mercoledì 18 settembre 2019

Recensione: Le sette morti di Evelyn Hardcastle

Buonasera nuvole!! Oggi iniziamo una nuova e fantastica avventura nelle recensioni perché il libro di oggi è un giallo!! Una bella storia adrenalinica ricca di misteri, segreti, un omicidio e tanto altro! Tuffatevi con me in questa nuova avventura! 

Titolo: Le sette morti di Evelyn Hardcastle
Autore: Stuart Turton
Casa Editrice: Neri Pozza 
Pagine: 526
Data di uscita: 28 marzo 2019 
Da leggere o no? Se vi piacciono i misteri e i trip mentali, benvenuti a Blackheath House dove impazzirete! 
Voto: ⭐️⭐️⭐️
Voto copertina: ☁️☁️☁️☁️☁️



Blackheath House è una maestosa residenza di campagna cinta da migliaia di acri di foresta, una tenuta enorme che, nelle sue sale dagli stucchi sbrecciati dal tempo, è pronta ad accogliere gli invitati al ballo in maschera indetto da Lord Peter e Lady Helena Hardcastle. Gli ospiti sono membri dell'alta società, ufficiali, banchieri, medici ai quali è ben nota la tenuta degli Hardcastle. Diciannove anni prima erano tutti presenti al ricevimento in cui un tragico evento - la morte del giovane Thomas Hardcastle - ha segnato la storia della famiglia e della loro residenza, condannando entrambe a un inesorabile declino. Ora sono accorsi attratti dalla singolare circostanza di ritrovarsi di nuovo insieme, dalle sorprese promesse da Lord Peter per la serata, dai costumi bizzarri da indossare, dai fuochi d'artificio. Alle undici della sera, tuttavia, la morte torna a gettare i suoi dadi a Blackheath House. Nell'attimo in cui esplodono nell'aria i preannunciati fuochi d'artificio, Evelyn, la giovane e bella figlia di Lord Peter e Lady Helena, scivola lentamente nell'acqua del laghetto che orna il giardino antistante la casa. Morta, per un colpo di pistola al ventre. Un tragico decesso che non pone fine alle crudeli sorprese della festa. L'invito al ballo si rivela un gioco spietato, una trappola inaspettata per i convenuti a Blackheath House e per uno di loro in particolare: Aiden Bishop. Evelyn Hardcastle non morirà, infatti, una volta sola. Finché Aiden non risolverà il mistero della sua morte, la scena della caduta nell'acqua si ripeterà, incessantemente, giorno dopo giorno. E ogni volta si concluderà con il fatidico colpo di pistola. La sola via per porre fine a questo tragico gioco è identificare l'assassino. Ma, al sorgere di ogni nuovo giorno, Aiden si sveglia nel corpo di un ospite differente. E qualcuno è determinato a impedirgli di fuggire da Blackheath House...

Volevo iniziare questo libro da tempo, ha scalato le classifiche e ancora oggi dopo ben 6 mesi dall’uscita lo troviamo tra i primi cinquanta titoli più venduti nelle librerie. Mi piace il mistero, il giallo, la risoluzione dell’omicidio e sopratutto la parte psicologica del personaggio. Dai primi capitoli non si capisce nulla, bisogna seguire molto i dettagli, poiché ciò che viene descritto nei primi capitoli verrà riportato poi per l’intero romanzo e credetemi, se soffrite di perdita di memoria a breve termine, un po’ come me e Dory, munitevi di carta e penna perché ne avrete bisogno. Il personaggio principale verrà definito passo dopo passo, non smetterete mai di conoscerlo ma sopratutto la cosa che più mi ha colpito è stato il modo in cui ogni volta, la morte di Evelyn ha colpito il personaggio principale. Ogni singolo partecipante a questa festa a tema fa parte di una partita di scacchi, è solo uno sarà il vincitore. 

È scritto in prima persona, in modo tale da poter guardare il tutto da un solo punto di vista, perché magari nel quadro generale si poteva scorgere qualche indizio in più. La scelta stilistica dell’autore mi è piaciuta particolarmente e credo che c’era davvero tanto bisogno di un libro come questo per poter smuovere le acque della letteratura giallistica che si è focalizzata molto su “la ragazza del treno” e si è mossa davvero di poco. 
Ho dato sette su dieci perché mi è piaciuto molto ma credo che si potevano evitare tante scene morte messe lì solo per aumentare la suspence che attenzione, serve, ma a piccole dosi non a interi paragrafi e capitoli. 
È una sfida a tempo, che ti coinvolge pagina dopo pagina lasciandoti ad ogni fine capitolo con un nodo alla gola perché non sai mai cosa succederà successivamente, m sopratutto non saprai mai chi sarai. La mente è la stessa ma il corpo no. Turton potrebbe essere definito anche un genio per certi versi, ha preso spunto da “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie e ha sviluppato una storia degna di nota, con colpi di scena infiniti e tanta, tantissima voglia di capire come scappare da Blackheath House. E voi? Riuscirete a scoprire chi ha uccido Evelyn prima che lo faccia il protagonista? Ma sopratutto, riuscirete a scappare? 

Vi lascio con questi interrogativi, fatemi sapere cosa ne pensate di questo libro e alla prossima lettura!

Alex  

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