la primogenita e sua madre non vede l’ora di procreare altri figli per recuperare l’errore di aver messo al mondo Circe, troppo strana per il mondo dei titani e degli dei. Inizia così la vita di una ragazza che viene esclusa da tutto e da tutti, tranne da uno. Suo fratello Eete, che le permette di capire il mondo e le sue sfumature. 

Non mi ero mai soffermata sulla figura di Circe, nella storia di Omero era sempre stata un personaggio marginale, visto solo in un piccolo scorcio dell’avventura dei 10 anni per tornare in patria ma in realtà dietro abbiamo una storia fatta di ingiustizie, soprusi, amori non corrisposti... una storia che non mi sarei mai aspettata sopratutto perché tutti vediamo Circe come la “cattiva” della storia... e se non fosse così? E se lei provasse dolore per ciò che succede? Posso dire che personalmente ho cambiato idea su questo personaggio perché veramente la sua storia mi ha colpita profondamente e sentimentalmente parlando mi sono ritrovata molto vicina a quello che è il suo pensiero. Non pensavo che una storia potesse veramente trasmettermi così tanto in così poco tempo, forse più di quello che mi trasmettono gli umani al mio fianco! 

Una scrittura quella della Miller molto scorrevole, avvolgente come una coperta calda durante una bufera, infatti dopo aver letto “La canzone di Achille” non ho potuto lasciare questo suo libro posato negli scaffali della libreria dove lavoro... doveva essere mio! 

Vi consiglio la lettura di questo volume se siete appassionati della mitologia Greca e se volete conoscere anche qualche dio minore, non solo i soliti protagonisti dell’Olimpo! 

Augurandovi una buona lettura, ci becchiamo alla prossima lettura! 
Alex 

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