venerdì 16 settembre 2016

Recensione: Ritrovarti ancora


Bentornate nuvoline!
Oggi una nuova rubrica degli #autoriemergenti… siete pronti a scoprire il talento, la fantasia e le grandi capacità di nuovi libri che le case editrici dovrebbero seriamente prendere in considerazione?
Bhè… sono qui per questo ;)

  • Titolo: Ritrovarti ancora
  • Autore: Estelle Hunt
  • Numero pagine: 240
  • Da leggere o no? Sgranchitevi le dita e siate pronti a pigiare il tasto acquista immediatamente!
  • Voto: 9 e mezzo


Voto copertina:


Quando Rachel rivede dopo otto anni, nel ristorante dove lavora, l’unica persona che più odia sulla faccia della terra, sente la rabbia repressa premerle nelle vene come se il sangue si fosse prosciugato e ora ci sia solo odio e rancore.

Otto anni prima Rachel e Alexander si sono molto amati, infischiandosene delle loro diversità sociali: lei per casa una roulotte con una madre drogata che vendeva il suo corpo al miglior offerente, lui figlio di genitori importanti con moto e circoli ricreativi.
Indipendentemente da queste differenze, tra i due era amore vero… o almeno così sembrava agli occhi di Rachel, che da un momento all’altro le era piombato addosso il vero essere della persona che amava e che le aveva mentito fino ad allora. Impaurita, con il cuore fatto a pezzi e con il frutto dell’amore nella pancia, scappa via facendo perdere le sue tracce.
Quando Alexander la rivedere sente la sofferenza degli anni passati tornare a galla, vuole umiliarla, vuole farla sentire una nullità… proprio come si è sentito lui quando si è visto abbandonare da un momento all’altro. Amava quella ragazza, così diversa da tutti gli altri, così determinata e bellissima. Si era sbagliato, lei non condivideva lo stesso sentimento, altrimenti non l’avrebbe lasciato senza una parola.
Dopo quell’incontro però, Alexander si rende conto che vuol sapere cosa Rachel è diventata. Così assume un investigatore che gli porta documenti e foto e tra questi una realtà pesante crolla sulle spalle di quell’uomo: ha un figlio e Rachel non gliel’ha mai detto.
Ha un figlio e non lo sapeva. La rabbia che prima scorreva nel suo corpo ora diventa lava.
Fa di tutto per togliere il piccolo Matt a quella donna che continua a dargli pugnalate nel petto senza rendersene conto. Ma nonostante la cattiveria che sente dentro di se, non appena vede Rachel impaurita e tormentata che possano toglierle il suo piccolo bambino, Alexander sente qualcosa rinascere dentro di se.
Vederla indifesa, agitata, gli fa spuntare solo la voglia di stringerla tra le braccia e sussurrarle che tutto andrà bene, che lui non è arrabbiato come sembra e che la ama ancora.
Rachel nasconde la verità, che lei non è voluta andare via perché lo voleva, ma perché era l’unica soluzione dopo il ricatto che le è stato fatto.
Come potrebbero i due tornare sui loro passi e mettere a tacere quelle menzogne che li hanno fatti allontanare? Ma soprattutto, Alexander sarà in grado di entrare e far parte della vita di Rachel e il piccolo Matt, così diversa dalla sua, sentendosi non d’intralcio?
Vecchie ferite, vecchi amori ma soprattutto nuovi destini che s’intrecciano a quelli passati.



Ho scoperto questo libro per caso, conoscevo Estelle Hunt perché ne ho sentito parlare molto bene da altre autrici che come lei si sono affacciate all’auto pubblicazione su Amazon.
Non ho voluto leggere la trama del libro, l’ho preso a scatola chiusa e ho iniziato a leggere fidandomi del parere delle altre ragazze, bhè… devo ammettere senza indugi che è una meraviglia. Ho iniziato a leggerlo di lunedì sera, appena tornata a casa stanchissima e senza rendermene conto ero già quasi a metà libro. Il martedì pomeriggio lo avevo già terminato.
Dire che ho divorato la storia di Rachel e Alexander è dire poco.
Il libro si struttura otto anni dopo la relazione dei due protagonisti, all’inizio ci sono alcuni flashback per far capire quello che è successo in passato e li ho trovati molto utili e fatti bene. L’autrice ha richiamato, dal passato, scene precise, senza bisogno di allungare la storia come molte autrici “famose” invece fanno, scene che coinvolgono il lettore a voler scoprire ogni minimo dettaglio della relazione passata.
A inizio libro ho mal giudicato Alexander, credevo fosse uno stronzo con la puzza sotto il naso. Come ha trattato Rachel era da mitragliatrice, ma poi… la situazione si è capovolta e ho amato il protagonista maschile proprio come ha fatto Rachel.
La storia di Rachel non è stata facile e dal canto suo nemmeno quella di Alexander. Seppur costellate di bugie, la loro relazione era vera. Si sono amati davvero, indipendentemente dalla classe sociale e questo è un bellissimo messaggio che l’autrice vuol passare.
Al giorno d’oggi la diversità dei ceti sociali sta venendo meno, non ci sono più le distinzioni drastiche ma comunque i pregiudizi invece continuano ad esserci. Persone come Rechel, con una vita difficile, segregate in delle realtà fatiscenti ci sono e probabilmente continueranno sempre ad esserci, proprio come Alexander. Ma l’amore ci insegna nuovamente che tutto può: via distinzioni, via convenzioni sociali.
Ho amato la storia dalla prima parola all’ultima dell’epilogo. Ho amato i protagonisti e vi ammetto che la lacrimuccia mi è scesa quando ho letto tutto ciò che ha passato Rachel. Il mio cuore di pietra ha scalpitato e ha dato voce a quelle simpatiche lacrime. Ma voi non ditelo a nessuno, mi raccomando!

Ora voglio lasciare la parola all’autrice: la simpatica Estelle, che con grande piacere ha risposto alle mie domande e ha lasciato la parola ai due protagonisti :) venite a leggere!

1- Ciao Estelle! Innanzitutto grazie per essere qui nel nostro angolino libresco…

Partiamo subito dalla domanda di rito: come ti sei avvicinata al mondo della scrittura?

Grazie a te Ilaria e al blog per questo spazio.
In realtà sono anni che provo a pubblicare. Prima esisteva solo la via della casa editrice, ora con il self è tutto molto più semplice. Nel 2015 ho pubblicato uno storico, Emmeline, grazie a un’amica, Alice, che mi ha spronata e convinta a tentare questa strada. Ancora la sto ringraziando.

2- Quali sono le autrici che ti rimarranno per sempre nel cuore?

Tantissime: Isabel Allende, Anais Nin, Jane Austen, Paullina Simons, Tiffany Reisz, Anna Chillon, Nina Pennacchi, Kathleen Mcgregor. L’elenco è infinito, per fortuna.

3- Hai un ricordo particolare da attribuire alla nascita di “Ritrovarti ancora”? Quando e com’è scoccata l’idea della storia?

Stavo guardando un video dove c’era questa splendida ragazza mulatta che ballava. Mi è rimasta in mente tanto da costruirci un romanzo; ho sempre la testa tra le nuvole, il mio problema è tirare fuori una trama dalle dozzine di storie che invento. Ogni sera prima di addormentarmi aggiungevo un nuovo tassello fino a che mi sono sentita pronta per metterla su carta.

4- Cosa ti ha spinto all’auto pubblicazione? Cosa ne pensi di questo mondo?

Come ho già detto, è stato grazie alla pressione di un’amica se mi sono lanciata nel self. Devo davvero dirti cosa penso di questo mondo? Scherzo. Non credo ci sia differenza dal mondo dello spettacolo o dell’arte. Competizione, falsità, doppiogiochisti, ma anche condivisione, integrità e voglia di mettersi in gioco onestamente. Purtroppo fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce, quindi le liti su Facebook, la guerra alla recensioni su Amazon appaiono come i tratti distintivi del self, molto più della collaborazione tra autrici.

5- Come le consideri le differenze di classi? Oggi ci sono ancora queste distinzioni, anche se si fa di tutto per nasconderle?

Le differenze ci sono eccome, e in ogni parte del mondo. Negli Stati Uniti sono ancora più evidenti, perché certe disuguaglianze rappresentano un po’ il loro bagaglio culturale. Insomma, le croci bruciano ancora.

6- A quale personaggio sei più legata?

A Emmeline, perché è stato il primo personaggio femminile che ho creato, perché è la protagonista di uno storico, che è il genere che preferisco. Sarà sempre la prima e quindi unica.

7- Qual è il tuo passaggio preferito del libro?

Quando Alexander ammette le sue colpe passate, subito dopo la proposta di matrimonio. Amo gli uomini fallibili e non poteva chiedere perdono solo per le colpe commesse nel presente, dato che aveva la sua bella parte di responsabilità anche per quello che era accaduto nel passato. Rachel ha commesso i suoi sbagli, ma ha pagato con gli interessi.

8- C’è stato invece un passaggio difficile da scrivere?

Sicuramente l’incontro con gli avvocati, come pure il passaggio in cui lei immerge le mani nei vestitini di Matt. Ho due bambini ed è stato facile immedesimarmi, tanto che avevo le lacrime agli occhi mentre scrivevo.

9- Hai mai pensato di scrivere un continuo prendendo come protagonista Sheila? E’ molto particolare come personaggio… lei, insieme a tutta la sua famiglia numerosa.

Sono contenta che ti sia piaciuta Sheila. In realtà avevo scritto i primi cinque capitoli del romanzo che ha come protagonista Elizabeth, l’avvocato. Immagino la tua faccia, però ti assicuro che non è cattiva come sembra. Sheila è un personaggio buono e in quanto tale non mi stimola, mentre Elizabeth nasconde molto dolore dietro il suo atteggiamento. Per ora, comunque, l’ho dovuto accantonare.

10- Che cosa vorresti dire alle nuove autrici che decidono di entrare nel mondo dell’auto pubblicazione?

Di impegnarsi per offrire il miglior prodotto. Siamo tantissime a scrivere e ogni giorno ci sono nuove uscite. Per emergere non basta una storia fatta di sesso e violenza, la lettrice pretende originalità, pulizia del testo e una confezione bella da vedere. Il self ha generato un indotto pazzesco, bisogna farsi consigliare professionisti da chi ha più esperienza, perché se è vero che chiunque si improvvisa scrittore, è anche vero che ci sono editor e grafici che non hanno le competenze per poter lavorare. E poi leggere tanto, classici, grandi autori, perché c’è sempre da imparare e ogni nuovo romanzo pubblicato deve rappresentare un passo avanti nella crescita come autrici.

11- Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ogni volta che parlo di progetti futuri poi cambia tutto. L’unica certezza è l’uscita a ottobre di Rehab, erotic romance scritto a quattro mani con Lidia Calvano, ambientato a Los Angeles nel mondo del cinema. Sto scrivendo uno spin off di Emmeline, la cui protagonista è Kathleen, un personaggio controverso che ha parecchio da dire. E poi… si vedrà.

Ora, diamo spazio ai protagonisti di questa storia! Vediamo cosa ne pensano…

1-    Ciao ragazzi! Innanzitutto cosa vorreste dire alla vostra “mamma di penna” che ha scritto la vostra storia?

Alexander si volta verso Rachel, sorridendole con tenerezza mentre le afferra la mano.
«La vorremmo ringraziare per averci fatto incontrare. Senza Rachel la mia vita non sarebbe completa.»

2- Che cosa avete pensato l’uno dell’altra la prima volta che vi siete visti?

Alexander «Wow, che f… pazzesca. Troppo volgare? Perdonami Ilaria, ma hai mai visto una creatura più bella?»
Rachel ride prima di posargli un bacio all’angolo della bocca.
«Il mio primo pensiero è stato “e ora che cosa vuole questo qui?” il secondo è stato “da dove è uscita questa divinità greca?»

2-    Quale canzone dedichereste all’altro per professare il vostro amore?

Alexander risponde senza esitare «About a girl dei Nirvana. Ascoltandola ci siamo scambiati il nostro primo bacio.»
Rachel è più ponderata nella scelta «Per me invece Goof for you di Selena Gomez. È stata il sottofondo alla nostra prima volta quando ci siamo ritrovati.»

3-    Che cosa fate quando l’altro vi fa arrabbiare?

Risponde Rachel.  «La nostra separazione e tutto ciò che ne è seguito è stata causata dal non parlarsi, dalla paura, dal farci influenzare dagli altri. Nelle rare volte in cui litighiamo cerchiamo di chiarirci subito, anche se da quando ci siamo sposati non ci sono stati bisticci importanti. Più che altro riguardano l’educazione di Matt, perché Alex tende a viziarlo un po’ troppo.»
Lo guarda di traverso, ma resta seria per poco. Lui la stringe e la bacia ancora e accidenti, questi due potrebbero morire per autocombustione

4-    Se poteste tornare indietro nel tempo, cosa cambiereste?

Alexander «Non l’avrei tenuta nascosta, prima di tutto.» Abbassa la testa ma non tanto da nascondere il rossore sul viso. «Ero molto giovane, anche se non è una giustificazione sufficiente per quello che lei ha dovuto passare a causa mia, ma è l’unica che ho. L’amavo allora come la amo adesso.» Si stringono la mano, non dicono nulla, ci pensano i loro sguardi a parlare.

5-    Com’è il vostro rapporto ora, dopo l’epilogo?

Rachel appare sollevata per il cambio di argomento «Alex è fantastico, la nostra vita è fantastica. Abitiamo ancora a New York, anche se stiamo valutando l’idea di trasferirci fuori città, sai, per via dei bambini. Aria più pulita, vita più sana. I bambini sono parecchio impegnativi e anche il lavoro di Alexander ci porta via molto tempo. Per questo appena possiamo scappiamo per dei weekend romantici dai quali torniamo carichi e rilassati.»

6-    Ma soprattutto, diteci… Matt ha avuto il suo compagno di giochi o deve soccombere alle gonnelline rosa?

Ridono entrambi, ma è Rachel a rispondere e nel farlo è impossibile non notare una traccia di malinconia negli occhi. «Matt è rimasto solo per tanto tempo, e ora dover gestire una monella con i codini lo fa sentire importante e adulto. Quando ci ha chiesto il permesso di prendere un cane non sono riuscita a dirgli di no, anche se è un grosso impegno, ma è stato anche il mio sogno di bambina. Siamo andati in un canile e devo dire che all’inizio pensavo non ce l’avremmo fatta a scegliere il suo compagno di giochi, ma alla fine è stata Peggy a scegliere noi. È saltata in braccio a Matt ed è stato amore a prima vista. Ora la nostra famiglia è completa. O forse no…»



Non mi resta che invitarvi caldamente alla lettura di "Ritrovarti ancora", parola mia: non ve ne pentirete assolutamente!
Vi ricordo che per fare due chiacchiere ci trovate su Facebook alla pagina di "AnniDiNuvole" o lasciate un commentino qui sotto.
Buon weekend!!

Ila




3 commenti:

  1. Tutto ciò che è stato scritto, in questa recensione è assolutamente fantastico, meraviglioso e concordo pienamente con Ilaria, io ho letto già 2 volte Ritrovarti ancora e sono sicura che molto presto lo rileggerò ancora una volta...mi dà sempre nuove emozioni. L'intervista ad Estelle ha confermato ciò che pensavo di lei,è favolosa, brava, schietta e soprattutto amo la sua scrittura. Mi è piaciuta la risposta alla domanda 7, perché è la parte che mi ha colpita maggiormente, scoprire l'amore di Alexander per Rachel ma allo stesso tempo il suo vergognarsi di lei davanti agli altri...poi assolutamente strepitoso le domande rivolte ai protagonisti e le loro risposte. Grazie Ilaria, grazie Estelle e un grazie ad Alexander e Rachel.....ultima cosa..correte a leggere RITROVARTI ANCORA, non resterete delusi, fidatevi.

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  2. Grazie di cuore a Ilaria e al blog per lo spazio che ci hanno dedicato (parlo anche a nome di Alexander e Rachel). Grazie <3

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