venerdì 15 maggio 2015

Recensione: La volpe di Liverpool


Hola bellissimi lettori,
siete pronti per scoprire un nuovo talento?
Bene, non perdiamoci in chiacchere perché oggi ci sono un sacco di cose in ballo e le volpi hanno fame.

  • Titolo: La volpe di Liverpool
  • Autore: aniasolary
  • Numero capitoli: 28
  • Da leggere o no? Leggere, leggere e mille volte leggere.


  • Voto: 8 e mezzo


Natalie Hanna Truman è una ragazza schietta, divertente e follemente goffa.

Ha una criniera di un colore rosso-arancione che adora e scarsa autostima di se stessa. Non sa cosa farà nella sua vita ma di certo non studierà per diventare un avvocato come suo padre e di certo nemmeno una professoressa come sua madre.
La sua vita è capeggiata da un grande punto interrogativo, le uniche certezze sono: la sua migliore amica Pamela, che non l’abbandonerà mai nemmeno se fosse l’unica persona rimasta su questa terra, e Arthur, il suo unico e grande amore dalla tenera età, quando ancora non sapeva cosa fosse quella parola così difficile piena di sentimento.
Natalie cerca di evadere, da quella vita che le sta troppo stretta, da quella casa piena di ricordi dolorosi, da quella città che non riconosce più. A tutto ciò si aggiungono dei genitori che non credono in lei, che l’accusano per qualcosa che cercano di dimenticare anche loro e Natalie non ce la fa più.
E così, si trova a cambiare carte in tavola. Si trova sola nella grande Londra con la consapevolezza che il suo passato non le fa più parte, almeno per il momento.
Trova un appartamento di proprietà del simpatico Zot da San Pietro Burgo e un lavoro in un bar con proprietarie una vecchie e una zitelle. Non è la vita che sognava, ma non si lamenta.
Natalie lascia la sua vita, lascia le sue abitudini e lascia l’unica persona che crede di amare con tutta se stessa.
Senza non poche difficoltà e tra una figuraccia e l’altra in questa nuova città, si trova a fare i conti con una parte del suo passato ancora annidata tra le righe della sua vita: Arthur Benkison. Proprio lui che si presenta al bar dove la ragazza lavora e dopo una passeggiata la bacia, facendo scoppiare la testa alla sconvolta Natalie.
Lei in quel momento crede di morire, sente il cuore farsi leggero, sente le palpitazioni dell’amore ma cosa c’è di più tremendo di salutare una persona che sta andando via dopo un bacio così bello? Bhe… c’è di peggio quando proprio quella persona ti dice che “è sbagliato”.
Ma è proprio in quel momento, dove tutto ti cade addosso e che anche l’aiuto della tua migliore amica serve a poco, incontri la svolta. O in questo caso inciampi nel destino facendo rompere le tue scarpe preferite.
Natalie fa i conti con Ewan Lynch, un ragazzo addormentato su uno scatolone in stazione, restio a raccontare la sua vita. E in quel momento ricorda, ricorda di averlo già visto. È il ragazzo che era entrato nel bar chiedendo delle patatine, che lei inevitabilmente aveva fatto cadere senza fargliele mangiare.
Come sdebitarsi per un tale affronto? Offrendogli la camera vuota nel suo appartamento. 
Ewan, senza non pochi dubbi accetta, animato dalla forza di volontà di quella ragazza dai capelli accesi.
Il ragazzo ha anche lui una vita turbolenta alle spalle, si scoprirà essere scappato di casa per spalleggiare sua sorella nei suoi ideali, deriso da un padre con pregiudizi invalicabili.
Cosa accomuna Ewan con Natalie? La passione per la musica. Una passione che lui fa riemergere come suo unico porto sicuro e che lei vuoi inabissare nel suo animo più tormentato.
Ewan cercherà di far ragionare la giovane Natalie, che presa dagli avvenimenti si troverà a collaborare con una testata giornalistica molto famosa. E la sua vita cambierà.
Cambierà il rapporto con i genitori.
Cambierà la sua passione che finalmente avrà una dritta via.
E cambierà l’amore, non più per il suo vecchio amico d’infanzia che volenti o nolenti sarà sempre parte della sua anima, ma ci sarà il sorriso illegale di Ewan, ci sarà il suo bellissimo pircing al sopracciglio, ci saranno le sue battute da quattro soldi e i suoi occhi, quelli del colore di Another Place.
Ci saranno i turbamenti e la passione forte come il sole in agosto, malintesi e disguidi.
Ma la volpe di Liverpool, così caparbia e testarda, sarà in grado di portare ordine lì dove sorgono caos e incomprensioni.


Questa storia mi è piaciuta un sacco.
Primo tra tutti, la musica trattata all’interno. La musica che piace a me, fatta di un pianoforte e l’assonanza all’Irlanda con la sala di registrazione probabilmente più conosciuta al mondo dove sono passati gli U2 nelle loro prime incisioni dei dischi.
Adoro il fatto che Natalie affronta la separazione dalla sua vecchia vita in modo battagliero e totalmente arbitrario. Non amo moltissimo che nelle storie si parli così facilmente dei trasferimenti, perché non sarebbe la realtà. Ma in questa storia si vede benissimo la forza di volontà e si può prendere nota dalla sua "gavetta" ed anche dal suo alloggio, semplice e modesto, che può sembrare inquietante.
Insomma, l’autrice ci fa capire che non sono proprio rose e fiori per chi decide di trasferirsi e di storie che parlando di trasferimenti a Londra, e con annesse regge per alloggio, ne abbiamo lette tante.
Qui c’è la verità, qui c’è lo spirito di sopravvivenza nel non dare vinta a chi ti vuol vedere strisciare per terra. E Natalie si accontenta, non chiedendo ulteriori soldi ai genitori.
La vita della protagonista all’inizio può sembrare semplice: una figlia che non si impegna a scuola e perseguitata dai genitori che non credono in lei, decide di scappare. Troppo semplice.
Natalie ha un mondo che nasconde alle spalle e giuro (giuro!) che non me lo sarei mai aspettata.
La verità è che un grande destino c’è alle spalle delle persone, e Natalie lo nasconde per non soffrire, per non far soffrire. E così si lascia andare dalla corrente non volendo più remarci contro.
Nemmeno il buon e vecchio Arthur la comprende, ma quello che non fa lui lo fa invece un giovane sconosciuto.
Ewan entra prepotentemente nella vita della ragazza, facendo tornare a galla le sue passioni e il suo passato. Jede.
Sue sorella, la sua parte di cuore che non abbandonerà mai.
E proprio quando decide di aprirsi a quel sconosciuto, capirà la verità sulla sua vita.
Capirà di essere stata innamorata dell’illusione, perché l’amore è trascinamento, è follia, è dolore, è comprensione, è stringersi, è volersi, è Ewan.
Ho sofferto per loro ad un certo punto della storia, mi ero davvero così tanto immedesimata che è come se avessi scritto io stessa con Natalie la lettera seduta sulle scale di Windmill Lane, sotto il graffito degli U2.
Il giudizio per questa storia è il più positivo di questo mondo.
Adoro tutto: la trama, i personaggi, il contesto, i luoghi, le persone da contorno, la musica.
Ho già fatto i miei più sentiti complimenti all’autrice e per conoscere un po’ meglio sia lei che la storia vi lascio la piccola intervista che abbiamo tenuto.
Che la volpe di Liverpool vi possa stregare anche voi e catapultare in un mondo fatto di verità e amore.

1-     Ciao Arianna, innanzitutto grazie per la tua disponibilità a questa piccola ma importantissima intervista. Iniziamo dalle domande “di rito” ma che sono quelle più spinose. Come e a cosa devi l’inizio del percorso di scrittura?

Ciao! *.* Innanzitutto grazie per l’ospitalità nel vostro blog, sono davvero felicissima e molto, molto emozionata di essere qui *-*
Mi è sempre piaciuto scrivere – dai compiti delle scuole elementari: i temi e le letterine di Natale, l’invenzione di poesie per la festa della mamma e del papà e poi le storie, oh le storie – e scrivo in modo assiduo da quando avevo quattordici anni.  Oggi ne ho diciannove e sono arrivata a credere che il mio percorso sia cominciato molto prima di buttar giù la prima parola della mia prima storia: è cominciato quando ho cominciato a vivere, perché la vita vissuta arricchisce la vita scritta ed è parte integrante di questa magia in cui immaginiamo, sogniamo e creiamo.

2-     Da cosa è nata l’idea per “La volte di Liverpool”?

L’anno scorso, in questo periodo di maggio, mi ero coricata sul letto, per riposarmi un po’ prima dell’inizio dello studio matto e disperato che svolgevo ogni giorno per la maturità imminente.
E così ho chiuso gli occhi.
E con gli occhi chiusi ho visto Natalie Hanna Truman con i suoi capelli legati in una coda alta. Scappava da qualcosa, la sua coda ondeggiava veloce e quel colore rosso – arancione, era davvero arancione – mi ha ricordato nientemeno che una volpe ;)
“Non scriverla, non è il momento…” mi dicevo. Ma poi ho scelto di seguire il cuore, l’istinto, di fare una follia!  Ed ecco com’è nata la nostra volpe <3

3-     Adoro il fatto che tu abbia parlato di Windmill Lane, lì dove sorgono gli studi di registrazione a Dublino. È proprio questa la mia domanda, come mai proprio l’Irlanda associata ad Ewan?

Non sono mai stata in Irlanda ma è una terra che mi ha sempre affascinato, per le tradizioni, i suoi paesaggi e la gente. E per la musica. Ha qualcosa di misterioso ed al tempo stesso rassicurante e, proprio per questo, mi ricorda il ragazzo dagli occhi del colore del mare di Another Place. Leggende, misticismo, le feste, il silenzio della natura e della riflessione… In Ewan scorre la sua Irlanda, scorre nella sua infanzia, nei suoi sogni, nei suoi ricordi, nel suo modo di amare nonostante cerchi, per diffidenza, di nascondere il suo vero essere con una corazza sprezzante, ma solo all’inizio perché, quando si scioglie, diventa davvero se stesso. Ewan vive la sua Irlanda e la ama ma, come con una donna, se ne se ne distacca quando lo reputa giusto: “Per questo io ti ammiro. Perché non mi hai messo al primo posto e questo mi ha fatto capire il valore delle volte in cui invece l’hai fatto”. Allora lui è l’Irlanda, dove è stato deluso ma dove è cresciuto, dove ha deciso che tipo di uomo voleva diventare.

4-     In che personaggio della tua storia ti rispecchi di più?

Il personaggio della storia in cui mi rispecchio di più è di certo la protagonista, Natalie, con i suoi sogni da donna appena cresciuta, con la sua voglia di farcela e di dimostrarlo, con la forza di non avere paura dei suoi sentimenti. Ho imparato tante cose di me stessa, scrivendo di questa ragazza. Ho vissuto la mia vita nella sua con il rischio, le sfide, le delusioni, il dolore, la gioia di vivere, l’idea dell’amore. E come se fosse un’amica, una figlia, una sorella, io sono tanto orgogliosa di lei e del percorso che ha fatto.

5-     Tornando alla stesura della storia, qual è stata la parte più difficile da scrivere?

La parte più difficile da scrivere è stato l’epilogo. Non volevo lasciarla andare – la volpe di Liverpool, Natalie, Pam, tutti loro… – e per questo l’ultima parte non voleva proprio essere scritta, all’inizio. Guardavo il foglio di word e finivo a fare altro… e poi un giorno è venuta fuori come un fiume e, solo quando ho ripreso a respirare, ho capito che avevo finito di scrivere. E tremavo, e non mi sembrava vero, davvero non mi sembrava e non mi sembra vero di aver regalato un’altra vita a chi la leggerà, di aver regalato un’altra vita anche a me stessa che l’ho scritta.

6-     E in concomitanza, qual è stata la parte più divertente che tu abbia scritto?

La parte più divertente per me è stata quella in cui a Natalie capita un certo incidente con le patatine :P provare per credere XD

7-     Ammetto i miei altarini, all’inizio tifavo per la coppia Arthur-Natalie (prima di conoscere Ewan) e con questa mia ammissione ti chiedo, hai mai preso in considerazione l’idea di vedere Natalie e Arthur insieme come coppia? O avevi già in mente il destino di Natalie e con sé l’incontro con Ewan?

Non ho mai saputo con chi Natalie sarebbe finita perché non lo sapeva nemmeno lei. Arthur ed Ewan, seppur diversi, sono tanto speciali per me. Con Arthur in modo particolare ho un rapporto fatto di lacrime e pulsazioni di cuore, mentre Ewan rappresenta quello che l’amore degno di questa definizione dovrebbe essere.  Così ho lasciato vivere, imparare, sbagliare Natalie, e come accade anche nella realtà… si è scelta il suo destino da sola. Perché alla fine “l’amore è il modo più puro di esercitare il nostro libero arbitrio” <3

8-     Sconvolgiamo un po’ le carte in tavola. Secondo te se Natalie non avesse trovato Ewan su quelle scale sotto la scritta degli U2, si sarebbe messa l’anima in pace o lo avrebbe cercato anche in capo al mondo? Ed Ewan, cosa avrebbe fatto se Natalie non lo avesse trovato, sarebbe andato lui da lei o avrebbe chiuso tutti i ponti?

Quanto mi piacciono questi “E se…” <3 Se Ewan non si fosse fatto trovare a Windmill Lane, Natalie sarebbe tornata a Londra e avrebbe cercato di riprendere la sua vita. Ewan sarebbe andato a New York e dai giornali Natalie avrebbe saputo del suo contratto con la Sony. A quel punto sarebbe andata da lui al suo concerto di Natale, e sarebbe stato solo posticipato quello che è successo nel capitolo ventisei. Ma se Natalie avesse deciso, anche guardando i giornali, di non raggiungerlo, Ewan sarebbe tornato da lei con qualche stupida scusa ed ancora una volta si sarebbe verificato ciò che accade a Windmill Lane.
WINDMILL LANE È LA VIA *_*

9-     Parliamo un po’ di Arthur, un personaggio che mi affascina tanto, secondo te se Jade fosse ancora in vita di chi s’innamorerebbe lui? Continuerebbe a far scalpitare il cuore di Jade oppure darebbe il suo ad una Natalie ormai cresciuta e non più ragazzina?

Come sono contenta che Arthur ti piaccia *-* Questo ragazzo è una scheggia nel cuore, mi fa male tutte le volte in cui lo tocco ma non lo toglierei mai via da lì. È difficile, tormentato, un “campione dell’infelicità”, ma ha tanto da dare. Nel capitolo ventitré mostro, dal punto di vista di Nat, che cosa sarebbe successo se a Jade non fosse mai successo quello che è successo… allora la crescita, il cambiamento, la loro personalità li avrebbero separati. E sarebbe stato un momento sconvolgente e disastroso per entrambi, eppure l’avrebbero superato, ed un giorno sarebbero tornati a guardarsi negli occhi senza rimpianti.
Jade sarebbe sempre stata il primo amore di Arthur ed Arthur sarebbe sempre stato il primo amore di Jade. E Natalie, Jade o non Jade, si sarebbe sempre innamorata di Arthur Benkinson.
E lui, sì, lui l’avrebbe amata.

10-  Sono curiosa di sapere il percorso dei tuoi personaggi. Parlaci un po’ del futuro, di come li vedi da lì a dieci anni. Arthur è ancora in giro per il mondo o si è dato una calmata ma cosa fondamentale, ha trovato pace il suo cuore? E Suzanna e Zot, come li vedi? Pamela e Leo sono ancora insieme? E Natalie ed Ewan si sono affermati nei loro sogni?

Non ti rispondo su Arthur, e sai perché? Perché ho in mente una long su di lui che ti darà la risposta a questa domanda <3 *la vostra Ila muore di crepacuore* 
Invece… dopo due settimane meravigliose passate a San Pietroburgo con Zot, Suzanna è tornata a Londra, si è separata dal marito ed è andata a vivere in quell’appartamento dal portone con le scritte oscene.
Pamela ha aperto un salone di bellezza, fa ancora la modella per la pubblicità del mascara alle erbe naturali per la profumeria di sua zia mentre Leo è riuscito ad andare in America, con l’aiuto di Ewan, per prendersi una laurea nerdissima nell’universo talkeniano che gli permette di tenere corsi monografici nelle scuole medie e nei licei. Si sono sposati con una cerimonia a tema fantasy in cui si sono vestiti come Celeborn e Galadriel.
Natalie ed Ewan hanno una vita frenetica tra viaggi, concerti, sfilate, notti di sonno profondo, colazioni molto calde ed il pianto di un bambino qua e là che si calma quando al pianoforte il papà di casa suona una melodia che si chiama Another place… :)

11-   Ora invece pensa al tuo di futuro, che progetti hai? Qual è il tuo sogno che si nasconde nel cassetto? Ti auguro di poterlo trasformare in realtà e di avere la grinta e la forza di volontà che ha valorizzato il tuo personaggio: Natalie. Grazie ancora per la tua disponibilità e in bocca al lupo per tutto.

Sono al primo anno di Lettere ad indirizzo antico e spero di sfruttare al meglio quello che studio in un posto in cui può essere apprezzato, cioè all’estero :3. Il mio sogno nel cassetto è quello di vedere le mie storie sullo scaffale di una libreria… non so se accadrà mai, ma sento che la scrittura fa parte della mia vita, perciò scriverò ogni volta che avrò qualcosa da dire, perché di parole vuote sono pieni tanti libri, ma io spero sempre di riempire fogli bianchi di parole che hanno l’autenticità dei sentimenti. Ci tengo tanto a migliorare e crescere ancora, e spero di arrivare al cuore di chi mi regala, leggendomi, la più bella delle possibilità: quella di essere compresa, di far sognare, di far vivere.
Ti ringrazio tantissimo per aver letto la mia storia, per avermi dato la bellissima opportunità di essere ospitata nel tuo blog con quest’intervista e per gli auguri per il futuro *-*
Anch’io ti auguro il meglio, lo auguro a tutte quelle persone che credono in quello che fanno <3


Se la storia vi ha colpito, se l’autrice vi ha divertito e se la sottoscritta vi ha incuriosito bhè… cliccate sul link per leggere la storia e immergetevi nel divertimento e la pazzia di Natalie e Ewan.
Vi ricordo la nostra pagina Facebook “AnniDiNuvole” e i tasti social a destra.
Buon week and a tutti e che i libri siano sempre a vostra portata di mano.

-Ila-



Nessun commento:

Posta un commento