sabato 8 settembre 2018

Recensione: Instinct

Ciao ragazze!
Oggi vi parlo con la tristezza nel cuore. Vi voglio parlare dell’ultimo romanzo della mia autrice preferita che, purtroppo, non mi è piaciuto nemmeno un po’. Temevo questo giorno e ho capito che era venuta l’ora dopo appena una ventina di pagine.
Non posso non dirlo, è stato un grande colpo al cuore. Ho provato a vedere il romanzo sotto diversi punti di vista, ho letto le recensioni su goodreads e sono andata a scavare in quella che è la verità che si nasconde dietro alla serie spinoff di The Point. E adesso vi racconterò tutto… sperando che voi mi facciate sapere la vostra opinione.



  • Titolo: Instinct 
  • Autore: Jay Crownover 
  • Casa Editrice: Newton Compton 
  • Pagine: 320
  • Da leggere sì o no: #maancheno 
  • Voto: 7


Voto copertina:

[@graficodellaNewton: prova a leggere i romanzi così farai delle copertine più appropriate]

Snowden Stark è il cervellone a servizio di Nassir Gates. Alto e muscolossissimo, è facilmente riconoscibile per i suoi occhiali griffati, l’aria da intellettuale che trasuda da ogni poro e la doppia coppia di diamanti alle orecchie. Pochi conoscono la storia di Stark.
Nessuno conosce il vero Stark.
Figlio di due scienziati, fin da bambino ha dato prova del suo alto quoziente intellettivo, così come la sorella, Savina, un prodigio della musica. Stark ha da subito mostrato un grande talento con i numeri, tanto da venire reclutato dal governo affinché creasse un algoritmo capace di identificare le zone probabili di attacco terroristico. E così è successo. Tuttavia quella che potrebbe sembrare una grande vittoria, non è stato che l’inizio della fine della famiglia.
Da quel momento Stark ha usato solamente un briciolo della sua intelligenza, cercando di passare inosservato… anche se è difficile per un uomo con la sua prestanza fisica. Quando si ripresenta l’occasione per poter usare le proprie capacità, lui preferisce ignorarla preferendo rimanere nell’ombra e continuando a vivere la sua vita. Per pentirsi poco dopo e tornare sui suoi passi.
Noe Lee ha passato gran parte della sua vita a guardarsi le spalle, prima dalla famiglia adottiva poi dai pericoli della strada. Quando si rende conto di essersi immischiata in qualcosa di più grande, non esita a chiedere aiuto all’uomo che potrebbe risolvere tutto usando solamente una tastiera e un codice binario.
Quando Stark le risponde picche e il pericolo la mette con le spalle al muro, Noe si rende conto che la fine è davvero vicina... Eppure decide di non smascherare nessuno e predilige giorni di eterna sofferenza piuttosto che una vita da spia.
Improvvisamente accade quello che non avrebbe mai pensato che accadesse.
Viene salvata da un principe genio della matematica a bordo di un computer magico.



A volte il fine giustifica i mezzi.
Sarebbe statolo slogan perfetto per The Poin… Ma forse lo era già. 

La serie Breaking the Point si articola in questo modo:

1) Honor (recensione QUI)
2) Instinct
3) Respect (recensione in anteprima QUI)

Allora ragazze.
Iniziamo con le mie personali considerazioni, prendendo il giro un po’ alla lontana. Ricordatevi che si tratta semplicemente delle mie personali opinioni, che Jay è la MIA autrice PREFERITA e che sto soffrendo anche io mentre scrivo queste critiche… ma qualcuno doveva farlo.
E quel qualcuno sono io.
Jay ha iniziato la sua carriera in self, poi ha ritirato Rule dal giro e l’ha pubblicato con la Harlequin TEEN. Tutti i suoi romanzi sono stati pubblicati con la Harlequin… fino a Instinct. Le vendite di Honor sono state a dir poco scoraggianti (anche perché The Point non è per tutte) e il romanzo di Noe e Stark è stato il primo a essere pubblicato indipendentemente o, come dicono negli USA, è il primo romanzo indie.
E si vede.
Soprattutto nella trama.
Mi dispiace dirlo ed è inutile girarci attorno… ma non mi è piaciuto nemmeno un pochino. Lasciando perdere le tre pagine della stessa battuta (e vorrei precisare che non c’è nulla da scherzare con il cognome Stark, ma solo piangere), preferirei concentrarmi sui buchi nella trama. Jay ha creato le aspettative per un drama con i controfiocchi, dove i cattivi possono emergere e comportarsi da bravi ragazzi mantenendo la loro indole cattiva. Invece, secondo me, l’autrice non ha sfruttato appieno la situazione creata per Stark, lasciando i colpi di scena alla fine e creando, quindi, un inizio (e anche una metà) un po’ scialbo.
Per fortuna l’ultimo quarto è stato abbastanza interessante, ma vi assicuro che mi sono perfino addormentata tre volte… cosa che non è mai successa.
Non voglio dire che la prima uscita self per Jay non ha funzionato… ma questo romanzo è stato un buco nell’acqua. Forse sarebbe stato lo stesso anche se fosse stato pubblicato dalla Harlequin, ma non potremmo mai saperlo. Quindi… rimaniamo un po’ così.


Volete sapere cosa non ha proprio funzionato?
Le scene di sesso.
Sono state così improbabili che potrei facilmente definirle SURREALI.
Lasciamo perdere la differenza d’altezza e di stazza (che è altamente probabile perché non è che le ragazze basse sono destinate a stare solo con i ragazzi bassi), io vorrei concentrarmi su orecchini e occhiali.
Soprattutto sui marchi lasciati dagli orecchini di lui nell’interno coscia di lei (O________O??) e su questi cazzo di occhiali che continuano ad appannarsi, anche dopo un semplice bacio. Allora Stark, amico mio, nel caso i tuoi Gucci non vadano bene ti consiglio i miei senza marca… ma che non si appannano mai nel momento del bisogno (#capisci?).



Vi assicuro che lo stile della Crownover si riconosce tranquillamente nelle ultime parti del romanzo. I suoi protagonisti sono, come sempre, reali e ben definiti. Il registro è costante e non ha mai cali. Ma per tutto il romanzo ho avuto l’impressione che questo fosse solamente un prequel, che Jay avesse avuto paura di osare, di portare il romanzo alla fine, di scrivere qualcosa di diverso rispetto al solito.
Per non parlare del fisico di Stark? Perché non provare a scrivere di un ragazzo tatuato ma dalla corporatura normale? Avrebbe fatto centro lo stesso, ve lo assicuro.

Quindi, io ve lo dico sinceramente.
Questo romanzo non è il massimo. Ma vi assicuro che l’ultimo, Respect, con protagonisti Karsen e Booker, è qualcosa di diverso. Aspettiamo con ansia quello e, se proprio non potete farne a meno, leggete la mia recensione!
Vi assicuro che quei due non vi deluderanno!

Un abbraccio e buona lettura!


Robi


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