giovedì 4 febbraio 2016

Recensione: Da quando ci sei tu


Ciao Amiche!
Oggi vorrei invitarvi a fare un tuffo nel passato e ripercorrere i primi momenti della storia d’amore tra Tate e Jared, i protagonisti principali della serie Fall Away.
Come forse già sapete, amo i romanzi raccontati da un punto di vista maschile e quindi… Lasciamo parlare il nostro Jared, vi va?

  • Titolo: Da quando ci sei tu
  • Autore: Penelope Douglas
  • Casa Editrice: Newton Compton
  • Pagine: 370
  • Da acquistare sì o no? Da non perdere!!


  • Voto: 8 e mezzo


Voto copertina:

Jared incontra Tate quando ha dieci anni: lei si è appena trasferita nella casa vicina alla sua ed è diversa dalle altre bambine della sua età. Sta scorrazzando in bici e indossa un cappellino al contrario e quella sera la vede scalare l’albero gigante che c’è tra le loro case e i cui rami uniscono le loro camere.
È un segno del destino, no? E non appena la vede iniziare a scalarlo non ce la fa a stare fermo e va verso di lei. E finalmente gli dice ciò che voleva dirle da quella mattina.
Il mio nome è Jered.
Gli anni passano, Jared e Tate stanno sempre insieme. Nonostante lui la ami tantissimo, non ha il coraggio di dirlo ad alta voce. Lo dimostra ogni giorno con parole e gesti, ma  è difficile dirlo a parole, soprattutto quando si viene da una famiglia disastrata: Jared non ha mai conosciuto il suo papà e la madre è sempre ubriaca. Si sente amato soltanto da lei ed è per questo motivo che, nell’estate tra la prima e la seconda superiore, quando scopre che Tate andrà al cinema con un altro ragazzino, accetta l’invito del padre che non ha mai conosciuto pur di stare due settimane lontano da lei.
Quello che Jared non può sapere è che sta cadendo dalla padella alla brace: il padre dimostra la sua crudeltà dal primo giorno, picchiano il figlio a sangue e chiamandolo con i peggiori epiteti. Continua a ripetergli che non sarà mai voluto da nessuno, perché non è degno di essere amato.
Jared sopporta tutto senza piangere, almeno non troppo, perché sa che questo potrebbe fare arrabbiare ancora di più la bestia. E poi non è vero quello che dice: al mondo c’è qualcuno che lo ama.
Tate.
Solamente pensando a lei Jared riesce a trovare il coraggio per scappare. Ha un solo pensiero: tornare da Tate, rivederla e riuscire finalmente a dichiararsi. Sporco, affamato e con la coscienza a tormentarlo, continua a pensare che solo Tate potrà salvarlo.
Ma quando la vede giocare alla famiglia felice con il padre e sua madre… ecco che in lui scatta qualcosa. Un sentimento che non aveva mai provato così intensamente prima d’ora.
L’odio.
Tate gli ha rubato tutto e deve fargliela pagare.
Per anni Jared la tratta con disprezzo, la ignora, fa si che diventi un’emarginata. Sembra che non gli interessi più nulla di lei, ma quando Tate parte per trascorrere un anno in Francia, il ragazzo perde completamente il lume della ragione. Non va a scuola, fa a botte con il primo che capita, non ha più un obiettivo nella vita.
Tutto sembra perduto, ma ecco che arriva il padre della ragazza che lo rimette in carreggiata. Lo ospita a casa sua, lo costringe a fare dei piani, a vedere l’uomo che può diventare.
E quando, dopo un anno, Tate ritorna, le cose non sono facili.
Ma ammettiamolo. Le vere storie d’amore non sono fatte solo di momenti felici, ma di litigi, discussioni e tutti i baci che servono per rappacificarsi.

La serie Fall Away si compone in questo modo:

1- Mai per amore [Dal punto di vista di Tate]
1.5- Da quando ci sei tu
2- La mia meravigliosa rivincita  (recensione QUI)
3- Non riesco a dimenticarti (anteprima QUI) In libreria dall’11 febbraio!
4- Aflame [di prossima pubblicazione in Italia]


Mi sono sempre domandata cosa frulli nel cervello di un ragazzo. Cosa lo spinge a comportarsi in un determinato modo, a dire determinate cose? Forse è questo il motivo che mi spinge ad amare i punti di vista maschili e a criticare aspramente le protagoniste femminili. Leggere la storia d’amore tra Jared e Tate dal punto di vista di lui è stata… una rivelazione. Se Mai per amore è noioso e ti fa venir voglia si prendere una forbice e conficcarla nella pagina, Da quando ci sei tu mi ha fatto venir voglia si riempire Jared di baci e carezze.
Ok, forse la reazione potrebbe essere un pochino esagerata, ma per un ragazzo come lui questo e altro, leggere per credere!


Quello che ho apprezzato più di tutto è stata l’evoluzione coerente del personaggio: nelle primissime pagine del romanzo conosciamo un Jared decenne, un po’ timidino, senza un papà e con una mamma decisamente allo sbando. Vorrebbe davvero fare amicizia con la nuova arrivata della porta accanto, eppure muore di paura. Cosa ha lui da offrire al mondo? Nulla, proprio nulla.
Ma gli anni passano e Tate gli dimostra che è degno di essere amato: è il suo migliore amico, ma a quattordici anni Jared vorrebbe qualcosa di più. Dormono insieme ogni notte, lui sgattaiola arrampicandosi sull’albero ed entra nella sua stanza. Ma quando scopre che lei ha accettato un appuntamento con un altro ragazzo, un ragazzo che ha un papà, un ragazzo che certamente non è da buttare come lui, coglie al volo l’occasione e decidere di accettare l’offerta del padre e di trascorrere l’estate con lui.
Molte autrici avrebbero deciso di andare pesante nei capitoli dedicati al rapporto tra Jared  e il padre, forse avrebbero usato un linguaggio più crudo, forse avrebbero ingigantito la cosa e reso il tutto molto più pesante. Ciò che accade a Jared viene si descritto, ma non del tutto. L’autrice decide di non concentrarsi sui fatti, ma sulle sensazioni e, in questo modo, credo che il lettore riesca ad immedesimarsi al meglio.


Jared ha sempre amato Tate, non dobbiamo dubitare di questo. L’ha amata dalla prima volta che l’ha vista e l’amerà per sempre. Allora perché staccarsi così tanto da lei? Renderla un’esclusa, un’emarginata? Farla continuare a guardarsi le spalle?
Jared non si è mai considerato degno dell’amore di nessuno, soprattutto dopo tutto quello che è successo con il padre. Non ha molti amici, solo Madoc che, essendo il tipo più estroverso sulla faccia di questa terra, ha sempre un grande entourage che gli gira attorno. Ha tutte le donne che vuole, ma non quella che ama.


Il suo personaggio fa un balzo in avanti quando decide di aprirsi, di raccontare a Tate gli anni bui. Jared cambia quando decide di darsi una possibilità, di aprirsi all’amore e alla vita, quando capisce che condividere il peso del passato lo fa sembrare più accettabile, più comprensibile e soprattutto meno doloroso.
Jared è il tipo di ragazzo stronzo ma gentile con chi tiene davvero. Si preoccupa della sua famiglia e ai suoi amici, mentre non ha problemi a mandare a quel paese tutti gli altri.
Ok, forse ho un debole anche per questo tipo di ragazzi ;)

Tuttavia non ritratto nulla: il romanzo mi è piaciuto molto e non vedo l’ora di sapere cosa ne pensate voi. Amate la Douglas e i ragazzi mascalzoni con un cuore d’oro?
Fatecelo sapere!
Un abbraccio e buona lettura!

Robi

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