domenica 28 ottobre 2018

Recensione: L'amore è sempre in ritardo


Buon salve nuvoline!
Come sta passando questo ottobre? Onestamente mi sembra già volato via… inaspettatamente. Credevo che durasse un po’ di più in verità.
Oggi però, vi parlo di un’autrice conosciuta tantissimo in Italia. Qui sul blog ne abbiamo parlato tanto e ho voluto cimentarmi nuovamente con la sua scrittura. Come sarà andata questa volta?

  • Titolo: L’amore è sempre in ritardo
  • Autore: Anna Premoli
  • Casa editrice: Newton Compton
  • Numero pagine: 320
  • Da leggere? Perché no…
  • Voto: 7


Voto copertina:


Alexandra è innamorata, fin da tenerissima età, del migliore amico di suo fratello: Norman. Ha sempre fatto di tutto per non passare indifferente agli occhi del suo amato e quando era solo un’adolescente, mentre lui già era un ragazzo alle prese con la barba, gli scriveva lettere in rima e faceva di tutto per fargli vedere che esisteva anche lei.
Ma tra Alex e Norman, oltre ad esserci tanti anni di differenza, ci sono anche vissuti diversi e sia per una cosa che per un’altra, Norman ha sempre allontanato Alex da se fino ad arrivare all’indifferenza e quasi all’odio tra i due.
Ma dove c’è odio, c’è una sottile linea che divide dall’amore.
Negli anni successivi Alexandra ha sempre cercato di abissare il sentimento spropositato per Norman donandolo ad altri ragazzi ma non ci è mai riuscita fino in fondo, perché il tarlo di quel ragazzo è sempre lì. Un ragazzo così diverso da lei: se lei non sta mai ferma, Norman preferisce rimanere in poltrona a leggere, non conosce il gusto della moda, è goffo e abitudinario. Insomma, due antipodi.
Quando però, si troveranno bloccati su una vetta circondati dalla neve… qualcosa tra di loro cambierà e faranno un passo verso la pacifica convivenza.
Se non lo può avere come amato, perché non provarci come amici?
E da qui nasce una strana relazione tra i due, tanto da mandare in crisi Norman che ha sempre cercato di tenere a distanza quella ragazzina che lo ha sempre incuriosito, impaurito di poter avere lo stesso fine che è stato riservato ai suoi genitori.
Ma Alexandra non demorde e allora cosa fare se non affidarsi al destino?
La pazienza è la virtù dei forti, perché si sa… l’amore è sempre in ritardo e non si sa mai quando possa arrivare.


Questo libro, mi raccontava Roberta, fa parte di una serie che vi devo essere onesti… io non ho letto. Infatti ho rubato il libro dalle mani della mia socia perché la trama mi incuriosiva tantissimo e volevo dare un’altra (la centesima) possibilità alla Premoli.
Ma onestamente non so se sono io la sfigata che becca sempre libri altalenanti di questa autrice o se davvero non è nelle mie corde.
Però, fatto sta, che ho voluto leggerlo e oggi sono qui a parlarne con voi.

Che dirvi, la trama mi ha incuriosito tantissimo! Due ragazzi con una grande differenza d’età, un passato travagliato… è il libro che fa per me!
Peccato che qualcosa non abbia funzionato.



La storia all’inizio è interessante, sono partita di domenica a leggerla e bene o male i primi capitoli sono scivolati via velocemente. Inizialmente c’è la presentazione dei personaggi che a quanto pare sono stati molto interessanti nei precedenti due libri della serie, tanto che Anna Premoli ha voluto fare un regalo ai lettori e ha scritto di questo amore tra Alex e Norman che si rincorre da anni e anni.

Capito l’incipit del libro però, onestamente, tutto si è fossilizzato in qualcosa che è venuto a noia almeno per quanto mi riguarda.


Norman è convinto delle sue paure. Paure che io non ho compreso fino alla fine. Perché un uomo deve sempre avere paura del passato dei suoi genitori? Perché deve credere che si è una mera copia di suo padre? Io non lo capisco… Norman è pigro, focalizzato sulle sue idee di pensiero ma suppongo sia un uomo intelligente, lo si vede tra le pagine del libro, e allora perché fare sempre quella parte dello spaventato e non provarci?
Ok, mi potreste dire che non vuole far soffrire Alexandra e io vi ribatto con la domanda se lei sia felice per le sue scelte. Ovvio che no. c’è qualcosa che non quadra.



In quasi tutto il libro non succede niente di emozionante o sconvolgente. Semplicemente Norman è vittima di un incidente (nei libri di questa autrice gli incidenti o malattie non mancano mai) e metà del libro vortica sul fatto che Normy non può muoversi e Alex gli va a fare da infermiera. Si avvicinano in questi momenti ma credetemi… non succede NULLA!
Niente di niente, manco uno sfioramento per sbaglio e vi scrive una che apprezza anche i libri dove non c’è il sesso! Però questa cosa un po’ snerva al lettore.
Possibile che un romanzo rosa, fino ai ¾ della storia, non fa accadere nulla di significativo?

Poi eccolo, il bum. Il colpo di scena, la vera gioia che mi ha fatto dare come voto nella recensione un bel sette.
Perché secondo me la Premoli è brava a scrivere ma si perde in un sacco di descrizioni, in dialoghi ripetitivi, in carenza di peperoncino.
Negli ultimi cinque capitoli succede di tutto. Succede che Norman si da una svegliata, addirittura va in Nepal per riavere con se Alex. È un capovolgimento della trama che mi ha colpito tantissimo.
E ora mi chiedo: perché non distribuire i colpi di scena durante tutta la storia invece di incentrarli solamente alla fine?
Mi dispiace dirlo, ma in alcune parti ho bellamente saltato delle pagine e letto solo i dialoghi tra i personaggi perché mi stavo palesemente annoiando.
Sapete quanto c’ho messo a finire questo libro? Nove giorni. NOVE! Roba che io in tutti questi giorni riesco a leggerne due di libri. Eppure… vuoi un po’ perché non sono stata bene, però non avevo quella incombenza di sapere cosa potesse succedere a Norman e Alex.
Ed è una cosa triste per chi ama leggere. Non credete?

Però ricordiamoci sempre, anche io stessa, che questa è solamente la mia personale idea. Sono qui a parlarvi dei libri che leggo con la sincerità più semplice che possa avere, sempre senza offendere ne autori ne lettori che invece apprezzano queste storie.
Voglio proprio sentire chi invece ha adorato questo libro, cosa vi è piaciuto di più? Cosa avreste voluto vedere diversamente? Siete soddisfatti della storia tra Norman e Alex?

Io sono qui a chiacchierare con voi se volete e ricordate che ci trovate anche sui social con @AnniDiNuvole.

Un abbraccio e tante belle letture!

Ilaria




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