Salve ragazzi!
Come state?
Oggi noi di AnniDiNuvole vorremmo segnalarvi la prossima uscita, il 22 ottobre, del seguito della serie "Marked Man" conosciuta in italiano come "The Tatoo Series".
Ebbene si, stiamo per conoscere il terzo volume dal titolo "Oltre l'amore".
Venite a scoprire con noi un pezzettino del libro, non ve ne pentirete!
La serie è composta da:
- Oltre le regole (Recensione QUI)
- Oltre noi l'infinito (Recensione QUI)
- Oltre l'amore
- Nash
- Rowdy
- Asa
Trama: Dietro la sua aria insolente e i tatuaggi che ricoprono il suo corpo, Cora Lewis nasconde un cuore spezzato, e non vuole bruciarsi di nuovo. Cora vorrebbe incontrare una persona che non abbia problemi da risolvere e sia pronta a impegnarsi. Finché non conosce Rome Archer. Rome è ben lontano dall’essere perfetto. È testardo, rigido e prepotente. Ed è tornato dalla sua ultima missione molto provato sia fisicamente che moralmente. Rome si è sempre trovato a ricoprire troppi ruoli: fratello maggiore, figlio prediletto, super soldato. Ma nessuno fa più per lui. Ora è solo un uomo che cerca di capire cosa fare con la sua vita, e come tenere a bada i demoni oscuri legati alla guerra e alle perdite subite. Era pronto ad affrontarli da solo, ma Cora ha fatto irruzione nel grigiore della sua vita, illuminandola... E quel che all’inizio sembra imperfetto potrebbe anche durare per sempre…
Cora
4 luglio
La cosa che amo di più è riunire tutte le persone che amo
nello stesso posto e nello stesso momento. Aggiungiamoci un giorno libero dal
lavoro, birra fresca, grigliata e fuochi d’artificio. Non potrei essere più
felice. Sarebbe stato tutto magnifico se non fosse stata per quella nuvola
dalla forma umana che minacciava di far piovere su questa giornata perfetta.
Era un lungo weekend di festa e tutti quelli del negozio di
tatuaggio, più Jet, Asa e tutte le ragazze erano riuniti nel giardino della
nuova casa di Rule e Shaw per una grigliata per inaugurare la nuova abitazione.
Tutti avevano una birra in mano, Rule e Jet si stavano
occupando del barbecue e si stavano rendendo un po’ ridicoli. Doveva essere una
giornata divertente e rilassante, solo che qualcuno non lo aveva capito.
Mi stavo rigirando la lattina di birra tra le mani cercando
disperatamente di tenere la bocca chiusa perché in pochi minuti avevo deciso
che Rome Archer era la persona meno simpatica che avessi mai conosciuto. Lo
capivo, era appena tornato dal fronte e doveva gestire un bel trauma
famigliare, ma questo non giustificava il fatto che sembrasse deciso a rovinare
i festeggiamenti con il suo malumore. Sin da quando era entrato dal cancello
sul retro era stato cupo e con quella furia incontrollata aveva fulminato
chiunque si fosse trovato a distanza di tiro. Indossava degli occhiali a
specchio, quindi non potevo vedere i suoi occhi, ma potevo sentire lo sdegno e
l’insoddisfazione emanata dal suo corpo massiccio. Prima che Rome iniziasse a
frequentare la compagnia non avevo mai conosciuto qualcuno che avrei potuto
descrivere come “Hulk” e, come il mostro verde, la sua indole sembrava qualcosa
che tutti temevano.
Ero stanca di vedere i miei amici che, cautamente, cercavano
di calmarlo.
Diavolo, avrebbe dovuto fare i salti di gioia di vedere suo
fratello finalmente sistemato e deciso a legarsi sentimentalmente. Rule aveva
trovato la sua anima gemella ed era un uomo migliore grazie a lei. Ma no, tutto
quello che Capitan Nessun Divertimento
riusciva a fare era grugnire a tutti quelli che cercavano di conversare con
lui. Ero sicura, non ero una gran fan di Rome Archer, in qualunque sua
versione: eroe di guerra o fratello maggiore. Personalmente pensavo stesse
esagerando a comportarsi da stronzo, rendendo tutti infelici come lui. I
ragazzi che erano cresciuti con lui e persino Shaw continuavano a ripetere che
l’ex soldato era veramente un ragazzo fantastico e che da quando era tornato
stava litigando con qualcosa. Non sapevo se crederle perché fin’ora tutto mi
aveva dimostrato che era scontroso ed era un peccato perché era un bellissimo
ragazzo, così bello che mi facevano male gli occhi a guardarlo.
La genetica era stata generosa con tutti i fratelli Archer,
ma se Rule, mio collega e migliore amico, aveva la bellezza del cattivo ragazzo
borioso e problematico, Rome era l’incarnazione della pura perfezione maschile,
corretto e onesto. Era alto, molto più alto degli altri il che era
considerevole perché nessuno dei nostri ragazzi era basso, ben piazzato e si vedevano che i suoi muscoli erano serviti
per sopravvivere, non solo per mostrarli. Aveva i capelli corti rasati ai lati
della testa e sopra le lenti a specchio degli occhiali non mancava una
cicatrice bianca frastagliata che gli attraversava il sopraciglio per scendere
giù vicino all’occhio. Il suo viso aveva un’intensità vivida che lo rendeva
stupidamente sexy e quel corpo era creato per rendere stupido l’altro sesso.
Scommetto che se si fosse sforzato di sorridere, in tutto lo stato le mutandine
si sarebbero abbassate.
Quando Nash Donovan, uno dei miei colleghi, comparve dietro
di me e posò le mani sulle mie spalle, alzai lo sguardo. Nash era il migliore
amico di Rule adesso stava vivendo con quella montagna di tristezza seduta sul
prato vicino a me. Era seduto su una sedia che, in ogni istante, sembrava
stesse per spezzarsi sotto il suo peso. Non riuscivo a immaginare un ragazzo
così rilassato come Nash vivere con qualcuno così permaloso e brontolone, ma considerando
che Rule aveva preso quel ragazzo come modello, capì che avrei dovuto rimanere
fuori dalla questione il più possibile.
- Come va, Campanellino? –
Era una domanda semplice, ma che racchiude molto di più. Ho
scoperto da poco che il mio primo amore, il ragazzo responsabile per avermi
spezzato il cuore in un milione di pezzettini impossibili da riassemblare, si
sposerà alla fine dell’estate. Questo mi cre delle difficoltà e tutti i ragazzi
del negozio sono preoccupati per me, perché, di solito, sono una ragazza
imperturbabile.
- Oh, sai, sono ancora alla ricerca di Mister Perfezione -
Era la mia risposta di rito.Per prevenire di commettere lo
stesso errore e far si che non dessi via il mio cuore così senza riguardo. Ero
determinata ad aspettare un ragazzo che mi amasse. Non mi sarei accontentata di
niente che non fosse la perfezione, anche se avessi dovuto aspettare per
sempre. L’idea di arrivare a un compromesso e finire persa e a pezzi com’era
successo quando mi ero lasciata con Jimmy, era un opzione troppo terrificante
da prendere in considerazione.
- Campanellino? – la voce di Rome era burbera e ruvida, come
l’espressione sul suo bel viso.
Nash si alzò e si mosse per sedersi vicino al più vecchio
dei fratelli Archer.
- Campanellino. Sembra una versione punk-rock di
Campanellino della Disney –
Un sopraciglio scuro si alzò dietro agli occhiali e io gli
sorrisi dolcemente. In effetti assomiglio alla fatina del cartone. Sono bassa,
ho i capelli biondi sempre scompigliati e ho gli occhi di due colori diversi.
Dalla spalla al polso del braccio sinistro ho diversi tatuaggi di fiori e
filigrane. I colori sono vividi e brillanti e spesso cambio la perlina del mio
pircing al sopraciglio così che si abbini ai diversi colori. Il sopranome mi si
addice e non lo odio quando sono i ragazzi ad usarlo perché mi dimostra che
anche loro mi vogliono bene.
Rome si toglie gli occhiali da sole e si stropiccia gli
occhi. Quando ha finito posso vedere che non solo ha gli occhi dell’azzurro più
bello che ho mai visto, ma sono anche cerchiati di nero e iniettati di sangue.
È bellissimo, ma ha un aspetto di merda.
- Non sarei
dovuto venire. Tutto questo è sbagliato. Tutti stanno fingendo di essere
eccitati di vedere Rule e Shaw giocare alla famiglia felice. Tutto finirà e poi
loro si odieranno e sarò io quello che raccoglierà i cocci -
All’inizio pensavo di non aver sentito correttamente, ma poi
ho visto Nash fare una smorfia e Rowdy, un altro dei miei ragazzi del negozio,
tendersi. Fino ad adesso sembrava essere l’unica persona a questa sgangherata
riunione a non fare parte del fan club di Rome Archer. Era una bella cosa
perché Rowdy probabilmente era l’unico del gruppo che fisicamente avrebbe
potuto dare del filo da torcere al soldato, nel caso fosse necessario.
- Amico,
calmati. Sii felice per Rule e Shaw. Sono la tua famiglia – Nash era
sempre il più pratico del gruppo, ma nella sua voce riuscivo a sentire la
tensione.
Aprì
il tappo della mia bottiglia e strinsi gli occhi. Non volevo lasciare che questo
ragazzo rovinasse la giornata dei miei amici, anche se ne aveva tutte le
intenzioni. Quegli occhi che erano davvero troppo belli per uno sguardo così
cattivo guardarono duramente Nash e riuscì davvero a sentire il calore della
rabbia scendere da quelle spalle ampie. Fino ad adesso ero stata tranquilla, avevo
guardato e giudicato. Avevo bevuto la mia birra tranquillamente e lasciato agli
altri il compito di tranquillizzare quel ragazzone. Ero qui per divertirmi,
essere contenta di essermi riunita con i miei ragazzi per celebrare l’inizio
della convivenza di due persone che adoravo e i fiori d’arancio di altre due
che amavo con tutto il mio cuore. Il mio gruppo di amici si stava rapidamente
dividendo in coppiette e per me quella era una ragione per dare una festa.
Sapevo quanto fosse difficile trovare il partner perfetto e io amavo quei
ragazzi così tanto perché stavano facendo un passo importante. Capitan Nessun
Divertimento doveva capirlo in fretta o non si sarebbe rivelata una bella
situazione.
-
Niente di questo sarà un bene! Non so cosa ci faccia qui. Tutto questo non è
che una barzelletta. Nessuno di voi sa cosa state facendo o come sia il mondo!
-
Vidi
Nash sbattere le palpebre, sorpreso. Vidi Rowdy balzare in piedi e,
istintivamente, seppi che non lo aveva fatto per Rome. Strinsi gli occhi mentre
quelli azzurri si fissarono su di me. Forse pensava di essere al sicuro perché
gli arrivavo solo alla vita. Forse pensava fossi dolce perché indossavo un top
rosa e dei calzoncini bianchi e sembrava fossi una ragazza senza pretese e
impossibile di fare minacce. Forse pensava fossi mite perché non mi ero
preoccupata di dire qualcosa da quando aveva minacciato di rovinare la mia
piacevole vacanzina. Sollevai il sopraciglio che aveva il cristallo rosa e i
nostri sguardi si incontrarono.
Qualsiasi
cosa avesse pensato o stava pensato, sono sicura di avergli fatto cambiare idea
quando, con fare calmo, mi alzai, mi appoggiai a lui e gli rovesciai sulla
testa l’ultimo goccio della birra che stringevo in mano. Lentamente il liquido
scivolò giù, lungo il suo viso shockato mentre i nostri nasi erano così vicini
da toccarsi.
- Sei
davvero uno stronzo! – sapevo che, dal volume della mia voce, mi avevano
sentito anche dall’altra parte del cortile e dei passi si stavano dirigendo
nella nostra direzione. Quegli occhi di un blu elettrici mi fissavano e
potutevi giurare di aver visto qualcosa rompersi. Stavo per iniziare una
lezione che parlava di rispetto, buone maniere e sull’essere stronzi senza
nessun motivo apparente, ma fui stretta in una presa di ferro da un braccio
attorno alla mia vita che mi trascinò verso un petto possente.
Il
ragazzone si alzò, ma prima che potesse fare un passo verso di me, Rowdy si
posizionò tra lui e me, tenuta stretta contro il petto solido di Nash.
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