venerdì 29 aprile 2016

Recensione: The (im)perfect man


Bentornati lettori belli!
Oggi vi parliamo di un libro che non ci ha molto colpite ma che, con un'accurata revisione, potrebbe essere un libro da scoprire e dargli una possibilità ;) chissà... 



Voto copertina:


La vita di Giulia non è perfetta. Lavora come tirocinante, sottopagata, in un’agenzia viaggi, vive con il fratello maggiore e viene da una famiglia con una visione all’antica sulla figura della donna. Come se non bastasse il rapporto con i suoi colleghi non è dei migliori. In particolare Loris, il bell’imbusto dell’agenzia non fa che stuzzicarla e cercare di metterla in imbarazzo. Così quando l’agenzia offre ai dipendenti un viaggio a New York, Giulia è costretta a scegliere se rinunciare a un viaggio nella città che sogna da sempre di vedere o se andare proprio con il suo tormentatore.


Purtroppo, ancora una volta, sono rimasta delusa da un self-published. Spero sempre che sia la volta buona, che finalmente sarà quello che mi convincerà e invece, puntualmente, mi ritrovo con l’amaro in bocca.
Partiamo dal primo punto dolente di questo libro: la lunghezza. Settantadue pagine. Ho letto fan fiction molto più lunghe. Settantadue pagine sono troppo poche. Non c’è tempo per un inizio convincente, non c’è tempo per una fine convincente, figurarsi per uno sviluppo convincente e di sicuro manca lo spazio per una presentazione dei personaggi fatta come si deve.  
La storia avrebbe davvero potuto essere carina, per quanto poco originale, se l’autrice si fosse presa il tempo ed il disturbo di andare un po’ più nel dettaglio, di non saltare passaggi importanti per la caratterizzazione dei personaggi, di curare un po’ di più lo sviluppo degli eventi, di farcela sudare un po’ di più. Tutto succede troppo velocemente, non c’è il tempo di apprezzare nessuna scena perché è già finita, non c’è il tempo di conoscere Giulia e Loris, di amarli, odiarli, soffrire e gioire con loro.
La scrittura non è male, semplice, lineare, leggera come il tipo di storia, anche se presenta qualche refuso qua e là.
L’originalità è totalmente assente. Insomma, è una commedia romantica, dopo due pagine è quasi sempre normale che il lettore sappia dove lo scrittore sta andando a parare ma, a causa sempre della brevità, non ci sono elementi nuovi che possano incuriosire un po’ di più il lettore. Non il carattere della protagonista, che ho trovato, anzi, piuttosto fastidioso, né i retroscena della storia di Loris che avrebbero potuto funzionare se sviluppati meglio, e tanto meno quel pizzico di brillantezza e spensieratezza che spesso riesce a trasformare una normale storia d’amore in qualcosa di davvero apprezzabile e godibile.
Insomma, ho davvero trovato più belle alcune storie originali su EFP piuttosto di questa.
Senza infamia, senza lode. Un “libro” che lascia il tempo che trova, adatto a chi ha un’ora da riempire e non vuole nemmeno impegnarsi a leggere un harmony.

Fede

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