mercoledì 2 maggio 2018

Manic Monday, Piper Rayne

Hello lovelies!
Oggi vi parlo di una novità #oltreoceano. Si tratta di un’autrice nuova nuova che spero anche le CE italiane possano prendere in considerazione.

L’autrice

Piper Rayne, o Piper e Rayne, come preferite perché dietro la tastiera si celano ben due autori. Sì, due autori Bestseller dell’USA Today. Il loro obiettivo? Farci leggere delle storie d’amore capaci di scaldarci il cuore, mantenendo sempre i toni leggeri e divertenti. Entrambe hanno un kindle che straborda di libri, sono sposate con degli uomini fantastici, passano le loro giornate a bere vino e a immaginare dei protagonisti che ci faranno sognare.


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Il mio uomo perfetto è un avvocato-sanguisuga.
Assolutamente no.
Ci ho già provato.
Ed è andato tutto a rotoli
Non è che dopo aver divorziato rifiuti qualsiasi tipo di avance, ma, cascasse il mondo, mai e poi mai uscirei con qualcuno che ha delle caratteristiche in comune con il mio ex. Avvocati. Non ci si può fidare.
Sono ritornata a Chicago e voglio pensare solo a me stessa, a mia madre e a mia figlia. Non ho tempo per il lieto fine. Fino a quando? Non lo so.
Poi rivedo Reed Warner e, piano piano, si intrufola in ogni angolo della mia vita. Non accetta risposte che non siano “sì”.
E io non riesco a pensare al suo fisico scultoreo esaltato dagli abiti firmati, ai suoi occhi blu che continuano a divorarmi.
Avete presente quando siete a dieta e tutto sembra meglio dell’insalata scondita? Beh, Reed è come la cioccolata. E la forza di volontà mi ha abbandonato da molto tempo.
Il problema? Non solo è un avvocato.
Ma anche il testimone del mio futuro marito.


Salgo sul treno e il cellulare inizia a squillare. “Pronto?”
“Victoria.” Darcie urla il mio nome come se fosse la Superiora di una scuola cattolica e mi avesse colto in flagrante mentre mi sistemavo la maglietta.
“Come hai fatto ad avere questo numero?”
“Amici di amici” dice e capisco subito che sta per dirmi qualcosa che rovinerà la mia giornata.
“Che c’è, Darcie?” cerco di nascondere l’irritazione, ma non credo avercela fatta.
“Ti ho appena trovato un aiutante per la festa in maschera.”
Mi siedo in fondo al treno e sospiro. “Non ne ho bisogno.”
“Beh, ci aiuterà solo se ci sarai tu.”
Trattengo a stento una serie infinita di parolacce.
“Mi stai prendendo in giro?”
Si mette a ridere. “Magari” Percepisco una traccia di gelosia nella sua voce. “Se fossi single… tuttavia ha chiesto di te e raramente ci imbattiamo in figure paterne quindi non possiamo far altro che assecondare le sue richieste. E lui vuole te.”
Guardo il profilo della città allontanarsi. “Che rapporto ha con Henry?” chiedo.
Lei ride e, in lontananza, sento del chiacchiericcio. Vorrei essere di fronte a lei, così la potrei convincere a darmi delle risposte.
“Oh, lo scoprirai.”
“Si tratta del fidanzato della mamma di Henry?”
“No. Prova a chiederglielo se non ci credi. Devo andare. Ah, gli do il tuo numero di telefono.”

Click.

La chiamata è terminata. Porca puttana. Che cos’è? Il remake di Mean Girls?
Sto per mettere via il telefono che ricevo un messaggio. Potrebbe essere mia madre, quindi lo leggo subito.
Sconosciuto: Ciao, sono Reed. L’uomo meraviglioso con il quale ti sei intrattenuta una ventina di minuti fa. Che ne dici se ci vediamo stasera per parlare della festa?
Salvo il suo numero, così saprò evitarlo.

Io: Non devi badare a tuo figlio?

Reed: No.

Io: Non credo che la tua ragazza apprezzerebbe il tuo invito. Ne parliamo domani mattina davanti a un caffè.

Reed: ??

Reed: Nemmeno una cena?

Non rispondo.

Reed: Pranzo? I colleghi d’affari pranzano insieme.

Scuoto la testa e cerco di controllare la rabbia.

Reed: Va bene, ma di mattina non sono nella mia forma migliore.

Cazzo, sto facendo la difficile. Tuttavia non posso chiedere ad Hannah di venire da me sul tardi per parlare di quella stupida festa.

Io: Sabato?

Reed: :) :) :) :) Casa mia.

Sta ancora scrivendo, ma io sono più veloce.

Io: Il McDonald’s sulla Peterson. Mezzogiorno. I bambini giocano e noi parliamo.

Reed: Sarò lieto di levarti il peso dalle tue spalle e portarlo per te.

Che cazzo significa?

Reed: Non rispondi più?

Beh, che altro c’è da dire?

Reed: Messaggio ricevuto. Buona giornata, Victoria :)

Metto il cellulare il borsetta e cerco di darmi una calmata. Cazzo, vorrei che lo stomaco cercasse di recepire il messaggio che continua a mandargli il cervello.

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