mercoledì 29 agosto 2018

Recensione: Un perfetto bastardo


Buongiorno ragazze!
Oggi vi parliamo di un romanzo che ha saputo conquistare lettrici di ogni età grazie alla combinazione di due autrici spumeggianti. Con un mix di ironia e di romanticismo, uniti a un’abbondante sana dose di sesso, mi sono calata in un romanzo divertente e spiritoso, che ha saputo farmi sorridere e, perché no, anche un po’ riflettere sul significato di famiglia. Quindi, senza ulteriori indugi, preparatevi a conoscere…

  • Titolo: Un perfetto bastardo 
  • Autori: Penelope Ward e Vi Keeland 
  • Casa Editrice: Newton Compton 
  • Pagine: 346
  • Da leggere sì o no? Se non l’avete fatto… rimediate 
  • Voto: 8


Voto copertina:

Quel giorno sembra iniziare normalmente: Soraya prende il solito treno per andare al lavoro quando incontra un uomo estremamente arrogante. Graham di solito arriva in ufficio con il suo autista personale, ma quel giorno ha dovuto prendere il treno come i comuni mortali perché l’autista era ammalato. È un imprenditore, un uomo di successo estremamente occupato e nell’uscire dalla carrozza non si accorge di aver perso il cellulare. Soraya lo raccoglie e ci da una sbirciata. Perchè noi donne siamo tutte così, non possiamo non ficcanasare, soprattutto se si tratta di un bell’uomo.
Graham Morgan è l’uomo più figo che abbia mai conosciuto… e anche il più freddo. Il suo cuore è stato gelato dopo un tradimento molto importante. Non crede più nell’amore e dopo la morte della madre ha smesso di credere anche nelle persone. Sì, vuol bene alla sua nonna, ma la spensieratezza che lo caratterizzava quando era ragazzo è sparita. Ha costruito un muro tra lui e il mondo concentrandosi solamente sul lavoro credendo così di rendere orgogliosa la madre.
Soraya Venedetta non è mai stata veramente innamorata e raramente si lascia andare con qualcuno. Figlia di divorziati, anche lei non crede nel vero Amore, quello con la A maiuscola, capace di farti venire le farfalle nello stomaco.
Le vite dei nostri due protagonisti cambiano grazie al cellulare. Soraya riesce a scoprire dove lavora Graham e gli recapita il cellulare. Vorrebbe incontralo a tu per tu, ma quel bastardo non vuole uscire dall’ufficio perché ha di meglio da fare.
Il primo incontro tra i due non va molto bene… Ok, non si può definire nemmeno un incontro dato che si sono parlati dalla divisoria. Ma la ragazza non si lascia abbattere: si scatta dei selfie con il cellulare del Bastardo e li lascia nella sua galleria.
E Graham, essendo uomo, non vede l’ora di scoprire la ragazza che si cela dietro quelle foto fantastiche. 





“Vuoi litigare con me?”
Si strattonò la cravatta allentandola.
“Lo sai che mi eccita”.


Graham scopre la vera identità di Soraya e i due continuano a messaggiare, diventando sempre più intimi e coinvolti. Provengono da due mondi completamente diversi, ma Graham ha deciso: Soeaya deve essere sua. Lo intriga tantissimo, gli fa provare delle sensazioni che credeva di non poter provare mai più.
Ѐ diversa da tutte le altre ragazze che ha conosciuto.
La loro relazione inizia come un flirt: una cosetta da poco, qualcosa di poco impegnativo… addirittura qualcosa di frivolo. Lei è una fantastica civetta, flirtano tantissimo, si stuzzicano a vicenda, si mandano messaggi divertenti.
Bellissimi.
Durante la lettura ho riso come una matta, soprattutto quando risponde alle lettere per la rubrica di consigli al lavoro… forse i suoi sono consigli poco ortodossi, ma direi che fanno sempre centro!
Beh, se vi piacciono i romanzi con dei personaggi forti, con una protagonista con le palle e un uomo che fa di testa sua senza sembrare un coglione patentato… direi che questo è il romanzo che fa per voi! Soraya è fantastica, soprattutto perché non si lascia mai mettere i piedi in testa da nessuno. Direi che, nella vita, dovremmo imparare un po’ tutte da lei: il suo anticonformismo, la sua voglia di originalità e il suo essere sempre se stessa è quello che ha fatto capitolare Graham fin da subito.
Non mancano le scene di sesso, tanto sesso bollente, e una buona dose di drama, fatto recapitare in maniera abbastanza interessante dalla ex del nostro bastardo.
Qui entreranno i gioco diverse tipologie di pensiero, quindi vi lascio con una domanda.
Cosa significa essere genitori? Si può esserlo senza aver partorito un bambino?
Cosa significa vivere in una famiglia allargata?
Fatemelo sapere perché vorrei avere la vostra opinione.



“Ricorda cosa succede quando litighi con me.
Forse vorresti guardare sotto il tavolo.”
“Assolutamente no!”
“Forza. Guarda sotto il tavolo.” 

Consiglio questo romanzo, ma non fatevi delle grandi aspettative.
La narrazione scorre, ci sono giusto alcuni refusi e non c’è nulla di nulla di particolarmente spettacolare.
Una lettura leggera per la sera oppure per il tragitto in treno verso il lavoro.
Sperando di incontrare un uomo sexy come Graham!
Un abbraccio e… buona lettura!


Robi

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