martedì 21 aprile 2015

Recensione: Rimani con me


Buongiorno ragazze!
Oggi sono contenta di presentarvi un libro BELLISSIMO che ho amato dalla prima all’ultima pagina. Eh sì, lo so di essere decisamente più stronza rispetto a Ilaria, ma quando trovo un libro che ha saputo conquistarmi mi sciolgo come un gelato al sole e non posso che decantare le sue lodi.
E questo libro… è STUPENDO! Dopo “Ti aspettavo” (QUI) e “Stai qui con me” (QUI) scopriamo la storia di Calla e di Jax.

  • Titolo: Rimani con me
  • Autore: J. Lynn
  • Casa Editrice: NORD
  • Pagine: 424
  • Da acquistare sì o no? DECISAMENTE, ASSOLUTAMENTE!! È UN LIBRO PERFETTO


  • Voto: 10



Calla ha le idee chiare: i ragazzi fighi girano sempre in gruppo. È constatato, non se ne vanno da soli in giro per il campus universitario, ma devono sempre essere in compagnia di amici altrettanto fighi. E lei se ne intende dei ragazzi che rientrano in questa categoria, visto che ne è costantemente circondata. Ma non per il motivo giusto: Cam, Jase e Olly sono i ragazzi delle sue amiche, hanno occhi solo per loro.

Love is in the air, ma non per lei.
D’altronde, chi la vorrebbe? È merce avariata, è una bugiarda e non si può non notare quella cicatrice che le deturpa un lato del viso. Anche se cerca sempre di essere disinvolta, in realtà non fa che mentire a se stessa. Non ha mai avuto un vero ragazzo, non ha mai dato un vero bacio. Calla può darla da bere a tutti, ma non a se stessa.
Tuttavia, non bisogna pensare che per questo motivo la sua vita sia vuota o priva di stimoli. Può non avere una vita sociale, ma ha degli obiettivi e si batterà fino all’ultimo per realizzarli.
Il primo è finire l’università, che si è guadagnata solo con le proprie forze e senza l’aiuto di nessuno. Ma quando l’ufficio finanziario dell’università le dice che non può più frequentare perché il suo conto è stato svuotato, Calla capisce che deve fare i conti con il passato, soprattutto se minaccia così drasticamente il suo futuro.
E, per la prima volta dopo anni, torna a casa. In cuor suo, si è sempre data della bugiarda, eppure non è mai riuscita a dir la verità a nessuno, nemmeno a Teresa con la quale ha stretto un bel rapporto di amicizia.
Ha detto a tutti che sua madre è morta, eppure sapeva di sbagliarsi come sa che è stata proprio lei a svuotarle il conto. Non va fiera della sua ragnatela di bugie, ma le serviva per proteggersi, per ricominciare da capo e vivere il presente senza preoccuparsi continuamente del passato.
Dopo la terribile catastrofe che ha colpito la sua famiglia, la madre di Calla è caduta vittima del vizioso circolo delle dipendenze, iniziando ad assumere droghe e a bere. Con il passare degli anni, e dopo essere stata lasciata dal marito, la situazione si è aggravata e la povera Calla, che all’epoca era solo un’adolescente, ha dovuto imparare in fretta a badare  se stessa, pensando al proprio futuro e a un modo per non ripercorrere il sentiero della madre. Ma quando, per mancanza dei fondi necessari per finire gli studi si trova a fare i conti con la realtà, non esita a montare in auto e ripercorrere la strada che si era lasciata alle spalle anni prima.
Fortunatamente è estate e tutti i suoi compagni sono in vacanza. La sua sembra una tranquille e innocente vacanzina lontano dal caos e dallo stress universitario.
Arrivata in città si dirige subito a casa sua: nota che è a soqquadro e che sembra disabitata. Demoralizzata, si dirige al Mona’s, il bar della madre, nella speranza di trovarla e convincerla a farsi ridare i soldi rubati. Eppure non c’è neanche lì: è Jax, il ragazzo che sta dietro al bancone a informarla che non la si vede da settimane.
Mona è sparita.
Ma Calla è una ragazza piena di risorse e, per poter guadagnare almeno il minimo necessario che le consentirà di accedere ai crediti finanziati dall’università, si autoproclama cameriera. In fondo, se il locale è ancora della madre è anche suo.
Jax non sembra tanto d’accordo, ma a parte qualche iniziale occhiata glaciale, non lo dà a vedere. È un ragazzo amabile, il sorriso sempre in viso e la battuta sempre pronta. Ed è così figo che potrebbe benissimo diventare amico di Olly, Jase e Cam.
Eppure Jax è diverso: ha un passato da militare e questo ha lasciato su di lui delle cicatrici psicologiche e fisiche, è maturo e si occupa del bar con grande diligenza, tanto da farlo ricominciare a guadagnare. Si è conquistato la fiducia di tutti e quando, una notte, un uomo in astinenza fa irruzione nella casa di Calla cercando e rubando dell’eroina, Jax non ha nessun problema a intervenire in difesa della ragazza, offrendosi di stare con lei per proteggerla.
Calla si sente spaesata: nessuno l’aveva mai trattata così prima. Nessuno l’aveva mai fatta sentire così importante, così bella anche con la cicatrice. È a lui che Calla decide di donare il suo primo bacio, è con lui che fa l’amore per la prima volta.
Perché Jax non la guarda negli occhi: le scruta l’anima nel profondo. E quando sente che lei si sta ritirando nel bozzolo delle sue paura le fa la domanda più semplice del mondo.
“Sei con me?”
E lei gli risponde altrettanto tranquillamente.
“Sempre”.


- Esce con me –
- No – sussurrai.
- Domani è un altro giorno –
- Domani non cambierà niente –
- Vedremo –
- Non c’è niente da vedere. Stai sprecando tempo –
- Quando si tratta di te, non è mai uno spreco di tempo -
-        

Era da tantissimo che non leggevo un libro così bello. Davvero, ha saputo farmi sognare, ridere, piangere e sospirare. All’inizio Jax viene descritto come un inguaribile bad guy: flirta con tutte le clienti del bar, ha quell’aria da cattivo ragazzo che ti fa venire il brividi lungo la schiena e sulle braccia. Eppure, con il passare delle pagine, lo scopriamo come il ragazzo più dolce che J. Lynn abbia mai descritto.
La cicatrice di Calla è parte fondamentale del suo essere: è una ragazza attenta al suo aspetto esteriore, sa di essere bella… se vista di profilo e con la cicatrice camuffata dal correttore professionale. E sa che nessuno potrà mai vederla per intero, nessuno potrà mai vedere le cicatrici sulla schiena o sul dorso che le ricordano la fuga di gas che c’è stata in casa sua che ha fatto scoppiare la finestra delle sua camera e che ha ucciso i suoi due fratelli. Sa che non potrà mai riavere indietro la sua vita di prima, quando vinceva gare di bellezza ogni settimana. È convinta che non potrà mai avere una relazione normale e questo le sembra profondamente ingiusto, ma anche lei ha paura a mostrarsi nuda nel corpo e nell’anima. Jax sa tutto di lei, non ha bisogno che nulla venga detto o confessato. Anche lui ha i suoi demoni, che vanno ben oltre i segni delle schegge della bomba sulla sua pelle. Lui vede Calla per ciò che è veramente: una ragazza bellissima con cui ridere, scherzare e fare l’amore.
Una ragazza da ammirare per la forza che ha dimostrato e che continua a dimostrare nel suo voler fare l’infermiera e aiutare i bambini che, come lei, hanno subito dei traumi.
Jax le bacia sempre le cicatrici, soprattutto quella sull’occhio, ma non lo fa con compassione, ma con amore.
Dopo due libri ambientati in un’università, l’autrice si sposta all’esterno facendo una scelta geniale: gli ambienti sono freschi, i personaggi nuovi e da scoprire si amalgamano alla perfezione con quelli che abbiamo già conosciuto. Questo, tra i tre, è in assoluto il mio preferito: è una storia d’amore perfetta, ma non troppo. Sì, ci sono dei problemi, ma si possono risolvere tranquillamente.
E poi Jax è… lo stesso Cam dice che diventerebbe gay per lui.
Quindi, possiamo benissimo farlo diventare membro onorario del circolo dei ragazzi fighi. E cantare love is in the air anche per la fantastica Calla.

Se la recensione ti è piaciuta… spollicia il +1!
Un abbraccio!
Robi

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