venerdì 5 febbraio 2016

Recensione: Lettere di regine


Buon pomeriggio a tutti e bentornati sugli #autoriemergenti
Non perdiamoci in chiacchiere e oggi scopriamo subito il libro di... 



Voto copertina:


Lettere di regine è una raccolta di lettere immaginarie che alcune tra le più importanti e conosciute donne della storia scrivono in punto di morte. Bianca Lancia di Monferrato, Elisabetta Woodville, Lucrezia Borgia, Caterina D’Aragona, Anna Bolena, Anna d’Austria, Joséphine de Beauharnais, una dopo l’altra e in ordine cronologico si raccontano ai figli, ai mariti e ai posteri, nel tentativo di tramandare qualcosa in più di loro, qualcosa di diverso da quello che è già stato detto.


Ho scoperto Emily Alexandre su Efp (il sito italiano più grande di fan fiction e storie originali) alcuni anni fa. Mi sono imbattuta per caso in una sua originale romantica, una rivisitazione in chiave moderna del noto Orgoglio e Pregiudizio, la storia mi era piaciuta e ho continuato a seguirla. Non avevo davvero capito, però, il potenziale di Emily, finché non ha iniziato a pubblicare una originale storica. Se c’è una cosa che questa autrice sa fare è scrivere storico e lo conferma di nuovo in questa bellissima raccolta.
Si tratta davvero di poche pagine, scritte con chiarezza e semplicità ma che lasciano il suo indistinguibile marchio. Sebbene si tratti di un’opera totalmente di fantasia, è possibile da subito capire quanto dietro ogni singola parola ci sia una profonda conoscenza, e un grande amore, della storia. Non ci sono dettagli lasciati al caso, nemmeno il linguaggio che, sebbene lineare, rispecchia il lignaggio delle regine che si raccontano e che, per la ricchezza di sentimenti, coinvolge totalmente il lettore.
Ci si innamora di ognuna di loro, dei loro tormenti, delle loro storie, delle loro parole. L’immedesimazione è facile ed istantanea.
In questa raccolta ci sono gli ultimi momenti di vita di donne che hanno amato immensamente e, per quell’amore, sofferto immensamente ma che tutto ciò che vogliono è far sapere ai destinatari delle missive la verità, quella che solo loro sanno e che solo loro possono raccontare, quella che va al di là delle malelingue e degli intrighi di corte.
Questa raccolta di lettere è una chiara e forte dichiarazione d’amore che l’autrice fa alla storia e alle donne forti, anche se a volte spezzate, che l’hanno scritta. Poche pagine storiche che però risultano attualissime in un momento in cui ancora si discute della donna e dei suoi diritti.
Correte a leggerla e non ve ne pentirete.

Federica


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