lunedì 21 settembre 2015

Recensione: La signora della passione


Per questo #lunedìinrosso cambiamo un po’ genere con Lara Adrian.


Voto copertina:


Niente di ciò che mi avete detto stanotte cambia la promessa che vi ho fatto. La mia parola è il mio onore, Zahirah. Non la do con leggerezza, e non l’ho mai infranta.”

Ci troviamo ad Ascalona nel pieno delle crociate, la città è in mano ai soldati inglesi dopo che le armate di Saladino l’hanno data alle fiamme. Ma la ricostruzione non è l’unica preoccupazione per il Leone Nero, Sebastian di Montborne, deve infatti affrontare gli assassini di Rashid al-Din Sinan che cercano di uccidere Riccardo cuor di Leone, lui stesso è stato quasi ucciso da uno di loro durante un agguato al re.
Sono passate settimane da quell’attacco ma Sebastian sta ancora cercando l’assassino per vendicarsi, quando incappa in Zahirah, e la salva portandola a palazzo.
Zahirah è una giovane musulmana dal passato misterioso e dal presente intrigante per Sebastian che prova subito un forte istinto protettivo nei suoi confronti.
La passione scatta subito forte tra i due, ma i misteri che Zahirah porta con sé potrebbero distruggere tutto.


Se mi volete, allora non ho alcun desiderio di andarmene. Sono qui dove voglio essere, mio signore.”

Dopo aver letto tutti i libri della Stirpe di Mezzanotte mi sono avvicinata ai nuovi romanzi di Lara Adrian con entusiasmo curiosa di vedere come se l’era cavata con questo nuovo genere, e devo dire che mi ha colpito positivamente.
Siamo in completa assenza di fantasy, in contesti storici particolari, medioevo, crociate, feudi, signori del castello, etc…
Storie di vendetta, di intrighi, che solitamente non mi attraggono molto, ma l’autrice è riuscita a mantenere il tutto molto leggero e scorrevole con la giusta dose di amore e passione.
In questo libro la scintilla tra i protagonisti scatta in fretta ma i due cercano per tutto il libro di non farla esplodere, questo carica la storia di aspettativa e di elettricità. I rapporti sono resi un po’ difficili all’inizio dalla differenza delle due culture e dai pregiudizi di lei.
Sebastian è un personaggio di lettura abbastanza semplice, ma senza per questo risultare piatto o scialbo, Zahirah invece è più complessa, nasconde più misteri ed è diffidente nei confronti di Sebastian inizialmente.
La storia nel complesso non è niente di esageratamente eccezionale, ma è scritta talmente bene che riesce comunque a mantenere il lettore incollato alle pagine, riesce a farci sentire trasportati nel tempo in quelle stesse situazioni e ambientazioni.
Questo non è il primo libro del genere di questa scrittrice, sono già stati pubblicati “Il signore della vendetta” e “La signora della tentazione”, che è collegato in un certo modo a questo titolo recensito ma essendo autoconclusivi non influisce l’ordine di lettura.
Spero di avervi incuriosito e che la recensione vi sia piaciuta, in caso ricordatevi di spolliciare il +1!

 Eli


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