sabato 12 settembre 2015

Recensione: Ogni tuo silenzio


Ciao a tutti e buon fine settimana! 
Oggi per #amicaCE abbiamo un libro pubblicato da pochissimi giorni. Parleremo di...


Voto copertina:


Emilia ha ventisei anni e i capelli rossi. Dopo la morte di sua madre a causa di una malattia scappa via con i soldi che lei le ha lasciato e si trasferisce a Bren, un piccolo paesino di pochi abitanti. Qui le persone non la vedono di buon occhio, sarà per i capelli, sarà perché non sono abituati a gente nuova. Emilia decide comunque di rimanere, nonostante gli sguardi diffidenti che le vengono rivolti ogni volta che è in paese. Trova anche dei lavori, prima come aiutante di un fioraio e poi come commessa in una libreria. Nel paese vive anche un falegname, Aris, un ragazzo silenzioso dagli occhi azzurri e i capelli biondi. Emilia e Aris si incontrano per la prima volta quando lei decide di voler una libreria da mettere in casa. Aris però è un ragazzo diverso, parla pochissimo e c'è sua madre, Dora, la quale non vuole che le ragazze gli si avvicinino. 
Dopo l'incontro alla falegnameria ci saranno avvenimenti che li porteranno ad avvicinarsi e altri che li divideranno, ma non completamente.


Questo romanzo non mi è piaciuto per niente, quindi preparatevi per bene!
Prima di tutto non mi è piaciuto il rapporto che avevano i due ragazzi. Lui non è silenzioso, è completamente muto, in tutto il romanzo ha fatto un discorso lungo più di due righe solo tre volte, forse sto anche esagerando. Dopo essersi visti poche volte, lei è già ossessionata da lui, che oltre ad essere muto, è anche un po' stalker perché la segue sempre nel bosco quando lei ritorna a casa. Ovviamente Emilia non ha paura, sa che è Aris solo perché la prima volta che si è accorta che qualcuno la seguiva ha visto dei capelli biondi. Io sinceramente sarei diventata Usain Bolt se mi fossi trovata nella sua situazione, ma lasciamo perdere, magari da piccola ha fatto qualche corso di difesa personale.
Poi, lui ha ventitré anni e lei ne ha ventisei, una notte di sesso ci può stare anche se non si conoscono per niente, lei non sa neanche il suo cognome, però ovviamente non è solo una notte di sesso perché nonostante abbiano parlato dieci volte in croce (tenete a mente il mutismo,) già si dicono "ti amo" e Aris la apostrofa come la sua ragazza. A questo punto il mio naso non si è storto, si è letteralmente staccato. 
Il mio naso ha rifiutato di riattaccarsi quando sono arrivata al punto in cui lei diceva perché era scappata. Suo padre era una specie di dittatore con lei e sua madre, le teneva in casa a fare sempre le pulizie. Dopo la morte di sua madre, il padre voleva che Emilia prendesse il suo posto e che dormisse con lui. Come passato per un personaggio sarebbe potuto essere interessante, ma in questo contesto mi ha infastidita perché è stato trattato con molta superficialità, come se stesse spiegando come pulire una vetrinetta senza lasciare striature sul vetro.
Poi ovviamente è arrivato anche il passato di Aris, si viene a scoprire che Dora non è la sua vera madre, lei ha sposato suo padre quando il ragazzo aveva tredici anni. La sua vera madre è una donna francese che lo ha abbandonato. Fin qui tutto tranquillo, aspettate, prima che le cose si complichino devo avvisarvi di una cosa; Aris vuole sposare Emilia, ma lei non vuole perché ha paura di fare la fine di sua madre. (Io vi ricordo sempre che le loro giornate sono fatte di discorsi mentali perché tanto lei lo capisce anche senza parlare.)
Dove eravamo? Ah sì, al passato di Aris. Improvvisamente però il papà di lui muore dopo aver avuto un litigio in cui un Aris sedicenne gli dice che lo odia, ovviamente Aris si incolpa, dice che sono state le sue parole a farlo morire. Va bene, posso capire che gli abbia provocato un dispiacere, ma non ha mica subito un lutto, è solo un litigio. 
Comunque dopo la morte del padre Dora è l'unica rimasta. Con gli avvenimenti che riguardano Dora siamo arrivati al punto in cui il mio naso si è andato a fare una bella vacanza alle Maldive.
Aris ed Emilia si trovano a casa del ragazzo, lei ha appena accettato la proposta di matrimonio, ma arriva Dora che saputa la bella notizia esce fuori di testa. Qui si viene a sapere (mantenetevi il naso) che la donna vuole Aris per sé, ne è innamorata e che ha sposato suo padre solo per il ragazzo. Lei quindi presa dal momento scendendo dalle scale cade e... muore. Sì, subito, morta, stecchita. Niente battito. 
Aris diventa ancora più muto perché pensa che sia colpa sua. Allontana Emilia che indovinate? È incinta. (Avevo intenzione di non dirvelo, ma penso siano state più le volte in cui hanno fatto sesso, che quelle in cui hanno parlato.) Comunque Emilia troppo distrutta dalla situazione si trasferisce a Milano.
Non è finita qui, Aris la trova dopo alcuni mesi, scopre che è incinta, si sposano, il bambino nasce e vivono tutti felici e contenti. E muti, quello sempre.

Una volta finito il libro, ci ho pensato un po' e sono arrivata alla conclusione che la trama sarebbe potuta essere interessante sotto certi aspetti, come il passato di Emilia se rivisitato leggermente. Anche Aris sarebbe potuto essere un personaggio interessante, ma l'autrice cercando di ideare qualcosa di originale, alla fine è caduta nel banale. Parlando sinceramente, chi si fidanza con un ragazzo che dice tre parole al giorno se tutto va bene? Io sicuramente no.
Non so se l'autrice abbia scritto altri libri, ma sinceramente dopo aver letto questo non mi viene neanche la voglia di andare a cercare qualcosa.

Spero che la recensione vi abbia convinti abbastanza a non leggere il libro, se volete farlo, io vi ho comunque avvisati.
Mi raccomando, mettete il + 1 e continuate a seguirci nei buoni e nei cattivi libri!

Sara Z

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