venerdì 3 luglio 2015

Recensione: Grey


Ciao amiche!
Oggi vi presento una novità che proprio non è una novità… Dopo aver letto questo libro conosceremo entrambi i lati della storia e forse riusciremo a capire meglio i personaggi e le scelte che hanno fatto non solo nel corso del primo libro, ma anche in quelli che lo seguono.
Io, da parte mia, cercherò di presentarvi il romanzo come se si trattasse di qualcosa di nuovo. Un’ardua missione…!
E ora… il signor Grey è pronto a ricevervi.

  • Titolo: Grey
  • Autore: E. L. James
  • Casa Editrice: Mondadori
  • Pagine: 588
  • Da acquistare sì o no? Se volete avere un filo diretto con il pene di Christian questo è il libro giusto ;)



  • Voto: 6 e mezzo

Christian Grey trascorre le sue giornate in una noiosa monotonia.
Incubi, sveglia, allenamento con corsetta all’esterno se il tempo lo permette, lavoro, casa, cena, lavoro.
È tutto un susseguirsi di giornate monotone o noiose, dove le uniche cose che possono variare sono le quotazioni in borsa e il tempo atmosferico.
Un giorno la sua vita sembra prendere una strana piega: tutto un’inizia con un’intervista (e ricordiamoci che lui non ne concede mai) quando vede un’attraente bruna.
Deve averla. In tutti i modi.
Quella ragazza ha tutte le caratteristiche che cerca nella sua donna ideale. Non per una relazione d’amore duratura, naturalmente, piuttosto per un accordo di… reciproco uso sessuale.
Anastasia è alle prime armi, totalmente inesperta non sa dei gusti particolari di Grey eppure quell’attrazione che c’è tra loro la spingerà ad accettare, andando oltre i propri limiti.
Cosa succederà quando si renderà conto che vorrà di più, qualcosa che Christian non è disposto a concedere. E lui, il nostro uomo dalle mille sfumature di grigio, riuscirà ad aprirsi oppure sarà destinato a vivere da solo, perdendo l’unica cosa che ha movimentato le sue giornate e l’ha distolto dai vivissimi incubi che gli ricordano il suo passato?


Tutte noi conosciamo Mr Grey e quando parliamo di lui pensiamo subito all’affascinante Jamie Dornan che l’ha interpretato al cinema. Beh… tanta roba, ragazze.
E sì, togliamoci un attimo la maschera. Jamie Dornan è davvero un gran bell’esemplare di manzo e come si fa a non sbavare davanti alle sue chiappette d’oro? Meriterebbero un premio… poco ma sicuro.
Tuttavia questa recensione non è un omaggio all’ex Cacciatore di Once Upon A Time, piuttosto quella di un libro che ha fatto e farò discutere ancora in futuro.
Quindi, torniamo sulla retta via e parliamo del nostro Christian preferito.
Per chi avesse vissuto in Antartide o in una landa desolata, la saga delle 50 sfumature si articola in questo modo:

  1. Cinquanta sfumature di Grigio
  2. Cinquanta sfumature di Nero
  3. Cinquanta sfumature di Rosso
  4. Grey

Grey ripresenta la stessa storia raccontata nel primo romanzo, solamente riprendendola dal punto di vista del protagonista maschile. Alla fine si è trattato poco più di un copia-incolla che, però, sembra aver riscosso successo. E ne riscuoterà ancora!!
Io, lo ammetto, ho un debole per i romanzi raccontati attraverso gli occhi del protagonista maschile, ma pensavo che questo caso sarebbe stato diverso: conoscevo già la storia e conoscevo già lui. Sapevo dei suoi grossi problemi in campo alimentare e delle sue manie di controllo e so, non vi preoccupate, che tutto questo non deve essere una giustificazione per il comportamento che ha con Anastasia. E so benissimo che questa non è stata che una trovata di marketing, magari per cavalcare le ultime onde provocate dal film oppure per tenere viva l’attenzione delle fan in previsione del prossimo che uscirà, secondo le ultime stime, nel 2018. Le riprese dovrebbero iniziare il 10 febbraio 2017 e al nostro uomo sono stati offerti 1,5 milioni di dollari per un nudo integrale frontale.
E so anche che questo non è che l’editing della fan fiction ambientata di un Alternative Universe di Twilight (dal titolo Master of Universe).
Tenendo a mente tutti questi presupposti, ho iniziato la mia lettura con un occhio davvero molto critico, cercando il pelo nell’uovo in tutti i dettagli. Non sono una fan della trilogia, come si è potuto capire, quindi pensavo di presentarvi una recensione davvero negativa che traboccava di delusione.
Invece, udite udite, ho dovuto ricredermi.


Grey parla di Christian, della sua infanzia (che tenero il baby Christian Grey), dei suoi problemi e di come ha tentato di uscirne dignitosamente. Parla di un uomo che tiene a distanza tutti e, quando vede la donna dei suoi sogni, quella che sa che potrà salvargli la vita, non sa come comportarsi se non come sempre. Facendole firmare un contratto che gli assicurerà la sua presenza per ben tre mesi. Credo che questo sia un punto nuovo per la scrittrice, non approfondito nei tre libri precedenti: Christian ha paura che Anastasia possa lasciarlo, proprio come hanno fatto tutte le persone che hanno avuto a che fare con lui. Non si sente degno dell’amore che potrebbe ricevere perché assolutamente non riesce a capire come potrebbe essere amato. Non scuotete la testa e pensate un attimo anche voi: siete stati lasciati dalla vostra madre biologica che non ha mai tentato di proteggervi dalle botte che ricevevate sistematicamente, siete stati addottati eppure i vostri fratelli sono meglio di voi e, ultimo ma non meno importante, non riuscite a essere toccato da nessuno. Se non per essere fustigato.
Adesso capite perché questo ragazzo è pieno di problemi? Provate a mettervi nei suoi panni e capirete che non ha vissuto una vita nella bambagia come la trilogia ci aveva fatto intendere. Christian è molto di più di quello che sembra e Grey ci aiuta a scoprirlo: è più profondo e, anche se lo dimostra in uno strano modo, ci tiene veramente ad Anastasia. Per la prima volta nella sua vita inizia a mettersi in gioco, un gioco che non conoscere e al quale potrebbe anche perdere.
E lui non è l’uomo dalle mezze misure: nonostante in lui ci siano cinquanta sfumature di grigio, è pronto a rischiare tutto per Anastasia, per il legame che gli unisce.
I tasti dolenti del libro sono stati essenzialmente due che, a ben vedere, si riducono a uno: Ana. Ancora devo capire da dove può saltare fuori un personaggio del genere, senza un minimo di spina dorsale e un’attitudine a ficcarsi nei guai più pericolosi. Si avrebbe potuto evitare la maggior parte delle litigate se avesse tenuto la boccaccia chiusa o se fosse riuscita a esprimersi meglio. È un’eroina strana… che io prenderei a sediate.

I fuck. Hard.

E che diciamo dell’affascinante Mr Grey? Personalmente mi è piaciuto il suo punto di vista e preferisco avere un filo diretto con la sua parte anatomica preferita che con la dea interiore di Ana. Tutte quelle capriole non la stufano? Io avrei già vomitato…
Mi è piaciuto l’intreccio tra passato e futuro, vedere come le cicatrici non sono che delle ferite ancora fresche e che hanno bisogno di molte cure amorevoli.
Questo non vuole assolutamente essere una scusa ai suoi comportamenti che mi fanno ancora scuotere la testa (e scusate ma… povera Mrs Jones che deve pulire e cambiare le lenzuola a quella stanza! Non ci avevo mai pensato, ma si merita un aumento di stipendio quella donna), ma credo che se la trilogia fosse stata raccontata con gli occhi di Christian ora ci sarebbero meno polemiche in giro.
Forza Grey, pensaci tu!


Sperando che la recensione vi sia piaciuta, e vi abbia fatto un po’ ridere, vi invito a ricordare una cosa molto importante. Non si giudica un libro dalla copertina o dai pettegolezzi, per quanto possano essere brutti. Alla fine di Grey troverete una gradita sorpresa, o almeno lo è stata per me. Forse è un segnale dell’autrice: abbandonando il mommy porn e dedicandosi al porn nudo e crudo, soprattutto nudo, è riuscita a concentrarsi meglio, migliorando anche il suo stile e il finale del romanzo.
È vero… la storia la conoscete, ma questo non significa che non dovete leggerla! Vi assicuro che il finale saprà sorprendervi, o almeno questo è successo a me ;)
E tenetevi forte perché la James ha confermato di star scrivendo un punto di vista di Grey anche per 50 sfumature di tenebra.

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Un abbraccio e buona lettura!
Robi

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