martedì 29 settembre 2015

Recensione: VirtNet Runner - Il giocatore


Ciao a tutti! Oggi per la rubrica #newsdaleggere vi presentiamo il primo romanzo di una trilogia di un autore che ultimamente sta facendo scalpore grazie ad un'altra sua trilogia. 
Curiosi? Non vi resta che leggere!


Voto copertina:


Michael è un sedicenne ossessionato dal VirtNet, un mondo virtuale in cui si arriva stando addormentati in una Bara, una nuova tecnologia che fa provare emozioni e sensazioni identiche a quelle della vita reale.
Ovviamente per divertirsi di più alcune volte si fanno cose ritenute illegali, Michael e i suoi due amici, Sarah e Bryson, essendo degli hacker non si tirano mai indietro. 
Non tutto però fila liscio, all'interno del VirtNet c'è un giocatore che impedisce agli altri giocatori di svegliarsi, facendo sì che nel mondo reale vengano dichiarati cerebralmente morti. Nessuno sa chi sia o cosa voglia questo giocatore e Michael vive in prima persona le conseguenze delle sue azioni maligne su una ragazza. 
I creatori del gioco arrivano alla conclusione che per sconfiggere un hacker c'è bisogno di un altro hacker. A questo punto entreranno nel pieno della vicenda i tre amici. Saranno costretti ad affrontare situazioni stressanti, al limite del reale e creature spaventose. 
Arriveranno a capire che il confine tra gioco e realtà non è mai esistito.


Vi faccio prima di tutto una premessa: se avete letto The Maze Runner cancellatelo dalle vostre menti.
Quindi, fatta la premessa, ora devo dirvi che è fantasticamente (per rendere meglio il concetto, se volete potete sostituire questa parola con un'altra che inizia sempre con la stessa lettera) bello. Non provo neanche a farvi il paragone con The Maze Runner perché abbiamo a che fare con trame e protagonisti completamente diversi.
Non voglio sbilanciarmi troppo perché ho letto solo il primo romanzo in cui alla fine succede ben poco, si viene a scoprire chi è il giocatore misterioso e cosa vuole fare, ma non viene spiegato il motivo delle sue azioni, però secondo me questa trilogia avrà qualcosa in più rispetto all'altra. Forse è solo una mia impressione perché la trama la sento più vicina in quanto amo il mondo degli hacker e dei computer, e poi ragazzi, una dei personaggi principali ha quasi il mio nome, è destino.
Leggendo le prime pagine però, non vi nascondo che ho avuto un po' di difficoltà perché non riuscivo a capire come funzionasse il mondo reale e quello virtuale, ma ho continuato, ho capito tutto e sono arrivata alla conclusione che James Dashner è un genio. Per questa trilogia ha inventato delle cose assurde che non vi dico perché vi obbligo a leggere il romanzo per scoprirlo.
L'unica pecca di questo romanzo sono il titolo e la copertina, e non è neanche colpa di James Dashner. La Fanucci, chissà per quale motivo ha deciso di stravolgere il titolo originale che è The Eye of Minds (L'Occhio delle Menti) a questo che richiama The Maze Runner. Non ha nessun senso quel Runner ficcato lì, così come non ha nessun senso la copertina simile a quella dell'altra trilogia, ma dobbiamo tenerceli così, anche perché non possiamo fare una rivoluzione per ogni volta che succede una cosa del genere (cioè sempre).
Non vi dico altro perché rischio di fare un bel riassunto e di rovinarvi tutto, quindi, ripeto: leggetelo.

Spero di avervi incuriositi un pochino, se l'avete già letto invece fateci sapere cosa ne pensate, a voi è piaciuto così tanto o sono io troppo esagerata?
Spolliciate il +1 e continuate a seguirci sui social!
Un abbraccio.

Sara Z

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