martedì 25 settembre 2018

Recensione: Il negozio di musica

Oggi facciamo una bella immersione nella musica, nell’amore più profondo e puro. Vi parlo di un libro che ha toccato delle corde profonde del mio cuore. Ecco a voi...

  • Titolo: Il negozio di musica
  • Autore: Rachel Joyce
  • Casa Editrice: Giunti Editore
  • Pagine: 348
  • Da leggere o no? A volte abbiamo bisogno di leggere quelle storie d’amore travagliate ma vere, quindi si!
  • Voto: 10!


Voto copertina:

Alla fine degli anni ‘80 in Inghilterra, la maggior parte dei negozi di Unity Street chiude, ma Frank il proprietario del negozio di musica tiene duro. All’interno del suo negozio si può trovare musica di ogni genere, vinili di ogni dimensione e colore, con l’unica condizione che siano vinili. Frank ha un dono, quello di riuscire a carpire il tipo di musica di cui ha bisogno l’anima dei clienti che entrano nel suo negozio. Solo una persona per lui è illeggibile, Ilse Brauchmann, la donna con il cappotto verde che sviene davanti al negozio e da quel momento scava nel profondo della sua anima.
Frank non è mai stato innamorato, eppure l’emozione che prova quando Ilse comprare davanti ai suoi occhi è profonda e non si può nascondere. Dei misteri si celano dietro la figura di Ilse e Frank deve fare i conti anche con il suo passato, dovranno fare i conti con i loro cuori e aprirsi all’amore prima che sia troppo tardi.


Ho finito adesso di leggere il libro e sapete cosa ho fatto? Ho sospirato di felicità. Quel genere di sospiro che emetti solo quando raggiungi finalmente l’obiettivo, o come quando dopo una giornata di inferno sei fra le braccia della persona che ami, al sicuro. Mi sono sentita contenta, realizzata, finalmente oserei dire.


Quando ho iniziato questo libro non ci avrei scommesso una lira. Inizia lento, con descrizioni, ti parla del periodo storico, ti parla di Frank. Un uomo con una passione smisurata per la musica, che la ama e non sa amare. Non appena ho terminato il lato A (questo libro è diviso in tre sezioni), è iniziata la scalata, con quella voglia di andare avanti, di non mollare il romanzo fino a quando le cose non andavano come dovevano. Ho pensato più volte di lasciarlo lì, di leggere qualcos’altro, ma sono contenta di non averlo fatto. Per la prima volta dopo tempo sono stata catturata da un libro pieno di significati profondi, di amore per la musica e per l’amore stesso.


Ogni singolo personaggio di questo libro ha contribuito a renderlo unico. Frank è l’anima di questo romanzo, la voce narrante che illustra la bellezza della musica nella sua veste più pura e unica. Peg, ha dimostrato di avere più amore di quanto ne abbia mai dimostrato a suo figlio. Maud, la cara Maud che veramente, certe volte avrei voluto prenderla per il collo e strangolarla, ma alla fine sono contenta di non averlo fatto. Padre Anthony, Kit (Oh Kit!) e infine lei, la nostra eroina Ilse Brauchmann. Tutti loro mi hanno lasciato un pezzo di sè, mi hanno fatto rivivere il 1988, nonostante io non fossi ancora nata, mi hanno fatto fare un viaggio fra il vecchio e il nuovo, il povero e il ricco e infine un viaggio d’amore.

Non voglio continuare ad elogiarlo perché potrei sembrare una pazza invasata, l’unica cosa che vi dico è LEGGETELO. È un balsamo per le anime infrante, è quel genere di libro di ti fa sognare con gli occhi aperti.

Io vi auguro una buona lettura nuvole, e alla prossima!

Alex



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