sabato 1 agosto 2015

Recensione: Il richiamo delle onde


Buongiorno amici e amiche di AnniDiNuvole e buon sabato a tutti. Come da consuetudine il sabato è dedicato alle novità delle CE con cui collaboriamo e per oggi ho deciso di recensirvi un libro edito dalla Triskell che mi ha conquistata da subito e che ho letteralmente divorato. Se siete pronti a farvi travolgere anche voi da una bufera di neve che vi sconvolgerà la vita non perdiamo altro tempo e iniziamo subito!


Voto copertina:


“Camminavo sottosopra convinta fosse il mondo a ruotare d’incoerenza. Caoticamente rovesciato. e invece ero io.”

Cosa fareste se vi ritrovaste all’improvviso bloccati in un paesino sperduto a causa di una bufera di neve durante un viaggio di lavoro con un vostro collega nonché amante con cui avete rotto da poco e per il quale ancora provate amore e dolore in maniera direttamente proporzionale? Probabilmente avreste soltanto voglia di scomparire affogate dalla neve che cade e copre silenziosamente tutto quanto, fregandosene dei problemi della gente. Bhe, è questo che fa Hannah, una giovane donna che da poco lavora per un’agenzia della città nella quale ha fatto la conoscenza di Daniel, un uomo giovane e affascinante che l’ha da subito conquistata. Sarebbe tutto magnifico se solo Hannah non si fosse innamorata di un uomo già fidanzato che la usa e la fa sentire una nullità di nessun valore. Questa relazione, nata da un errore e mantenuta in vita dal masochismo di Hannah, è una relazione a senso unico, o perlomeno a doppio senso di marcia ma a corsie separate, perché Daniel non vuole sentire ragioni e non è disposto a rischiare, mettendosi in gioco, pur di stare con Hannah, che dal canto suo non è più disposta dopo tanto dolore a continuare ad annullarsi per un uomo che non la ascolta e non la capisce, o che perlomeno neppure ci prova. Hannah, troppo buona, semplice e ingenua, si scopre stanca di inseguire Daniel sperando in una sua presa di posizione, non si fida più dell’uomo che ama nonostante la sofferenza che lui le infligge e la forzata permanenza a Stranger Town, dove nessuno li conosce ma tutti si conoscono, sembra essere l’occasione perfetta per riflettere su loro stessi e sul loro rapporto. In quel paesino ovattato e bianco, in balia di un tempo ciclico e sinuoso come la corrente delle onde dell’oceano, Hannah si scopre indifesa e sola, desiderosa di crescere e di bisognosa di una mano a cui stringersi nel volo ma allo stesso forte e capace di cambiare e di essere padrona del proprio destino. Ora la situazione è capovolta, è Daniel ad apparire insicuro, debole e disorientato dalla reazione di Hannah, è lui il primo a cedere e a scappare scaricando su di Hannah tutte le colpe e le responsabilità di un rapporto finito o forse mai iniziato davvero, perché una persona che non è tua non può mai abbandonarti davvero. E proprio mentre Daniel se ne va arriva la mano forte e calda di Gerard a sostenere Hannah nel suo primo vero tentativo di volare, di essere libera, di essere padrona di se stessa. Gerard è tutto ciò che non è Daniel, è sicurezza, premura, affetto, tenerezza e sincerità, Hannah glielo legge in quegli occhi che la rassicurano perché assomigliano tanto ai suoi... sono gli occhi di chi ha rinunciato a tanto e tanto ha sofferto, di chi si aggrappa anche al più fragile sostegno pur di rimanere a galla. Nonostante la sua debolezza che non si vergogna di mostrare Gerard vuole essere per Hannah quella roccia che entrambi non hanno mai avuto, alla quale Hannah possa aggrapparsi con tutte le sue forze per non essere più travolta dall’onda tumultuosa che è Daniel. Riuscirà Hannah ad accettare l’aiuto di Gerard, le certezze che le garantisce e l’amore sincero che le offre? La “non-risposta” le arriva da Maggie, la vecchia e saggia bibliotecaria di Stranger Town:

“Dipende da ciò in cui credi, da quello che provi e se vuoi rischiare di sbattere la testa. Puoi soffrire è ovvio e può soffrire anche lui, ma fa almeno che sia per la ragione giusta.”


Questo romanzo mi è piaciuto davvero molto, sotto molti punti di vista. Innanzitutto, nonostante sia l’amore a farla da protagonista, l’autrice è riuscita a non cadere mai nel banale, cosa ormai molto difficile quando c’è l’amore di mezzo, e a dare all’intera storia un taglio introspettivo che ha reso la lettura piacevole e intrigante. Le molte riflessioni di Hannah, Gerard e Daniel nonché i profili delineati di tutti i personaggi che compaiono sono curati nei minimi dettagli perché ognuno abbia il proprio posto e il proprio spazio ma allo stesso tempo tutti siano importanti. Il linguaggio è veramente perfetto e si trasforma durante la narrazione adattandosi perfettamente ai diversi momenti della storia, facendo sentire il lettore parte attiva della narrazione. E’ difficile non innamorarsi di Gerard, non immedesimarsi nei panni di Hannah, non commiserare il povero Daniel, non sorridere pensando al signor Jackson, proprietario dell’unico hotel del villaggio, e all’anziana signora Maggie, bibliotecaria di Stranger Town con un cuore grande e buono. Insomma, ci si affeziona alla storia talmente tanto che ci si ritrova, o perlomeno così è successo a me, con il fiato sospeso ad attendere un finale che è come ce lo si aspetta ma non fino in fondo, per cui non mi resta che consigliarvi questa lettura perché anche voi verrete rapiti dall’affascinante Stranger Town.
Buon weekend a tutti, a presto.
                                                                                                                                                                                                                Sara

P.S. Non dimenticatevi di spolliciare recensione e blog mi raccomando!!


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