venerdì 20 marzo 2015

Recensione: Io ti credo


Buonasera ragazzi,
siete pronti per scoprire una bellissima storia avvincente e scoppiettante (nel vero senso della parola)?
Se si, sedetevi belli comodi e prendete un pacco di popcorn. Se no, bhè sedetevi lo stesso e leggete perché ne rimarrete delusi se non lo faceste. Parola mia.

  •          Titolo: Io ti credo
  •         Autore: Bijouttina
  •          Numero capitoli: 10
  •          Leggere o no? Sarebbe uno sbaglio non farlo.




  •          Voto: 9+


Un poliziotto e un’impiegata in un’agenzia immobiliare cosa mai avranno in comune? Un bel niente.
Ma un giorno il fato vuole che quel poliziotto, in abiti borghesi, entri nell’ufficio della ragazza e chieda con nonchalance un appartamento arredato.
Tutto tecnicamente finisce lì, considerando il fatto che lo sfortunato poliziotto non trova niente nella sua ricerca disperata di un appartamento.
Il destino li ha voluti far incontrare? Probabilmente.
Ma la cosa inaspettata è che da quel giorno le loro vite non solo si scontreranno come tir in autostrada, ma scombussoleranno i loro mondi.
Un avvenimento totalmente inaspettato farà ritrovare i due ragazzi in una situazione che mai avreste creduto.
Vanessa, attenta e dolce impiegata si troverà catapultata in un mondo che mai credeva potesse esistere, meno che mai sulla sua stessa pelle. Diventerà l’indiziato principale per un omicidio e in un attimo si troverà persa senza più un lavoro, senza più un soldo in tasca ma principalmente senza più stabilità nella sua vita.
Arriverà al punto che nessuno la crederà, tutti le punteranno il dito contro. Tranne una persona, l’uomo che mia potesse credere essere suo alleato. Stefano.
Stefano è un ragazzo che non si lascia scalfire da niente, duro nei modi e in tutta la sua vita. Un uomo inflessibile e determinato, che da per spacciata la povera Vanessa già dalla prima occhiata.
Ma qualcosa in lei lo spiazza, vede quella piccola innocenza crescere giorno per giorno e tutte le sue certezze ricadono in un abisso fatto di “forse” e di speranze.
In una situazione coinvolgente, appassionata, che lascia il fiato sospeso e che commuove, i due dovranno fare i conti con il fato. Con un giallo da risolvere e con la consapevolezza che qualcosa nelle loro vite sia cambiato.


Totalmente inaspettata, questa storia mi è entrata subito sotto pelle a prima occhiata.
È davvero quella svolta nella lettura che non riguarda solo un amore tormentato ma va ben oltre.
Vanessa e Stefano non si sopportano, sono opposti come cani e gatti. E già il loro primo incontro mette a dura prova il loro feeling.
Stefano è l’esemplare perfetto di uomo devoto al suo lavoro. Fino al punto di non avere nemmeno più una casa in cui vivere, visto che il suo ufficio fa anche da alloggio.  Tanto da non distinguere più vita privata e lavoro. I suoi giorni si susseguono con un’indagine dietro l’altra e lui si dimentica perfino di vivere.
Vanessa è la donna che tutti vorrebbero. Dolce, genuina e innamorata dell’illusione di saper amare.
Passa i suoi ultimi anni con un ragazzo che non la sprona, che non la coinvolge, che non la ama. Ma lei non demorde, cerca in tutti i modi di salvare il salvabile.
Fino a quando è Stefano a salvare Vanessa.
La ragazza si trova spinta in un mondo fatto di indagini, interrogatori e pressioni. Tutto perché ha trovato il corpo del suo capo senza vita.
È il colpevole perfetto: la persona giusta al momento giusto. Ma la realtà è ben diversa.
Non vi sto qui a spoilerale il finale altrimenti non ci sarebbe gusto nel leggere questa meravigliosa storia.
Vi avverto però che vi coinvolgerà davvero tanto, fino al punto di (esperienza personale) divorarla in pochi giorni ma anche di emozionarvi in un particolare tratto. Ok lo ammetto, ho pianto come una scema.
Non mi resta che invitarvi davvero con enorme piacere a prendere visione di questa avvincente opera sentimentale-thriller.

Spinta da una curiosità impellente, ho chiesto all’autrice di lasciarci un’intervista e davvero gentilmente e cordialmente ci ha risposto subitissimo. Vi lascio alle nostre curiosità della storia.

1-            Spulciando nella tua pagina di EFP ho notato che “Io ti credo” è il tuo unico giallo presente, come ti sei trovata nella stesura di questo?

Vero, è il mio unico giallo. Diciamo che ho provato a scriverlo dopo aver perso una scommessa stupida con un’amica, anche se avevo il terrore di farlo. Sono sempre stata una grande amante dei gialli fin da bambina e ne ho letti tantissimi negli anni e, sinceramente, cimentarmi in questo genere mi spaventava parecchio. Mentre lo scrivevo, però, mi sono resa conto che mi stavo divertendo molto a farlo e ci stavo prendendo gusto.  Avevo paura di non riuscire a far incastrare ogni indizio, ma fortunatamente alla fine ogni pezzo del puzzle è andato al suo posto, facendomi tirare un sospiro di sollievo.

2-            Domanda di rito ma che considero la più interessante, se non proprio la basilare: come ti è venuta in mente questa idea della storia?

Ti sembrerà strano, ma non ho mai un’idea precisa quando comincio a scrivere una storia. Le idee mi vengono man mano che scrivo e i miei personaggi cominciano a prendere vita, facendo poi quello che vogliono. Se all’inizio immagino che la storia possa prendere una certa piega, alla fine sarà totalmente stravolta. È successa la stessa cosa anche con “Io ti credo”. Sapevo com’era avvenuto l’omicidio, ma ci ho messo un po’ a capire chi fosse l’assassino!

3-            Vanessa e Stefano hanno due caratteri totalmente contrapposti, sono come il giorno e la notte. Se tu potessi identificarti in uno di questi, chi sceglieresti? E perché?

Io mi identifico sicuramente in Vanessa. È insicura, ansiosa e si agita facilmente, proprio come me. Lei piange spesso perché si sente sola, nessuno le crede o capisce come possa sentirsi. Lei sa di essere innocente, ma non riesce a reagire, si fa prendere dallo sconforto. Lei ha bisogno di qualcuno che creda in lei, che le dia la forza di superare quell’evento che le ha rivoluzionato la vita.

4-            Conosci anche tu qualche poliziotto super sexy da presentarmi?

No, mi dispiace, non conosco nessun poliziotto sexy *ride* Se lo conoscessi, te lo presenterei volentieri!

5-            Hai avuto mai a che fare con poliziotti del grado di Stefano, o quantomeno con qualcuno testardo come lui?

Non ho mai avuto a che fare con poliziotti, ma con persone testarde di sicuro, di quelle ce ne sono parecchie in giro. A volte diventa parecchio complicato cercare di farle ragionare.

6-            Qual è stata la parte della storia più bella che tu abbia scritto?

Secondo me la scena del cimitero, quando Stefano la raggiunge di corsa perché preoccupato nel sapere che era uscita di nascosto. Fa sempre la parte del duro, di quello cui non importa di niente e nessuno, non si è ancora reso del tutto conto che anche lui ha un cuore, non vuole farlo vedere agli altri. Fatica ad ammettere a se stesso che Vanessa può salvarlo dalla sua solitudine, perché alla fine lui è soltanto un uomo solo che ha bisogno di avere qualcuno accanto che possa fargli vedere la bellezza dell’amore.

7-            E viceversa, quale quella più difficile?

Il confronto finale è stato certamente il più difficile da scrivere. Ho sofferto con Vanessa, lei è consapevole che probabilmente non avrebbe più rivisto Stefano. Ho provato il dolore di Stefano che all’improvviso si è reso conto di tante cose, soprattutto di quanto lei sia importante e che non vuole perderla. Diciamo che mi sono emozionata nel scriverla.

8-            Ma soprattutto, svelami la tua parte preferita dell’intera storia, perché sono dannatamente curiosa.

Se devo essere sincera, ho adorato scrivere le parti in cui è presente Ronchi, il collega di Stefano. Lui, con le sue battute e la sua ironia, riesce sempre a smorzare la tensione del momento, rendendo la scena meno pesante. La parte che mi è piaciuta di più è quella nell’ufficio dell’investigatore privato. Non aggiungo altro, non vorrei parlare troppo.

9-            Pensiamo in grande. Se questa storia potesse diventare un film, chi ci vedresti nella parte dei due protagonisti?

Domanda davvero complicata. Non amo immaginarmi i miei protagonisti con i volti di attori famosi, perciò non saprei nemmeno che cosa rispondere. Diciamo che probabilmente sceglierei degli attori semi sconosciuti.

10-         Hai progetti futuri che ti attendono? Noi di AnniDiNuvole ti auguriamo di continuare a scrivere in questo modo fresco e piacevole. Ti auguriamo il meglio e un grandissimo in bocca al lupo per la tua vita.

Al momento sto terminando una storia romantica intitolata “Ti va di rischiare?”. Vorrei pubblicarla in e-book e cartaceo su Amazon, non appena sarà revisionata e sistemata.
Vi ringrazio moltissimo per questa occasione che mi avete dato per far conoscere la mia piccola storia.

Anche oggi la rubrica #autoriemergenti volge al termine e come sempre noi facciamo il possibile per far conoscere al “mondo” anche quegli autori che, come sempre ribadiamo, non hanno niente da invidiare a chi si decanta scrittore professionista.
Vi ricordiamo la nostra pagina Facebook e se la recensione vi è piaciuta e anche voi credete nell’innocenza di Vanessa, spolliciate nel +1.
Un bacione e buon weekend.

-Ila-

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