venerdì 3 luglio 2015

Anteprima: Grey - (part.2)


Buon pomeriggio lettori!
Oggi è il gran giorno. 
Oggi esce nelle librerie Grey, il libro dal punto di vista del dispotico Christian Grey. Abbiamo appena pubblicato la recensione (QUI) ma le sorprese non finiscono qui.
Dopo il primo estratto, sempre di Grey (cliccate QUI), vi lasciamo una piccola anteprima di quello che vedrete. Rimanete con noi ;)


“Vieni” dico porgendole la mia mano.
“Cosa?”
“Stiamo per rettificare la situazione”
“Che vuoi dire? Che situazione?”
“La tua. Ana sto per fare l’amore con te”
“Oh”
“Se lo vuoi” Cioè, non voglio spingere oltre la mia fortuna.
“Pensavo non facessi l’amore. Pensavo che scopassi senza pietà”, dice, la sua voce roca e così dannatamente seducente, i suoi occhi grandi, le pupille dilatate.
Arrossisce dal desiderio – anche lei lo vuole.
E un  brivido totalmente inaspettato si propaga dentro di me “Posso fare un’eccezione, o forse posso combinare i due fattori, vedremo. Io voglio davvero far l’amore con te. Per piacere, vieni a letto con me. Voglio che il nostro accordo funzioni, ma tu hai davvero bisogno di sapere in che pasticcio ti stai cacciando. Dobbiamo iniziare il tuo addestramento stanotte – partendo dall’inizio. Questo non significa che saranno tutti cuori e fiori. ma è un fine per raggiungere uno scopo uno che io voglio raggiungere e spero anche tu”. Le parole sembrano un fiume in piena. Grey! Datti una calmata.
Lei arrossisce.
Dai Ana, si o no? Sto morendo qui.
“Ma non ho fatto nessuna delle cose richieste dalla tua lista di regole”. La sua voce ha una traccia di timidezza. È spaventata? Spero di no. Non voglio che sia spaventata.
“Dimenticati delle regole” per stanotte dimenticati di tutti quei dettagli. Ti voglio. Ti voluta da quando sei caduta nel mio ufficio, e ora so che anche tu mi vuoi. Non saresti qua a discutere di punizioni e limiti se non lo fossi. Per favore, trascorri la tua notte con me”.
le porgo ancora la mano e questa volta lei la prende, la stringo tra le mie braccia tenendola contro il mio corpo. Lei sobbalza con sorpresa  e io la sento contro di me. L’ oscurità dentro di me è tranquilla forse sottomessa al mio desiderio. La voglio. È così arrapante. Questa ragazza mi confonde passo dopo passo. Le ho rivelato il mio segreto più oscuro e lei è ancora qui, non corsa via.
Le mie dita le stringono i capelli avvicinando il suo volto al mio e io guardo quegli occhi magnetici.
“Sei una fanciulla coraggiosa” respiro.
“Mi attrai” mi abbasso e gentilmente la bacio, poi stuzzico il labbro inferiore con i miei denti.”Voglio mordere questo labbro” stringo più forte e lei sobbalza.
In risposta, anche il mio cazzo si fa sentire.
“Per piacere, Ana, facciamo l’amore” le sussurro contro la bocca.
“Si” risponde – il mio corpo si illumina come il cielo il quattro luglio.
Calmati Grey. Non abbiamo nessun accordo, non abbiamo stabilito i limiti, non è mia e non posso farci ciò che mi piace ma sono eccitato. Arrapato. Non è una situazione famigliare ma mi fa perdere il respiro, il desiderio per questa donna mi corre nelle vene. Sono al punto più alto delle montagne russe.
Vaniglia? Posso farcela?
Senza dire un’altra parola, la guido fuori dal mio ufficio, attraversiamo il soggiorno, percorriamo il corridoi fino ad arrivare alla mia camera da letto. Lei mi segue, la sua mano stretta nella mia.
 Cazzo. Contraccettivi. Son sicuro che non prende la pillola…fortunatamente ho dei preservativi d’emergenza. Almeno non devo preoccuparmi di tutti quei coglioni che hanno scopato con lei, vicino al letto le lascio la mano, vado al cassettone, mi tolgo l’orologio, le scarpe e i calzini.
“Credo che tu non prenda la pillola”
Scuote la testa.
“Infatti”. Dal cassettone prendo una scatola di preservativi, facendole sapere che sono preparato. Lei mi studia, i suoi occhi sgranati su quel viso bellissimo ed esito per un momento. Dovrebbe essere qualcosa d’importante per lei, non è vero? Ricordo la mia prima volta con Elena, come fosse stato imbarazzante ma che meraviglioso sollievo. Nel profondo so che dovei mandarla a casa. Ma la verità è che non voglio che vada. In più riesco a vedere il mio desiderio riflesso nei suoi occhi che si stanno incupendo.
“Vuoi la tapparelle abbassate?” chiedo.
“Non importa” risponde. “Pensavo non permettessi a nessuno di dormire nel tuo letto”.
“E chi ti ha detto che dormiremo?”.
“Oh” le sue labbra formano una perfetta e piccola o. Il mio cazzo diventa più duro. Si, mi piacerebbe scopare quella bocca, quella o. Mi avvicino a lei come se fosse la mi preda. Oh, piccola, voglio seppellirmi in te. Il suo respiro è pesante e veloce. Le sue guance sono arrossate… è preoccupata ma eccitata. È alla mia mercé e saperlo mi fa sentire potente. Non ha idea do cosa sto per farle.”Togliamoci Questa giacca, ok?”.
La raggiungo e gentilmente le tolgo la giacca dalle spalle, la piego e la metto sulla sedia.
“Hai idea di quanto ti voglia Ana Steele?”
Le sue labbra si separano quando respira e mi allungo per toccarle una guancia. Sotto i miei polpastrelli che proseguono verso il mento la pelle soffice come una rosa. È persa, incantata dal mio incantesimo. È già mia. È una droga.
“Hai idea di ciò che mi stai facendo?” mormoro e le tengo il mento tra pollice e indice. Abbassandomi, la bacio con una presa ferrea, modellando le sue labbra sulle mie. Ritornando al mio bacio, lei è morbida dolce e arrendevole, e io ho in bisogno straripante di vederla tutta, ma proprio tutta. le sbottono velocemente la camicetta togliendola lentamente e lasciandola cadere sul pavimento. Mi scosto per guardarla. Sta indossando il reggiseno blu pallido che Taylor le ha comprato.
 È meravigliosa.
“Oh, Ana. Hai una pelle bellissima, perfetta, d’avorio. Voglio baciarne ogni singolo centimetro.” Sulla sua pelle non c’è nessun segno. Il pensiero mi scuote. Voglio vederla marchiata… arrossata… con dei piccoli ma ben visibili segni del frustino.
Si colora di un delizioso rosa, imbarazzata senza dubbio. Se non faccio nulla, le insegnerà a non essere imbarazzata del proprio corpo. Raggiungendola, le tiro l’elastico liberandole i capelli. Una cascata castana le circonda il viso arrivandole fino al seno.
“Mmm, mi piacciono le brune”. È adorabile, eccezionale, un gioiellino.
Tenendole il viso, faccio scorgere le mie dite nei suoi capelli, l’attiro a me e la bacio. Geme contro di me e schiude le labbra, permettendomi un accesso alla sua bocca umida e calda. Un rumore di dolce apprezzamento si fa strada verso di me fino alla punta del mio cazzo.
Timidamente la sua lingua incontra la mia, mette alla prova la mia bocca e, per qualche strana ragione, la sua inesperienza è…eccitante.
Ha un sapore delizioso. Vino, uva e innocenza, un mix di gusti che mi da alla testa. La stringo tra le mie braccia, sollevato che lei si aggrappi solo ai miei avambracci. Con una mano nei capelli la tengo ferma e faccio correre l’altra mano lungo la spina dorsale fino a raggiungere il suo fondoschiena e la spingo contro di me, contro la mia erezione. Geme ancora. Continuo a baciarla, convincendo la sua lingua inesperta a esplorare la mia bocca mentre io esploro la sua. Il mio corpo ha un attimo di tensione quando lei fa scorrere le mani sul mio braccio, e per un momento mi preoccupo di dove mi toccherà. Mi accarezza la guancia, poi i capelli. Mi calma i nervi. Ma poi mi passa le dita fra i capelli tirandomeli gentilmente…
Cazzo è bello.



    

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