Buona domenica lettori.
Nevica da voi? Fa freddo? Un metodo per riscaldarsi c'è... accendere la stufa o i termosifoni. Ma siccome noi siamo trasgressive, vorremmo provare in un modo totalmente innovativo.
Avete letto il primo volume della serie "The club"? Ecco... Lì il fuoco è stato scottante e oggi vogliamo riproporre quello che tra pochi giorni conosceremo.
Il 29 gennaio arriverà in Italia il secondo volume "Insieme per passione" e presto il vostro AnniDiNuvole vi lascerà una super chicca tutta per voi. Ma questo lo scopriremo più avanti.
Oggi sedetevi, prendete una buona cioccolata calda e immergetevi nel primo capitolo del secondo volume. Buon Jonas a tutti quanti :)
1- Insieme per gioco
2- Insieme per passione (29 gennaio in Italia)
3- Insieme per amore (26 febbraio in Italia)
Trama: «All’improvviso tutta la mia vita è precipitata nel caos, eppure riesco a pensare solo a questa violenta, implacabile, insaziabile dipendenza dal magico tocco di Jonas. Ha scatenato in me una fame che mi consuma dentro e che si placa solo quando lui finalmente si arrende a me nello stesso modo in cui io mi sono arresa a lui: mente, corpo e anima”.
La rovente storia d’amore tra Jonas e Sarah continua, ma la passione va maneggiata con cura se non si vuole restare bruciati…
Capitolo 1
Jonas
In questo momento, al
centro del mio salotto, ci sono due donne che tremano nervosamente, e non lo
dico in senso buono. Sarah e Kat si stanno cagando addosso dalla paura, e
stanno impazzendo in merito al fatto che i loro appartamenti sono stati messi a
soqquadro e i loro computer rubati (sicuramente dal figlio di puttana del The
Club), e si stanno domandando se gli eventi di oggi rappresentino tutto
l’iceberg che si sta schiantando contro di loro, o solo la punta. E non posso
biasimarle per essere spaventate. Ora che Sarah conosce la verità riguardo il
The Club, e che il The Club sa che lei sa il suo segreto, cosa potrebbero aver
voglia di fare quegli stronzi per proteggere il loro giro di prostituzione da
milioni di dollari? Beh, non ho intenzione di aspettare per scoprirlo. Farò
abbassare la cresta a questi pezzi di merda.
Ammetto di non avere la
più pallida idea di come fare a
smontarli in questo momento, ma qualsiasi cosa mi inventi sarà definitiva,
inequivocabile, ed efficace. Fine della storia. O almeno spero.
Fanculo.
Ad essere onesti, non
penso di poter fare tutto questo da solo, non sono abituato ad indossare il
mantello rosso, ma quando arriverà mio fratello e potremo unire i poteri dei
Super Gemelli, quando metteremo insieme il mio cervello e il fatto che Josh è
totalmente fantastico, e poi faremo entrare il suo amico hacker, chiunque sia,
nel piano, saremo inarrestabili. So che lo saremo.
Faremo meglio ad esserlo.
Quando è che tutto questo
è andato a puttane? Soltanto un’ora fa io e Sarah eravamo al settimo cielo dopo
essere tornati a casa dal nostro fantastico viaggio a Belize, dove entrambi
abbiamo fatto scivolate sul corridoio del suo appartamento, strafatti, dopo
aver provato, nel corso degli ultimi quattro giorni, ogni forma di ecstasy
conosciuta al genere umano. A Belize, abbiamo scalato le cascate, saltato negli
abissi e fatto crollare il monte Everest ancora e ancora e ancora e ancora, nella
nostra casetta sull’albero costruita per due, scoprendo per tutto il tempo, con
forza e chiarezza sorprendenti, che noi due siamo designati a stare insieme in
ogni modo concepibile.
Stando con Sarah a Belize
mi sono sentito… Mi vengono i brividi al solo pensiero… Mi sentivo felice, genuinamente felice, per la
prima volta in tutta la mia vita, o per lo meno per la prima volta da quando
avevo sette anni.
Stringere il corpo nudo di
Sarah contro il mio per tutta la notte, toccarne ogni centimetro, guardare i
suoi occhioni castani mente faccio l’amore con lei ancora e ancora, stare
seduto sulla pedana della casa sull’albero a stringerle la mano mentre
ascoltiamo la giungla attorno a noi, parlare con lei per ore e ore di tutto e
di niente, e ridere fino che non fa male la faccia, farmi prendere a calci nel
culo ogni volta, dirle cose che non ho mai detto a nessuno, anche cose di cui
mi vergogno, semplicemente starmene seduto lì, ipnotizzato mentre la guardo
mangiare un cazzo di mango; non importa cosa stessimo facendo, quella donna mi
ha fatto iniziare a credere negli arcobaleni e negli unicorni, e anche al
gioiello della corona del giorno di San Valentino, il per sempre felici e
contenti. (Davvero, dovrei inviare via mail la mia Carta Uomo ai cazzoni di
Hallmark and Lifetime con una nota che dice: “Avete vinto, stronzi.”) Quello
che io e Sarah abbiamo vissuto insieme a Belize non aveva nulla da invidiare al
mondo ideale, esattamente come lo descrive Platone.
E poi, boom, siamo tornati
a Seattle e ci è caduta tutta questa merda addosso, l’appartamento di Sarah è
stato distrutto e il suo computer rubato. E adesso, comprensibilmente, lei sta
impazzendo dalla paura, e io sono in piedi qui, come un idiota, a bocca aperta
cercando disperatamente di capire cosa
farebbe Superman?
Mi serve una strategia a
prova di idiota per decimare il The Club, e giuro che me ne inventerò una non
appena arriverà Josh, sul serio; ma in questo momento sono semplicemente troppo
su di giri per pensarci da solo. Lasciato solo a me stesso, tutto quello che
riesco a pensare è circondare Sarah con le mie braccia e fare l’amore con lei,
teneramente, deliberatamente, con ardore, e sussurrarle all’orecchio “io ti
amo” mentre lo faccio.
Ho avuto la mia
possibilità per dirle quelle tre paroline nella limousine, sulla via del
ritorno a casa, ma fighetta come sono, non l’ho colta. Volevo farlo, ma stavamo
andando a prendere Kat, e il cuore mi rimbombava nelle orecchie, e volevo dirle
queste parole e mostrargliele allo
stesso tempo. E poi, due minuti dopo, Kat è saltata sul sedile posteriore della
limo, e loro due hanno cominciato ad abbracciarsi e a singhiozzare, e il
momento è andato in fumo.
Ok, va bene, vado a
fanculo. L’ho mandato in fumo io. So di averlo fatto. Avrei dovuto dirglielo.
E ora siamo a casa mia, con
Kat al seguito ovviamente, e io me ne sto qui, con la mia solita erezione per
Sarah e le mani in mano. Non riesco a smettere di pensare a fare l’amore con
lei e nel frattempo a sussurrarle quelle tre paroline all’orecchio, e sono
perfino arrabbiato con me stesso perché ci sto pensando proprio ora. Ovviamente
il sesso è l’ultima cosa a cui Sarah sta pensando in questo istante, e non la
biasimo. È spaventata e preoccupata e spossata e sta dando di matto, come
chiunque sano di mente farebbe. Quello di cui ha bisogno, ovviamente, è un uomo
forte che la faccia sentire al sicuro e protetta, non un cretino che continua a
picchiettarle il fianco con la sua inesauribile erezione. Seriamente. Ma non
riesco a controllarlo. Mi manda semplicemente su di giri, indipendentemente
dalle circostanze, anche quando si scatena l’inferno.
Guardo le ragazze. Si sono
spostate sul divano e stanno parlando piano tra loro. Sarah sembra sulle spine.
Kat ha avvolto le spalle di Sarah con il suo braccio, e la sta rassicurando.
Entrambe sembrano completamente esauste, soprattutto Sarah, che ha passato
tutto il giorno in viaggio solo per tornare ad un appartamento derubato.
Quando guardo l’ansia sul
suo splendido viso mentre parla con Kat, mi è ancora più chiaro che sono un
vero idiota a pensare quello che sto pensando. Quello che devo fare è
ricompormi, concentrarmi e prendermi cura di lei. Quello di cui ho bisogno è
che il mio cervello divorzi dal mio corpo insaziabile. Devo aspirare al miglior
me stesso possibile, la forma ideale di Jonas Faraday. Sì. Visualizza il divino originale. Respiro
profondamente. Visualizza il divino
originale.
“Ragazze, posso portarvi
qualcosa?” chiedo sottovoce. “Qualcosa da mangiare o da bere?”
Sarah scuote la testa e
apre la bocca per parlare.
“Hai della tequila?”
Chiede Kat.
Mi scappa un sorrisetto.
Sarah mi ha raccontato tutto della Migliore Amica Kat.
“Non so cosa ci sia in
casa,” rispondo a Kat. “Do un’occhiata.” Io non bevo mai tequila, ma Josh la
adora. Sono sicuro che ne sia rimasta una bottiglia da qualche parte.
Butto l’occhio su Sarah.
Mi rivolge un sorriso
pallido, ma anche quando è stanca, i suoi occhi sono pieni di calore. Ma,
aspetta, c’è per caso qualcosa che luccica dietro il calore di quegli occhioni
castani? È per caso eccitata?
Provo a sorriderle, ma
sono troppo pompato per farlo. Sento la mia bocca contrarsi, quindi sposto lo
sguardo. Vorrei che fossimo soli, solo noi due. Vorrei che questa pazzia del
The club non ci stesse sopraffacendo. Vorrei che fossimo ancora a Belize.
Mi dirigo verso la cucina
in cerca di una qualunque forma di alcool che Josh mi abbia gentilmente
lasciato durante una delle sue numerose visite. Bingo. C’è una grossa bottiglia
di Gran Patron nell’angolino di un armadietto. Avrei dovuto saperlo, è uno delle
preferite di Josh.
Rovisto in giro, in cerca
di bicchierini da shot.
Sento Sarah e Kat che
mormorano tra loro in salotto. Le loro voci suonano ansiose, sulle spine. Sarah
è evidentemente spaventata e preoccupata, null’altro. Sì, me la sono
decisamente immaginata quell’eccitazione nei suoi occhi, forse la desideravo e
basta. Devo pensare a quello di cui lei ha bisogno in questo momento e
smetterla di pensare a quello che voglio io, quello che voglio sempre. Sarah
non merita niente di meno.
Tutta questa situazione
non è che un gigante mucchio di merda, lo giuro su Dio. Perché, perché sono
entrato nel The Club? Perché, oh, perché ho scopato con Stacy la Truffatrice, o
dovrei dire Stacy la Prostituta? Cristo, perché, perché non ho lasciato che
Sarah si portasse il computer a Belize come voleva? E perché, perché, perché
non ho dato ascolto ai presentimenti di Sarah?
Fin dal giorno uno, anche
prima che Stacy avvicinasse Sarah nel bagno di quel bar sport, Sarah mi disse:
“Continuo a pensare che ci saranno delle conseguenze per quello che ho fatto,”
come se contattarmi contro le regole di The Club fosse una sorta di peccato
mortale. “Non hai sfidato La Chiesa,”
la sbeffeggiai, non capendo per niente la situazione. Perché non ho fatto un
passo indietro e non le ho dato ascolto? Lei è così dannatamente intelligente,
avrei dovuto sapere che dovevo prenderla seriamente, ad ogni costo. Se solo le
avessi dato ascolto, invece di giocare qua e là col mio pene e di comportarmi
come se sapessi tutto come faccio sempre, forse nulla di tutto ciò sarebbe
accaduto. Sotto molti punti di vista questo casino l’ho fatto scoppiare io. E
adesso sono io che devo sistemarlo.
Non riesco a trovare
nessun bicchierino da shot. Dovranno accontentarsi di quelli da succo. In
frigo, cerco del lime. No. Verso tre shot doppi di Patron e mi dirigo in
salotto con la saliera.
Allungo alle ragazze i
loro drink. “Non c’è lime,” dico. “Mi spiace.”
“Salute,” dice Kat,
prendendo il sale e il bicchiere. “A te, Jonas. Grazie dell’ospitalità.” Alza
il bicchiere. “Piacere di conoscerti, comunque.”
“Piacere mio. Sei identica
alla descrizione che Sarah ha fatto di te.”
Sarah mi fa un sorrisetto.
Sa esattamente come mi ha descritto Kat, “una festaiola col cuore d’oro.”
Brindai con Kat. “Mi
spiace che ci siamo conosciuti in questa occasione,” dico.
“Sì, beh, almeno questa
volta ti ho incontrato sul serio, invece di spiarti in un bar…” Si blocca,
mordendosi la lingua.
Mi volto ed espiro
profondamente. Meraviglioso. Sì, Kat, mi sono scopato
Stacy-la-Truffatrice-Miss-Purple-che-si-è-rivelata-una-cazzo-di-prostituta la
notte in cui tu e Sarah mi avete spiato al The Pine Box. Carino da parte tua
ricordarmi il più spiacevole fatto della mia vita di fronte alla mia ragazza,
mentre sei seduta sul mio divano a bere la mia costosa tequila.
Fisso il volto di Sarah in
cerca di segni di umiliazione, dolore o imbarazzo, ma non vedo nulla di tutto
ciò. O almeno, non penso.
Il volto di Kat diventa
color cremisi acceso. “Scusami,” mormora.
Sarah appoggia la mano sul
braccio di Kat. “Non fa nulla.” Mi rivolge uno sguardo empatico. “Non mi
interessa un cazzo di quelle cose.” Alza le spalle. “Sul serio.”
Ah, la Mia Magnifica
Sarah.
Fin dal primo giorno ho
chiesto a Sarah se avrebbe semplicemente potuto dimenticare la lunga
(luuuuuunga) lista di donne con cui ero stato a letto, così come la mia il
gruppo di compagni di letto a cui mi ero iscritto per un anno al The Club, e
lei rispose di sì. E nemmeno una volta ha esitato su questo accordo. Non una.
Perché alla mia Sarah non piace nessun altro.
Kat sussurra qualcosa
all’orecchio di Sarah. Lei sorride e annuisce.
Nulla di personale contro
Kat, ma perché, perché è qui? Voglio strappare a Sarah i vestiti di dosso e
fare l’amore con lei proprio su questo divano. Ma c’è la maledetta Kat, seduta
lì a guardarmi come se stesse ridendo di me, con lo stesso sguardo con cui lo
fa il mio cazzo di fratello.
“In alto i bicchieri,”
dice Kat. Si lecca il sale dalla mano e tracanna il suo drink. “Roba buona.” Si
lecca le labbra ed espira.
Traduzione a cura di
Valentina Deguidi
Ciao ragazze!
RispondiEliminaVolevo dirvi che ho nominato il vostro blog al link party d' inverno organizzato dal blog Lo stupendo mondo dei libri! E' una bella iniziativa per farsi conoscere e conoscere nuovi blog, vi lascio il link:
http://lostupendomondodeilibri.blogspot.it/2016/01/link-party-dinverno-by-lostupendo-mondo.html