Buongiorno e ben ritrovati amici e amiche di AnniDiNuvole, rieccoci
qui con un nuovo martedì pieno di #newsdaleggere! Quest’oggi vi parlerò di un
vero e proprio caso letterario che ha fatto molto parlare di sé in questo
periodo e che, per quanto non sia il mio genere preferito, si è aggiudicato il
primo premio come romanzo estivo letto nel minor tempo possibile! Se siete
curiosi di sapere di che romanzo sto parlando continuate a leggere la
recensione !
- Titolo: La ragazza del treno
- Autrice: Paula Hawkins
- Casa editrice: Piemme
- Numero pagine: 254
- Da leggere o no: decisamente si
- Link: http://www.amazon.it/ragazza-del-treno-Paula-Hawkins-ebook/dp/B00XQJ74HO/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1440515023&sr=8-1&keywords=la+ragazza+del+treno
- Voto: 8.5
Voto copertina:
La vita di Rachel non è una di quelle che si invidiano, una
vita perfetta che vedi solo nei film... tutt’altro, Rachel è una donna che la
vita la vive, che ha nella solitudine e nella depressione le più fedeli compagne,
che trova conforto nella routine delle sue giornate. L’unica certezza della sua
vita infatti è il treno delle 8.04 che ogni mattina la accompagna a Londra al
lavoro e dal quale osserva la vita degli altri, invidiando gli amori da favola
e le famiglie felici che spia dai finestrini. La sua casa preferita è il n° 15
di Blenheim Road, una villetta a schiera poco distante da quella nella quale ha
abitato lei per diversi anni con l’amore della sua vita, Tom; in quella casa
vivono Jess e Jason, una giovane coppia di cui Rachel immagina le giornate e
che invidia perchè in loro rivede tutto ciò che lei e Tom non sono più, una
coppia felice e innamorata, di quelle veramente perfette. Ma si sa, non è tutto
oro quel che luccica, e come Rachel nasconde un passato oscuro e misterioso,
fatto di amore, dolore e tradimento, così anche Jess e Jason, che in realtà
sono Megan e Scott, non sono la coppia perfetta che Rachel crede; è proprio
durante uno dei suoi tragitti in treno infatti che Rachel vede, attraverso il
finestrino, qualcosa che la sconvolge e che da quel momento la lega indissolubilmente
alla vita della coppia che tanto invidia, fino a sconvolgere le fondamenta più
profonde della sua vita già fragile e messa alla prova.
Partiamo innanzitutto dal presupposto che non mi aspettavo
di trovarmi davanti ad un romanzo che definirei giallo o quantomeno incentrato
su diversi misteri da svelare e nodi da sciogliere. Questo genere non fa molto
per me perché spesso non ho la pazienza di portare a termine la lettura ma in
questo caso sono stata con il fiato sospeso per due giorni interi e sono
arrivata alla fine del libro con uno strano senso di vuoto, come se aver
terminato la storia avesse significato archiviarla... ma non era quello che
volevo e ho continuato a riflettere sulla trama, sui suoi risvolti improvvisi e
sulle scelte dell’autrice talmente tanto che ho (ri)valutato il libro una volta
terminato di leggere. Attraverso le mani accorte ed esperte di Paula Hawkins infatti
sono stata travolta da una valanga di bugie, verità, colpi di scena e
ribaltamenti della storia che mi ha tenuta incollata alle pagine di questo
libro per 48 ore e le conclusioni a cui sono arrivata una volta terminato sono
state molteplici: ho apprezzato tantissimo lo stile e le scelte tecniche della
Hawkins, anche se mi ci è voluto un po' per capirli, la fluidità della scrittura
e la sincerità a volte cruda della narrazione; è un romanzo diretto, semplice
ma non banale, che va letto con leggerezza ma mantenendo costante l’attenzione
ai particolari, al non detto, a ciò che si legge tra le righe di una storia,
anzi di molte storie, che si intrecciano e si evolvono in simbiosi. È un
romanzo che invita il lettore a vivere nel presente, nutrendosi di ciò che ci
passa ora per le mani, che ci sfila ora davanti agli occhi e che ci scorre ora
sotto i piedi, che ci spinge a non fermarci ai rimorsi passati o alle speranze
future, un romanzo incentrato sulle piccole cose che spesso non vediamo, sui
piccoli particolari che delle volte non notiamo credendoli irrilevanti e di
poco conto. È un romanzo, in fondo, che vuole farci interrogare sulla nostra
vita, sul nostro quotidiano, che vuole farci comprendere come spesso siamo
talmente presi a rivivere l’ieri o a previvere il domani che non ci curiamo a
sufficienza dell’oggi, indispensabile per dare un senso a ciò che è stato e a
ciò che sarà. È ciò che dice anche Rachel, che proprio grazie ad uno
sconvolgimento della sua vita imparerà a prendersi cura di sé e a non lasciarsi
vivere sballottata dai ricordi, dal dolore e dalla speranza:
“Se imparerò ad
aggrapparmi a questa sensazione, quella che provo adesso, se scoprirò il
segreto per concentrarmi sulla felicità del presente e godere dell’attimo, se
la smetterò di chiedermi quando arriverà la prossima scintilla di euforia,
allora andrà tutto a posto”.
In fondo di treni ne passano tanti, ma bisogna stare attenti
a beccare quello giusto…
Spero di avervi trasmesso un poco delle emozioni
contrastanti che questo libro mi ha lasciato addosso e spero che la recensione
vi spinga a leggere il libro... non ve ne pentirete!! Non dimenticatevi di
lasciare un pollice in su se vi piace il nostro lavoro e nulla, alla prossima!!
Sara
È da molto tempo che sto valutando la lettura di questo libro. Ora sono molto curiosa, pensavo fosse solo un giallo, ma mi sembra ci sia molto più da scoprire...
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