Ciao lettori!
Oggi vi voglio parlare di un
libro che a me e al mio amato Jerry (il kindle piccino) è piaciuto un mondo e
che abbiamo letto in due giorni circa.
Di cosa sto parlando?
Continuate con la lettura…
- Titolo: Come inciampare nel principe azzurro
- Autore: Anna Premoli
- Casa editrice: Newton Compton Editori
- Acquistare o no? Assolutamente SI!
- Voto: un bel 8 e mezzo
Maddison non ama il suo lavoro.
Si lascia trascinare dai giorni lavorativi e non vede l’ora che arrivi il
weekend per poter staccare e fare la cosa che più ama al mondo: lo shopping.
Perché se c’è un motivo che la
fa continuare a svolgere quel lavoro per cui ha studiato (senza poi tanta
volontà) per tanti anni, è proprio la paga a fine mese, oltre alle lamentele
della madre se solo pensasse di fare qualche altra cosa.
Il problema è che a Maddison
non c’è niente che affascina. Lascia scorrere le ore e i giorni senza quel
pizzico che ogni vita dovrebbe avere.
Se no quando, dopo una
richiesta che ha apportato il suo capo per uno stage aziendale a New York,
trova un coreano con la cittadinanza americana ad attenderla nel suo ufficio.
Ma cosa c’entra la capitale
che non dorme mai, con Seul che per Maddison non sa nemmeno dove si trova sulla
cartina?
Per il semplice fatto che non
ha vinto NY, ma bensì la Corea.
E cosa c’entra quell’alto uomo
con gli occhi a mandorla che la guarda come un oggetto fuori posto? Bhè… è
Mark, non ci potrebbero essere spiegazioni quando c’è lui di mezzo.
Una collaborazione con
un’azienda coreana fa si che i due si scontrino, nel vero senso della parola.
Maddison è una ragazza che
sogna il principe azzurro che le apra la porta e che la faccia passare per
prima.
Mark è quello che deve passare
per prima in tutte le occasioni e che l’ultima parola (in tutto) spetta sempre
a lui.
Con non poca riluttanza
Maddison si trova catapultata a Seul, una nuova vita, nuovi amici e cibo nuovo.
Ma cosa più importante: capo nuovo. Mark.
Mark adora il suo lavoro e
vuole che tutti quelli che lo circondino lo amino come fa lui. E per questo,
che ha già fiutato il cinismo di Maddison e cerca di tenersela a distanza,
perché sa ciecamente che non andranno mai d’accordo.
Ma tra l’odio e le varie
occhiate di puro incenerimento tra i due, si celerà qualcosa.
Si troveranno a non fare a
meno l’uno dell’altro.
Si troveranno a mancarsi
quando non sono lì a punzecchiarsi dalla mattina fino alla sera.
L’autrice è riuscita a racchiudere
nel libro amore, risate e passione. Perché anche le diverse culture, chi può
dirlo, possono innamorarsi.
Ho letto questo libro tutto
d’un fiato.
In verità è stata un sorta di
esperimento, perché di solito leggo prima le trame dei libri e poi se mi
colpiscono inizio la lettura vera e propria.
Ma stavolta mi sono detta
“proviamo a leggere qualcosa senza sapere di cosa parla” e un po’ la fortuna, o
un po’ il fatto che già il titolo mi aveva colpita, sono soddisfatta di questo
esperimento.
Maddison mi ha fatta
divertire, è un soggetto strampalato che non si lascia abbattere davvero da
niente. Nemmeno dalla sua mamma super femminista. E di conseguenza nemmeno dal
pugno di ferro del suo nuovo capo.
L’incontro tra Mark e Maddison
non è come ce lo aspetteremmo, del tipo “un ragazzo bellissimo mi attende nel
mio ufficio” no! Mark non ha le sembianze per nulla dell’uomo ideale, anzi. A
prima lettura non l’ho nemmeno considerato più di tanto, credendo essere solo
il capo della nuova azienda e che da lì al viaggio avrebbe trovato un nuovo
collega con cui far sbocciare l’amore. Non è stato così.
E non è nemmeno il solito
romanzo d’amore, i due si odiano letteralmente. E si trovano sempre tra i piedi
dell’altro.
Mark non è per nulla una
persona sociale, i suoi tre interessi sono: lavoro, lavoro e lavoro.
Combatte perennemente con una
madre che gli fissa appuntamenti con giovane coreane per trovare una moglie
adatta.
E cosa fa Mark per scampare a
questa trappola? Convince la sua nuova collaboratrice a fingersi la sua nuova
ragazza, con imminente infarto per l’amata madre.
Ma una nonna di mezzo,
paladina dell’amore vero, già ha intuito qualcosa.
Perché come ben sappiamo, il
confine tra odio e “amore” è davvero sottile come uno spillo.
C’è qualcosa negli occhi dei
due ragazzi che va ben oltre i litigi, la cultura, il cibo bollito di Seul, va ben oltre anche loro stessi. Il destino.
E ad un tratto si trovano a
dover fare i conti con un sentimento che nemmeno loro sanno come chiamare.
Riuscirà il cinismo di Mark a
vincere contro le aspettative illusorie del principe azzurro di Maddison?
Vi invito davvero fortemente a
scoprirlo.
Spero che questo libro vi
abbia incuriosito. Se siete in cerca di una lettura leggera, divertente ma con
anche un messaggio nascosto, bhè… questo libro fa per voi e chi lo sa,
inciamperemo anche noi sul nostro principe.
Come sempre vi ricordiamo la
pagina Facebook in alto nel blog e se la recensione vi è piaciuta spolliciate
nel +1.
Un bacione!
-Ila-
Ho adorato questa storia, l'ho letta in soli due giorni, ma soltanto perché ho dovuto fermarmi. Amo il modo di scrivere di Anna Premoli, riesce sempre a strapparmi più di un sorriso.
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