Hello
girls!
What’s
up? Benvenute alla rubrica del mercoledì, #oltreiconfini.
Come avete potuto ben leggere nel post di benvenuto, parleremo di libri
bestseller in Inghilterra o in America, ma che, per un motivo o per un altro,
non sono stati tradotti in Italia.
Negli
ultimi anni, nei paesi di madrelingua inglese, molte autrici hanno scritto
romanzi sportivi: i protagonisti maschili sono stelle dell’hockey, del football
oppure del baseball. Pochi di questi romanzi sono stati tradotti in italiano e
certamente non hanno avuto lo stesso successo.
Dopo
averne letti alcuni, vorrei parlarvi del quarterback Alex Dare, nato dalla
penna del New York Times Bestselling Author Carly Phillips.
- Titolo: Dare to desire
- Autore: Carly Phillips
- Pagine: 294
- Casa Editrice: CP Publishing, USA
- Acquisto sì o no? Sì
- Voto: 7 e mezzo
Sia sul campo che con
le donne, il quarterback Alex Dale si comporta nello stesso modo: con fascino,
eleganza e un’assoluta certezza di andare a segno.
Questo
succedeva prima, quando aveva tutto: una carriera stellare e un’ampia scelta di
donne con cui passare la notte. Poi l’incidente, un placcaggio troppo feroce
durante il Super Ball, la perdita dei sensi in campo e il risveglio
all’ospedale con la consapevolezza che poteva andare molto peggio e che doveva
reputarsi fortunato se riusciva ad alzarsi e stare sulle proprie gambe, ma per
un ragazzo che ha sempre vissuto di solo football non poter più giocare
equivale alla morte. Molla Madison, la sua ragazza, in modo rude, per poi
ritirarsi in un mondo buio.
Riemerge
solo sei mesi dopo. Con una carriera finita e nessuna prospettiva di lavoro in
vista, accetta la proposta del fratellastro: lavorare nella società della sua
squadra a stretto contatto proprio con Madison. Perché, ammettiamolo, non
esisterebbe un romanzo d’amore se l’uomo non si pentisse della propria scelta e
non capisse che la donna che ha cacciato è, quasi sicuramente, quella giusta.
Anche
se questa non vuole assolutamente parlare o lavorare con lui.
Merda, lei era
bellissima. Quello sguardo e quelle labbra gli riportarono alla mente ricordi
troppo intimi. Chiuse gli occhi e cercò di controllare il respiro.
Era il luogo e il
momento sbagliato. Tutto era sbagliato.
- Davvero, non credo
che potremo lavorare insieme – disse Madison.
- Allora dovrò
semplicemente convincerti del contrario – rispose lui.
Quella
che all’apparenza può sembrare una banale storia d’amore, dove la coppia si
riconcilia per poi vivere per sempre felici e contenti, senza problemi e
preoccupazioni, si rivela una campagna in favore della prevenzioni di incidenti
sul campo da football, o meglio, una campagna per la preparazione degli atleti
a ciò che potrebbe succedere se la carriera finisse prima del dovuto, come
succede ad Alex. Prevenire è meglio che curare, questo è il motto del progetto:
istituire dei corsi per far si che gli atleti andati da poco in pensione non
cadano vittime di dipendenze per ritrovare l’adrenalina provata sul campo.
Senza
che venga interpellato, Alex diventa il testimone e il volto della campagna.
- L’idea è portare
l’attenzione sul problema e non esiste persona migliore di colui che ne ha
subito le conseguenze. Suggerisco una campagna nazionale negli stadi, alle
fermate del pullman e spot televisivi. In questo modo -
Con shock Alex fissò il
proprio corpo disteso sul campo, alcuni minuti dopo che quel placcaggio aveva
posto fine alla sua carriera. Ogni immagine successiva, scandita dal clic di
una macchina fotografica, mostrava cosa fosse successo dopo: gli allenatori che
andavano verso di lui, l’arrivo dei paramedici e, l’umiliazione più grande, il
suo corpo disteso sulla barella, un collare al collo per tenere immobile la
testa mentre veniva trasportato fuori dal campo e la sua carriera giungeva al
termine. Le parole “PROTEZIONE”, “ISTRUZIONE” e “SUCCESSO” apparvero in
successione e lo spot terminò con una foto di Alex in giacca e cravatta, lo
stadio dietro di lui.
- Ma che cazzo…? – il
suo sguardo andava dalla presentazione a Madison, che fortunatamente aveva
deciso di guardare verso di lui.
- Ѐ un’idea geniale,
Alex. Archiviare la tragedia con un trionfo. Mostrerai a tutti i giocatori cosa
è veramente possibile –
- Assolutamente no. Il
mio lavoro è stare dietro le quinte. Non diventerò il ragazzo immagine del
cazzo per la vostra campagna così che il resto della lega mi possa vedere come
un debole -
Un
altro tema centrale del romanzo è l’adozione e soprattutto il riconoscimento
dei diritti del figlio adottivo: Madison racconta la storia della sua infanzia,
tra orfanotrofi e case d’accoglienza, un mondo buio finché non incontra Fran e Daniel,
che l’accolgono a braccia aperte. O almeno così crede finché alla donna non
viene diagnosticato l’Alzheimer e nonostante Madison sia stata scelta come sua
principale erede, viene portata in tribunale dal figlio biologico della coppia
perché reputa la scelta della madre ingiusta.
In
un romanzo capace di unire una tematica romantica, ma mai sdolcinata, ad altre
impegnative, Carly Phillips non si fa problemi a descrivere i lati nascosti di
situazioni perfette rendendosi portavoce delle debolezze dell’uomo, che spesso
arrivano quando meno le si aspetta. Nonostante con il passare delle pagine Alex
e Madison diventino una coppia affiatata, ho apprezzato il loro volere
risolvere i problemi da soli e non in coppia, come succede nella maggior parte
dei romanzi d’amore. Le loro individualità sono ancora presenti e questo non
viene visto come un punto debole; anzi, serve da collante per rafforzare ancora
di più il loro rapporto. Rimanere se stessi, con i propri pregi e i propri
difetti, cercando di migliorarsi non per far felice il partner, ma per un
motivo più profondo che va al di là di ogni relazione.
Detto
questo, spero di avervi incuriosite! :) I passaggi in corsivo sono dei passaggi
del romanzo, tradotti dalla sottoscritta. Ci vediamo a marzo per il prossimo
appuntamento #oltreoceano. Vi
ricordo la nostra pagina FB, per tenervi sempre in contatto con noi.
Bye
darlings!
Robi
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