martedì 11 agosto 2015

Recensione: Uccidere senza rimorso


Ciao! Oggi per la rubrica #newsdaleggere parleremo di un libro uscito da poco fornitoci da Libromania: Uccidere senza rimorso, scritto dall'autore Angelo Calvino. Se i gialli sono il vostro forte, non potete perdervi questo scritto da un nostro connazionale!

  • Titolo: Uccidere senza rimorso
  • Autore: Angelo Calvino
  • Casa Editrice: Libromania
  • Pagine: 120
  • Da acquistare sì o no? Non sapete cosa portare sotto l'ombrellone? Questo fa al caso vostro!

http://libromania.net/it/uccidere-senza-rimorso
  • Voto: 7

Voto copertina:

Ci troviamo in Eritrea, sono gli anni Settanta e ad Asmara un uomo è stato trovato morto, il suo nome è Pietro Gazzano e l'arma del delitto è la stessa pistola che ha ferito anche suo figlio Giovanni. Il ragazzo è in ospedale e qui racconta la sua storia incominciando da quando ne ha memoria: le liti dei suoi genitori, i viaggi per andare dai parenti, la tragica morte di sua sorella Francesca, la malattia di sua madre, la scuola in Svizzera, l'odio per il padre, l'attrazione per le donne e le tante fidanzate. Racconta tutta la sua vita ad un uomo con la barba bianca, fino a quando non arriva al giorno della morte di suo padre. Cosa succederà? Si verrà a sapere chi è l'assassino?


Ho incominciato il libro senza conoscere la trama e devo dire che per una volta non sapere mi ha aiutata perché ha fatto sì che lo leggessi tutto d'un fiato.
Il libro è un flashback sulla vita di Giovanni, ci racconta il suo passato in prima persona, ci presenta la sua famiglia, ci parla di Asmara, la città che non abbandonerà mai definitivamente e delle scelte che ha dovuto prendere per il suo bene e in parte per quello di sua madre.
In alcuni punti però il flashback si interrompe e si ritorna al presente, Giovanni non vuole continuare perché dice di non ricordare più niente, ma c'è questo uomo misterioso che lo aiuta ogni volta a riprendere a parlare.
La cosa che più ho apprezzato è stato il modo in cui è scritto, trattandosi di un racconto della propria vita, sarebbe potuto cadere nel banale, approfondire cose non importanti che avrebbero reso il testo pesante, invece la lettura è molto scorrevole e nello stesso tempo viene spiegato tutto, non lasciando punti di domanda.
Secondo me il tema che l'autore vuole si noti di più, è il rapporto padre-figlio. Un rapporto rovinato sin dall'infanzia del bambino, il padre è poco presente sia per lui che per la moglie, soprattutto dopo la morte di Francesca, avvenimento che segnerà a vita Giovanni. Penso anche che alcune delle azioni di Giovanni siano state fatte per provocare dispiaceri al padre, ha sempre cercato di attirare l'attenzione, che fosse in modo positivo o negativo non gli è mai importato. Alla fine però riesce nel suo intento e come ogni persona con almeno un po' di sentimenti, si sente in colpa.
È un libro molto intrigante, ti mantiene attaccato alle pagine perché ti fa sempre desiderare di sapere cosa succede dopo. Giovanni va via? La madre che fa? Suo padre dov'è?

Vi devo confessare che il giallo non è proprio il mio genere preferito, eppure mi è piaciuto, quindi se vi ho incuriosito almeno un po' correte a leggerlo, fateci sapere cosa ne pensate e non dimenticate il +1.
Un abbraccio!

Sara Z

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