sabato 16 gennaio 2016

Recensione: Urla nel silenzio


Ciao e buon fine settimana! Oggi per #amicaCE parliamo di un thriller inglese uscito in Italia la settimana scorsa e che a quanto pare sta già scalando le classifiche per arrivare più in cima possibile.



Voto copertina:

L'assassinio di una direttrice di una scuola, è il primo dei tanti omicidi che verranno compiuti nell'area di Black Country, in Inghilterra.
Il caso viene affidato a Kim Stone, una detective, la quale farà di tutto per trovare il killer della donna, ma andando avanti nelle ricerche si scoprirà che quello della direttrice non sarà l'unico omicidio, e cosa ancora più sinistra, si troveranno i resti di un corpo di un bambino ucciso alcuni anni prima.
A questo punto, Kim capisce che per trovare l'assassino dovrà scavare nel passato e allo stesso tempo, dovrà affrontare i suoi scheletri, lasciati chiusi nell'armadio per troppo tempo.
Quante altre persone dovranno morire prima che il killer venga trovato?


Questo romanzo è il primo di una serie, per ora ne sono stati pubblicati tre in lingua originale (Evil games e Lost girl) e solo il primo in italiano.
Premetto che il thriller mi piace abbastanza, ma non tendo a leggere molti libri su questo genere e quindi non sono molto esperta, ma al di là di questo, è un libro scritto bene, non solo dal punto di vista stilistico e altro, ma proprio dal punto di vista della trama, è un romanzo molto avvincente, che si legge in un attimo e che come si suol dire, riesce a far stare con il fiato sospeso.
Uno degli aspetti più belli è stato il fatto che la protagonista non solo sia una donna, ma una con delle belle palle da tennis e con un cervello grandioso. Però nonostante questo, è anche una persona molto sensibile, soprattutto come si scoprirà andando avanti, nei confronti di uno dei personaggi.
Altro aspetto interessante, è l'alone di mistero presente in ogni pagina, non si riesce a capire mai cosa succederà e la piega che prende la storia e le cose che accadono sono impensabili. I colpi di scena sono molti, soprattutto quello finale, che non vi nascondo mi ha spento il cervello per qualche secondo.
E poi ci sono i capitoli dal punto di vista dell'assassinio, sicuramente non è l'unico libro in cui è presente una cosa del genere, ma questo è il primo che leggo in cui c'è, e mi è piaciuto un sacco, ha reso il romanzo più interessante e mi faceva mangiare le mani perché volevo sapere a tutti i costi chi fosse questa persona crudele e spietata, anche se, vi avverto, quelle dell'assassino sono le scene più macabre.

Sono contenta di aver aggiunto questo romanzo alle mie poche letture thriller, sperando di leggere i seguiti al più presto.
E voi? L'avete già letto? Ne avevate sentito parlare?
Fateci sapere cosa ne pensate e non dimenticate di seguirci sui social.
Un abbraccio!

Sara Z

Nessun commento:

Posta un commento