Buongiorno amici e amiche di AnniDiNuvole e buon sabato a tutti. Come da consuetudine il sabato è dedicato alle novità
delle CE con cui collaboriamo e per oggi ho deciso di recensirvi un libro edito
dalla Triskell che mi ha conquistata da subito e che ho letteralmente divorato.
Se siete pronti a farvi travolgere anche voi da una bufera di neve che vi
sconvolgerà la vita non perdiamo altro tempo e iniziamo subito!
- Titolo: Il richiamo delle onde
- Autrice: Francesca Borrione
- Casa editrice: Triskell
- Numero pagine: 220
- Link: http://www.triskelledizioni.it/ebook-il-richiamo-delle-onde-francesca-borrione/
- Da leggere? Si si e ancora SI
- Voto: 8.5
Voto copertina:
“Camminavo sottosopra convinta fosse il mondo a ruotare d’incoerenza.
Caoticamente rovesciato. e invece ero io.”
Cosa fareste se vi ritrovaste all’improvviso bloccati in un
paesino sperduto a causa di una bufera di neve durante un viaggio di lavoro con
un vostro collega nonché amante con cui avete rotto da poco e per il quale
ancora provate amore e dolore in maniera direttamente proporzionale?
Probabilmente avreste soltanto voglia di scomparire affogate dalla neve che
cade e copre silenziosamente tutto quanto, fregandosene dei problemi della
gente. Bhe, è questo che fa Hannah, una giovane donna che da poco lavora per
un’agenzia della città nella quale ha fatto la conoscenza di Daniel, un uomo
giovane e affascinante che l’ha da subito conquistata. Sarebbe tutto magnifico
se solo Hannah non si fosse innamorata di un uomo già fidanzato che la usa e la
fa sentire una nullità di nessun valore. Questa relazione, nata da un errore e
mantenuta in vita dal masochismo di Hannah, è una relazione a senso unico, o
perlomeno a doppio senso di marcia ma a corsie separate, perché Daniel non
vuole sentire ragioni e non è disposto a rischiare, mettendosi in gioco, pur di
stare con Hannah, che dal canto suo non è più disposta dopo tanto dolore a
continuare ad annullarsi per un uomo che non la ascolta e non la capisce, o che
perlomeno neppure ci prova. Hannah, troppo buona, semplice e ingenua, si scopre
stanca di inseguire Daniel sperando in una sua presa di posizione, non si fida
più dell’uomo che ama nonostante la sofferenza che lui le infligge e la forzata
permanenza a Stranger Town, dove nessuno li conosce ma tutti si conoscono,
sembra essere l’occasione perfetta per riflettere su loro stessi e sul loro
rapporto. In quel paesino ovattato e bianco, in balia di un tempo ciclico e
sinuoso come la corrente delle onde dell’oceano, Hannah si scopre indifesa e
sola, desiderosa di crescere e di bisognosa di una mano a cui stringersi nel
volo ma allo stesso forte e capace di cambiare e di essere padrona del proprio
destino. Ora la situazione è capovolta, è Daniel ad apparire insicuro, debole e
disorientato dalla reazione di Hannah, è lui il primo a cedere e a scappare
scaricando su di Hannah tutte le colpe e le responsabilità di un rapporto
finito o forse mai iniziato davvero, perché una persona che non è tua non può
mai abbandonarti davvero. E proprio mentre Daniel se ne va arriva la mano forte
e calda di Gerard a sostenere Hannah nel suo primo vero tentativo di volare, di
essere libera, di essere padrona di se stessa. Gerard è tutto ciò che non è
Daniel, è sicurezza, premura, affetto, tenerezza e sincerità, Hannah glielo
legge in quegli occhi che la rassicurano perché assomigliano tanto ai
suoi... sono gli occhi di chi ha rinunciato a tanto e tanto ha sofferto, di chi
si aggrappa anche al più fragile sostegno pur di rimanere a galla. Nonostante
la sua debolezza che non si vergogna di mostrare Gerard vuole essere per Hannah
quella roccia che entrambi non hanno mai avuto, alla quale Hannah possa
aggrapparsi con tutte le sue forze per non essere più travolta dall’onda
tumultuosa che è Daniel. Riuscirà Hannah ad accettare l’aiuto di Gerard, le
certezze che le garantisce e l’amore sincero che le offre? La “non-risposta” le
arriva da Maggie, la vecchia e saggia bibliotecaria di Stranger Town:
“Dipende
da ciò in cui credi, da quello che provi e se vuoi rischiare di sbattere la
testa. Puoi soffrire è ovvio e può soffrire anche lui, ma fa almeno che sia per
la ragione giusta.”
Questo romanzo mi è piaciuto davvero molto, sotto molti
punti di vista. Innanzitutto, nonostante sia l’amore a farla da protagonista,
l’autrice è riuscita a non cadere mai nel banale, cosa ormai molto difficile
quando c’è l’amore di mezzo, e a dare all’intera storia un taglio introspettivo
che ha reso la lettura piacevole e intrigante. Le molte riflessioni di Hannah,
Gerard e Daniel nonché i profili delineati di tutti i personaggi che compaiono
sono curati nei minimi dettagli perché ognuno abbia il proprio posto e il
proprio spazio ma allo stesso tempo tutti siano importanti. Il linguaggio è
veramente perfetto e si trasforma durante la narrazione adattandosi
perfettamente ai diversi momenti della storia, facendo sentire il lettore parte
attiva della narrazione. E’ difficile non innamorarsi di Gerard, non
immedesimarsi nei panni di Hannah, non commiserare il povero Daniel, non
sorridere pensando al signor Jackson, proprietario dell’unico hotel del
villaggio, e all’anziana signora Maggie, bibliotecaria di Stranger Town con un
cuore grande e buono. Insomma, ci si affeziona alla storia talmente tanto che
ci si ritrova, o perlomeno così è successo a me, con il fiato sospeso ad
attendere un finale che è come ce lo si aspetta ma non fino in fondo, per cui
non mi resta che consigliarvi questa lettura perché anche voi verrete rapiti dall’affascinante
Stranger Town.
Buon weekend a tutti, a presto.
Sara
P.S. Non dimenticatevi di spolliciare recensione e
blog mi raccomando!!
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