sabato 9 aprile 2016

Recensione: Resta con me fino all'ultima canzone


Buon pomeriggio splendidi lettori e bentornati nella rubrica del sabato, dove giudichiamo e vi proponiamo i libri scelti dalle case editrici promotori di sogni.
Oggi vi parliamo di un libro edito da De Agostini. Un libro di crescita e accettazione.



Voto copertina:


Fingerei di essere chiunque tranne me stessa, ma il problema è che non ci casca mai nessuno.

Elise ha un desiderio che la perseguita da anni e anni ormai. Vuole essere un’altra persona con tutta se stessa.
Dire che non accetta se stessa, è dire poco.
Odia tutto di se stessa, non si piace e non si accetta. O meglio dire… non è accettata dagli altri.
Elise vi saprebbe dire perfettamente il giorno e l’ora di quando la sua vita è affondata. Perfino se splendeva il sole o pioveva. Un giorno era spensierata a giocare con le sue amiche, il giorno dopo era rilegata da sola all’angolo della classe.
Quando si è bambini è facile essere sulla vetta più alta del mondo ma non ci vuole nulla a cadere nel fango più putrido. È tutta colpa di quello che sei e di come ti poni nel mondo. Nella scuola.
La scuola, un posto per molti insignificante ma per chi è come Elise equivale all’inferno.
Elise non ha amici, non ha nessuno con cui parlare, non conosce cosa significa fare dei pigiama party, non sa che sapore ha il pranzo mangiato mentre si chiacchiera allegramente e non conosce l’amicizia.
Nessuno che le parla, nessuno che le chiede come stia. Solo ingiurie e risatine.
Un giorno decide di morire, perché alla fine… chi mai si accorgerà della sua assenza?
E proprio in quel momento le cose cambieranno. Sarà la molla che farà da innesco per tutto quello che accadrà nei mesi successivi.
Ad un tratto la vita di Elise sembra avviarsi verso il cambiamento. I sedici anni di Elise sono fatti per vivere, per scoprire e lei vuole farlo.
Lo Start le darà la sua possibilità.
Elise ama la musica, è cresciuta a pane e canzoni e questa sarà la sua valvola di sfogo.
Quando si imbatterà nello Start, ancora non saprà di trovare la sua passione, degli amici e una vita che la sta aspettando.
Non sarà tutto facile, ma quel posto dietro la console la chiama a gran voce. Saranno solo lei e la musica.


Perché nonostante tutto, resti sempre tu: bella e ferita, conosciuta e inconoscibile. Solo tu.
E non è abbastanza?

Penso che quasi tutti ci siamo passati. Non essere accettati nel giro di amici, nella scuola che frequentiamo o semplicemente… non essere accettati da noi stessi.
Vorremmo essere un’altra persona. Perché no? Proprio quella persona che ci da filo da torcere che fa sembrare così semplice quasi tutto, proprio come avere degli amici.
In questo libro c’è un tema molto importante al giorno d’oggi: il bullismo.
Quando andavo a scuola si chiamava semplicemente “prendere in giro una persona”, badate bene… non era una cosa bella nemmeno a quel tempo. Ma credo che era tutto un po’ frivolo, ci si stava male ma non era quel peso che ti si formava sulle spalle ad essere irreparabile. Invece oggi di quante persone sentiamo che si sono tolte la vita a causa del bullo di turno? Ora è diventato difficile vivere e Elise, la protagonista di questo libro, ce ne da prova.
Mi fa ridere il suo essere autolesionista ma senza volerlo davvero. Semplicemente per lei è un richiamo d’attenzione che però le si ritorce contro.
Del libro mi è piaciuto il cambiamento che è avvenuto in Elise senza quasi rendersene conto. Mi è piaciuto il suo isolarsi dal mondo semplicemente facendo una passeggiata notturna.
E’ l’amore per la musica che l’ha salvata.
Pur essendo un tema trito e ritrito, in questo libro c’è un lato originale. Vediamo raramente dj donna, no? Elise è una di queste.
Inaspettatamente si trova dietro la console a cambiare musica con le cuffie calate sulle orecchie e si sente bene. Lo Start è ai suoi piedi. Regala emozioni trasformate in canzoni e si sente al suo posto, come se avesse trovato la sua vocazione.
E questo grazie a Char. Ora, su di lui avrei tanto da dire. Specialmente sulla “relazione” tra lui ed Elise. Inutile dire che non mi è piaciuta, mi è sembrata molto frivola per un ventenne, però se ci faccio un po’ caso… i ragazzi di ora non sono molto inclini ad avere fegato in quasi tutto.
Char si è approfittato della situazione ma una parte di me avrebbe voluto vederlo cambiare ma come Elise ci insegna… una persona raramente è incline al cambiamento. Semplicemente lo si deve accettare e grazie al cielo lei non accetta Char.
Scommetto che non era simpatico a molte persone.
Insomma, la storia di Elise mi è piaciuta. Adoro leggere di chi finalmente riesce a trovare il suo posto nel mondo ed Elise lo trova senza non pochi problemi.
Tra compagni di scuola e nuove conoscenze, capisce lei stessa chi vale la pena tenere con se.
La scrittura del libro scorre molto velocemente ma onestamente non è uno dei libri che ti rimane, si tende a dimenticare già dal giorno dopo. Semplicemente perché credo essere un po’ scontato e "spicciolo". È un libro da ragazzi dell’età di Elise, per non farli sentire soli e avviliti. Probabilmente è uno dei libri che avrei voluto leggere nella mia adolescenza.
Bello ma, devo esservi onesta, niente di che.
Leggetelo e fatemi sapere!

Io vi saluto e vi do l’appuntamento con il nostro blog per le prossime rubriche, veniteci a trovare su Facebook e se avete piacere anche su Instagram.
Buona serata!

Ila

1 commento:

  1. Ottima recensione ma la trama e il tuo giudizio me lo fanno scartare, almeno per il momento!!

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