martedì 24 marzo 2015

Recensione: Io, Romeo e Giulietta


Ciao ragazze :)
Oggi Anni si mette l’abitino del martedì e vi parla di una novità. Come sempre la vostra Robi è molto critica e, purtroppo, questo libro non mi ha accontentata. Davvero, non riesco proprio a capire come mai le ultime uscite mi odino così tanto! Forse è perché sono esigente e voglio solo consigliarvi e proporvi solo il meglio. Oppure sono diventata un po’ troppo critica. Non so, intanto parliamo di…

  • Titolo: Io, Romeo e Giulietta
  • Autore: Rebecca Serle
  • Pagine: 371
  • Casa Editrice: DeA
  • Da acquistare sì o no? Puntate su altro


  • Voto: 5 e mezzo



Esistono diverse versioni della stessa storia. Diversi personaggi, diversi punti di vista.

E ognuno di questi vede dei lati particolari degli avvenimenti, anche quelli che, a volte, rimangono nell’ombra perché si preferisce mettere in mostra il protagonista rispetto al personaggio secondario.
Questo vale per qualsiasi storia, anche per le tragedie raccontate da Shakespeare.
Rosaline Caplet è all’ultimo anno del liceo: bella e popolare, vorrebbe essere ammessa a Stanford insieme al suo vicino di casa, nonché migliore amico, Robert Monteg. Dato che è andato a lavorare in un campeggio, non si sono potuti vedere per tutta l’estate, ma questo non significa che Rosie non abbia pensato a lui. Anzi, a dir la verità non ha fatto altro! Le sue migliori amiche, Olivia e Charlie, dicono che tra loro c’è qualcosa: Rob le ha baciato la guancia al ballo di fine anno, questo significa che è pazzamente innamorato di lei! Inoltre la sera prima della sua partenza, mentre stavano guardando un dvd, Rob ha bloccato il video, le ha sollevato il mento con due dita e le ha detto che è bellissima. Per poi spezzare l’attimo romantico e continuare a guardare il DVD.
Rose è incerta sul significato dei gesti di Rob: è il suo migliore amico da anni e anni, quando era ancora piccolo aveva fatto un buco nella rete che separava le proprietà così da non dover sempre fare il giro e arrivare a casa Caplet più velocemente. Rosie si sente al sicuro con lui, può essere se stessa, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, ma dopo che il pensiero di Rob l’ha tormentata per tutta l’estate, non riesce a non guardarlo con occhi diversi. È così bello, così alto, i suoi capelli castani sono così ricci… per non parlare del suo fisico scolpito da ore e ore di surf.
E anche il ragazzo sembra vedere una Rosie diversa dal solito: la guarda con occhi scintillanti, cerca qualsiasi pretesto per toccarla, per starle vicino, per sfiorarla.
Mano contro mano.
Ginocchio contro ginocchio.
Pelle contro pelle.
Tutto procede verso il meglio: Rob chiede a Rosie di uscire con lui, un appuntamento diverso dagli altri. Vanno in un ristorante italiano e poi alle Scogliere, dove si siedono a guardare le stelle.
Appoggiati l’una all’altro.
Rosie si pone qualche dubbio riguardo il loro rapporto: cosa succederà se la loro relazione dovesse naufragare? Sarebbe una tragedia, anni e anni di amicizia mandati in frantumi, buttati alle ortiche.
Tuttavia Rob sembra non pensarci: vede il mondo attraverso un paio di occhiali rosa, lontano dai problemi e dalle intemperie.
Tutto sembra magnifico, ma, come in ogni romanzo che si rispetti, non può durare a lungo. E il disastro ha un volto e un nome: Juliet Caplet, la cugina di Rosie, che si trasferisce da Los Angeles e comincia a frequentare la sua scuola. Juliet è fantastica: bellissima, alla moda, e con quel savoir-faire che fa cadere tutti i ragazzi ai suoi piedi. Juliet e Rose non sono amiche: i loro padri si odiano e non si sentono da quando avevano sette anni e, durante la vigilia di Natale, Juliet aveva staccato la testa alla sua barbie nuova di zecca. Ma Rosie non ama i litigi e preferisce il perdono ai musi lunghi: introduce subito Juliet nella sua compagnia e non dice nulla quando lei proclama Rob il suo accompagnatore al ballo di benvenuto del liceo.
Rosie è convinta dei sentimenti che legano lei e Rob, ma quella sera si deve ricredere. Juliet si incastra alla perfezione nelle braccia del suo ragazzo, sembra che siano state create proprio per lei. Su quel palco, mentre ballano il lento, sembrano la coppia perfetta.
Romeo e Giulietta sono fatti per restare insieme.
E per spezzare il cuore della povera Rosalina.


Come ogni romanticona che si rispetti, sono cresciuta a pane e storie d’amore. Per questo motivo ho deciso di recensire questa nuova versione di Romeo e Giulietta; una versione all’apparenza molto interessante, ma, purtroppo, non ha saputo essere all’altezza delle mie aspettative.
Mi è piaciuta molto la struttura del romanzo: divisa in atti e poi in scene, per non parlare dei diversi riferimenti alla tragedia inglese. Sono scoppiata a ridere quando Juliet dice che i suoi credevano avesse una relazione con Paride e i riferimenti alla governante che è stata come una balia, non me lo aspettavo proprio! Mi sarebbe piaciuta un’apparizione di Tebaldo oppure Mercutio, ma sono rimasta a bocca asciutta.
Tutti conosciamo la storia di Romeo e Giulietta, eppure nessuno ha mai parlato di Rosalina, anche chi conosce bene l’opera non si è mai posto una domanda su di lei. Come ha reagito quando ha visto Giulietta e Romeo insieme? Ѐ comunque riuscita a coronare la sua storia d’amore e a capire che una vita non finisce perché un ragazzo l’ha rifiutata?
Io, Romeo e Giulietta è un libro scorrevole, senza troppe pretese e facile da leggere.
Nonostante questo, però, non mi è piaciuto molto e questo non è dovuto tanto ai personaggi, quando alle situazioni e ai contesti dove questi agiscono.
Ambientato in un liceo ai giorni nostri tutto sembra essere troppo stereotipato, troppo studiato, per nulla reale.
Le migliori amiche di Rosie sono ragazze super popolari che vivono seguendo una serie di regole autoimposte per continuare a mantenere il loro status. Olivia deve indossare ogni giorno almeno qualcosa di viola, il mercoledì devono fare colazione mangiando bagel, devono sempre bere acqua gassata (e non frizzante!) e molto altro.
Questo è stato il lato del libro che mi è piaciuto di meno: all’inizio non si capisce bene se il sentimento di Rosie sia genuino oppure condizionato delle amiche. Perché se Olivia e Charlie l’hanno già fatto, deve farlo anche lei, no?
Senza dubbio leggere di Rosalina e del futuro che è riuscita a crearsi è interessante, bisognerebbe riuscire a separare gli avvenimenti stereotipati da quelli genuini, che possono davvero far riflettere e apprezzare il romanzo.

Quindi, fatemi sapere se avete intenzione di leggere il libro oppure preferite balzarlo ;)
Intanto, se la recensione vi è piaciuta… spolliciate il +1 qua sotto!
Un abbraccio

Robi

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