domenica 17 gennaio 2016

Anteprima: Insieme per passione


Buona domenica lettori.
Nevica da voi? Fa freddo? Un metodo per riscaldarsi c'è... accendere la stufa o i termosifoni. Ma siccome noi siamo trasgressive, vorremmo provare in un modo totalmente innovativo.
Avete letto il primo volume della serie "The club"? Ecco... Lì il fuoco è stato scottante e oggi vogliamo riproporre quello che tra pochi giorni conosceremo. 
Il 29 gennaio arriverà in Italia il secondo volume "Insieme per passione" e presto il vostro AnniDiNuvole vi lascerà una super chicca tutta per voi. Ma questo lo scopriremo più avanti.
Oggi sedetevi, prendete una buona cioccolata calda e immergetevi nel primo capitolo del secondo volume. Buon Jonas a tutti quanti :)


La serie è composta da:

1- Insieme per gioco
2- Insieme per passione (29 gennaio in Italia)
3- Insieme per amore (26 febbraio in Italia)



Trama«All’improvviso tutta la mia vita è precipitata nel caos, eppure riesco a pensare solo a questa violenta, implacabile, insaziabile dipendenza dal magico tocco di Jonas. Ha scatenato in me una fame che mi consuma dentro e che si placa solo quando lui finalmente si arrende a me nello stesso modo in cui io mi sono arresa a lui: mente, corpo e anima”.
La rovente storia d’amore tra Jonas e Sarah continua, ma la passione va maneggiata con cura se non si vuole restare bruciati…



Capitolo 1
Jonas

In questo momento, al centro del mio salotto, ci sono due donne che tremano nervosamente, e non lo dico in senso buono. Sarah e Kat si stanno cagando addosso dalla paura, e stanno impazzendo in merito al fatto che i loro appartamenti sono stati messi a soqquadro e i loro computer rubati (sicuramente dal figlio di puttana del The Club), e si stanno domandando se gli eventi di oggi rappresentino tutto l’iceberg che si sta schiantando contro di loro, o solo la punta. E non posso biasimarle per essere spaventate. Ora che Sarah conosce la verità riguardo il The Club, e che il The Club sa che lei sa il suo segreto, cosa potrebbero aver voglia di fare quegli stronzi per proteggere il loro giro di prostituzione da milioni di dollari? Beh, non ho intenzione di aspettare per scoprirlo. Farò abbassare la cresta a questi pezzi di merda.
Ammetto di non avere la più pallida idea di come fare a smontarli in questo momento, ma qualsiasi cosa mi inventi sarà definitiva, inequivocabile, ed efficace. Fine della storia. O almeno spero.
Fanculo.
Ad essere onesti, non penso di poter fare tutto questo da solo, non sono abituato ad indossare il mantello rosso, ma quando arriverà mio fratello e potremo unire i poteri dei Super Gemelli, quando metteremo insieme il mio cervello e il fatto che Josh è totalmente fantastico, e poi faremo entrare il suo amico hacker, chiunque sia, nel piano, saremo inarrestabili. So che lo saremo.
Faremo meglio ad esserlo.
Quando è che tutto questo è andato a puttane? Soltanto un’ora fa io e Sarah eravamo al settimo cielo dopo essere tornati a casa dal nostro fantastico viaggio a Belize, dove entrambi abbiamo fatto scivolate sul corridoio del suo appartamento, strafatti, dopo aver provato, nel corso degli ultimi quattro giorni, ogni forma di ecstasy conosciuta al genere umano. A Belize, abbiamo scalato le cascate, saltato negli abissi e fatto crollare il monte Everest ancora e ancora e ancora e ancora, nella nostra casetta sull’albero costruita per due, scoprendo per tutto il tempo, con forza e chiarezza sorprendenti, che noi due siamo designati a stare insieme in ogni modo concepibile.
Stando con Sarah a Belize mi sono sentito… Mi vengono i brividi al solo pensiero… Mi sentivo felice, genuinamente felice, per la prima volta in tutta la mia vita, o per lo meno per la prima volta da quando avevo sette anni.
Stringere il corpo nudo di Sarah contro il mio per tutta la notte, toccarne ogni centimetro, guardare i suoi occhioni castani mente faccio l’amore con lei ancora e ancora, stare seduto sulla pedana della casa sull’albero a stringerle la mano mentre ascoltiamo la giungla attorno a noi, parlare con lei per ore e ore di tutto e di niente, e ridere fino che non fa male la faccia, farmi prendere a calci nel culo ogni volta, dirle cose che non ho mai detto a nessuno, anche cose di cui mi vergogno, semplicemente starmene seduto lì, ipnotizzato mentre la guardo mangiare un cazzo di mango; non importa cosa stessimo facendo, quella donna mi ha fatto iniziare a credere negli arcobaleni e negli unicorni, e anche al gioiello della corona del giorno di San Valentino, il per sempre felici e contenti. (Davvero, dovrei inviare via mail la mia Carta Uomo ai cazzoni di Hallmark and Lifetime con una nota che dice: “Avete vinto, stronzi.”) Quello che io e Sarah abbiamo vissuto insieme a Belize non aveva nulla da invidiare al mondo ideale, esattamente come lo descrive Platone.
E poi, boom, siamo tornati a Seattle e ci è caduta tutta questa merda addosso, l’appartamento di Sarah è stato distrutto e il suo computer rubato. E adesso, comprensibilmente, lei sta impazzendo dalla paura, e io sono in piedi qui, come un idiota, a bocca aperta cercando disperatamente di capire cosa farebbe Superman?
Mi serve una strategia a prova di idiota per decimare il The Club, e giuro che me ne inventerò una non appena arriverà Josh, sul serio; ma in questo momento sono semplicemente troppo su di giri per pensarci da solo. Lasciato solo a me stesso, tutto quello che riesco a pensare è circondare Sarah con le mie braccia e fare l’amore con lei, teneramente, deliberatamente, con ardore, e sussurrarle all’orecchio “io ti amo” mentre lo faccio.
Ho avuto la mia possibilità per dirle quelle tre paroline nella limousine, sulla via del ritorno a casa, ma fighetta come sono, non l’ho colta. Volevo farlo, ma stavamo andando a prendere Kat, e il cuore mi rimbombava nelle orecchie, e volevo dirle queste parole e mostrargliele allo stesso tempo. E poi, due minuti dopo, Kat è saltata sul sedile posteriore della limo, e loro due hanno cominciato ad abbracciarsi e a singhiozzare, e il momento è andato in fumo.
Ok, va bene, vado a fanculo. L’ho mandato in fumo io. So di averlo fatto. Avrei dovuto dirglielo.
E ora siamo a casa mia, con Kat al seguito ovviamente, e io me ne sto qui, con la mia solita erezione per Sarah e le mani in mano. Non riesco a smettere di pensare a fare l’amore con lei e nel frattempo a sussurrarle quelle tre paroline all’orecchio, e sono perfino arrabbiato con me stesso perché ci sto pensando proprio ora. Ovviamente il sesso è l’ultima cosa a cui Sarah sta pensando in questo istante, e non la biasimo. È spaventata e preoccupata e spossata e sta dando di matto, come chiunque sano di mente farebbe. Quello di cui ha bisogno, ovviamente, è un uomo forte che la faccia sentire al sicuro e protetta, non un cretino che continua a picchiettarle il fianco con la sua inesauribile erezione. Seriamente. Ma non riesco a controllarlo. Mi manda semplicemente su di giri, indipendentemente dalle circostanze, anche quando si scatena l’inferno.
Guardo le ragazze. Si sono spostate sul divano e stanno parlando piano tra loro. Sarah sembra sulle spine. Kat ha avvolto le spalle di Sarah con il suo braccio, e la sta rassicurando. Entrambe sembrano completamente esauste, soprattutto Sarah, che ha passato tutto il giorno in viaggio solo per tornare ad un appartamento derubato.
Quando guardo l’ansia sul suo splendido viso mentre parla con Kat, mi è ancora più chiaro che sono un vero idiota a pensare quello che sto pensando. Quello che devo fare è ricompormi, concentrarmi e prendermi cura di lei. Quello di cui ho bisogno è che il mio cervello divorzi dal mio corpo insaziabile. Devo aspirare al miglior me stesso possibile, la forma ideale di Jonas Faraday. Sì. Visualizza il divino originale. Respiro profondamente. Visualizza il divino originale.
“Ragazze, posso portarvi qualcosa?” chiedo sottovoce. “Qualcosa da mangiare o da bere?”
Sarah scuote la testa e apre la bocca per parlare.
“Hai della tequila?” Chiede Kat.
Mi scappa un sorrisetto. Sarah mi ha raccontato tutto della Migliore Amica Kat.
“Non so cosa ci sia in casa,” rispondo a Kat. “Do un’occhiata.” Io non bevo mai tequila, ma Josh la adora. Sono sicuro che ne sia rimasta una bottiglia da qualche parte.
Butto l’occhio su Sarah.
Mi rivolge un sorriso pallido, ma anche quando è stanca, i suoi occhi sono pieni di calore. Ma, aspetta, c’è per caso qualcosa che luccica dietro il calore di quegli occhioni castani? È per caso eccitata?
Provo a sorriderle, ma sono troppo pompato per farlo. Sento la mia bocca contrarsi, quindi sposto lo sguardo. Vorrei che fossimo soli, solo noi due. Vorrei che questa pazzia del The club non ci stesse sopraffacendo. Vorrei che fossimo ancora a Belize.
Mi dirigo verso la cucina in cerca di una qualunque forma di alcool che Josh mi abbia gentilmente lasciato durante una delle sue numerose visite. Bingo. C’è una grossa bottiglia di Gran Patron nell’angolino di un armadietto. Avrei dovuto saperlo, è uno delle preferite di Josh.
Rovisto in giro, in cerca di bicchierini da shot.
Sento Sarah e Kat che mormorano tra loro in salotto. Le loro voci suonano ansiose, sulle spine. Sarah è evidentemente spaventata e preoccupata, null’altro. Sì, me la sono decisamente immaginata quell’eccitazione nei suoi occhi, forse la desideravo e basta. Devo pensare a quello di cui lei ha bisogno in questo momento e smetterla di pensare a quello che voglio io, quello che voglio sempre. Sarah non merita niente di meno.
Tutta questa situazione non è che un gigante mucchio di merda, lo giuro su Dio. Perché, perché sono entrato nel The Club? Perché, oh, perché ho scopato con Stacy la Truffatrice, o dovrei dire Stacy la Prostituta? Cristo, perché, perché non ho lasciato che Sarah si portasse il computer a Belize come voleva? E perché, perché, perché non ho dato ascolto ai presentimenti di Sarah?
Fin dal giorno uno, anche prima che Stacy avvicinasse Sarah nel bagno di quel bar sport, Sarah mi disse: “Continuo a pensare che ci saranno delle conseguenze per quello che ho fatto,” come se contattarmi contro le regole di The Club fosse una sorta di peccato mortale. “Non hai sfidato La Chiesa,” la sbeffeggiai, non capendo per niente la situazione. Perché non ho fatto un passo indietro e non le ho dato ascolto? Lei è così dannatamente intelligente, avrei dovuto sapere che dovevo prenderla seriamente, ad ogni costo. Se solo le avessi dato ascolto, invece di giocare qua e là col mio pene e di comportarmi come se sapessi tutto come faccio sempre, forse nulla di tutto ciò sarebbe accaduto. Sotto molti punti di vista questo casino l’ho fatto scoppiare io. E adesso sono io che devo sistemarlo.
Non riesco a trovare nessun bicchierino da shot. Dovranno accontentarsi di quelli da succo. In frigo, cerco del lime. No. Verso tre shot doppi di Patron e mi dirigo in salotto con la saliera.
Allungo alle ragazze i loro drink. “Non c’è lime,” dico. “Mi spiace.”
“Salute,” dice Kat, prendendo il sale e il bicchiere. “A te, Jonas. Grazie dell’ospitalità.” Alza il bicchiere. “Piacere di conoscerti, comunque.”
“Piacere mio. Sei identica alla descrizione che Sarah ha fatto di te.”
Sarah mi fa un sorrisetto. Sa esattamente come mi ha descritto Kat, “una festaiola col cuore d’oro.”
Brindai con Kat. “Mi spiace che ci siamo conosciuti in questa occasione,” dico.
“Sì, beh, almeno questa volta ti ho incontrato sul serio, invece di spiarti in un bar…” Si blocca, mordendosi la lingua.
Mi volto ed espiro profondamente. Meraviglioso. Sì, Kat, mi sono scopato Stacy-la-Truffatrice-Miss-Purple-che-si-è-rivelata-una-cazzo-di-prostituta la notte in cui tu e Sarah mi avete spiato al The Pine Box. Carino da parte tua ricordarmi il più spiacevole fatto della mia vita di fronte alla mia ragazza, mentre sei seduta sul mio divano a bere la mia costosa tequila.
Fisso il volto di Sarah in cerca di segni di umiliazione, dolore o imbarazzo, ma non vedo nulla di tutto ciò. O almeno, non penso.
Il volto di Kat diventa color cremisi acceso. “Scusami,” mormora.
Sarah appoggia la mano sul braccio di Kat. “Non fa nulla.” Mi rivolge uno sguardo empatico. “Non mi interessa un cazzo di quelle cose.” Alza le spalle. “Sul serio.”
Ah, la Mia Magnifica Sarah.
Fin dal primo giorno ho chiesto a Sarah se avrebbe semplicemente potuto dimenticare la lunga (luuuuuunga) lista di donne con cui ero stato a letto, così come la mia il gruppo di compagni di letto a cui mi ero iscritto per un anno al The Club, e lei rispose di sì. E nemmeno una volta ha esitato su questo accordo. Non una. Perché alla mia Sarah non piace nessun altro.
Kat sussurra qualcosa all’orecchio di Sarah. Lei sorride e annuisce.
Nulla di personale contro Kat, ma perché, perché è qui? Voglio strappare a Sarah i vestiti di dosso e fare l’amore con lei proprio su questo divano. Ma c’è la maledetta Kat, seduta lì a guardarmi come se stesse ridendo di me, con lo stesso sguardo con cui lo fa il mio cazzo di fratello.
“In alto i bicchieri,” dice Kat. Si lecca il sale dalla mano e tracanna il suo drink. “Roba buona.” Si lecca le labbra ed espira.

Traduzione a cura di 
Valentina Deguidi

1 commento:

  1. Ciao ragazze!
    Volevo dirvi che ho nominato il vostro blog al link party d' inverno organizzato dal blog Lo stupendo mondo dei libri! E' una bella iniziativa per farsi conoscere e conoscere nuovi blog, vi lascio il link:
    http://lostupendomondodeilibri.blogspot.it/2016/01/link-party-dinverno-by-lostupendo-mondo.html

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