venerdì 19 gennaio 2018

Recensione: Unravel me


Salve ragazzi e bentornati in un nuovo appuntamento qui su AnniDiNuvole.
Finalmente ho avuto tempo per riprendere in mano la saga di Shatter me e… bhe insomma, non vi faccio nessuna anticipazione ma vi avverto che avrò un bel po’ di cui palare.
Perciò sapete ormai bene cosa fare: cioccolatini, coperta e venite a leggermi ;)

  • Titolo: Unravel me
  • Autore: Tahereh Mafi
  • Casa editrice: Rizzoli
  • Numero pagine: 540
  • Da leggere si o no? …a pagine alterne
  • Voto: 7 


Voto copertina:


Juliette è riuscita a fuggire dalla restaurazione e dal suo carnefice Warner. Ora soggiorna, tra alti e bassi, insieme ad Adam al punto Omega. Un punto di ricognizione dove le persone dotate di capacità sovrumane tentano di arrestare la restaurazione.

Qui Juliette è alle prese con i suoi ostacoli personali e i suoi dubbi.
Perché non riesce ad usare i suoi poteri a suo comando?
Perché continua a sentirsi un mostro nonostante tutti quelli che la circondano hanno anche loro dei poteri?
Perché non riesce a dire al suo amato Adam che Warner l’ha baciata e le ha detto che l’ama?
Ma soprattutto… perché è così tanto confusa sui suoi sentimenti?
Non dovrebbe provare qualcosa per quel ragazzo che ha torturato Adam e ha tentato di voltarla verso il male. Non dovrebbe proprio. Eppure…
Tutto si accentua quando Juliette si rende conto che il suo tocco inizia a far male alla persona a cui più tiene al mondo. Ad Adam.
Proprio al suo Adam. Il ragazzo che la difende, che l’abbraccia e la fa sentire una persona completa, che la ama incondizionatamente e che la porta in mondi nuovi con una sola carezza.
Proprio lui ora è intoccabile, perché ogni volta che lo sfiora il dolore è lancinante e nel peggiore dei casi: la morte.
Juliette è catapultata in quella parte di mondo dove regna la tristezza, dove i dubbi sono dei pesi sulle spalle e i suoi poteri ancora un’incognita.
Ma c’è sempre una svolta. E quella svolta è proprio Warner. Il punto debole di Juliette.
Cedere ai sentimenti? Avvicinarsi a Warner e allontanare Adam o continuare sul porto sicuro di quest’ultimo?
Warner è un’incognita, un punto interrogativo. Un ragazzo esposto alla crudeltà senza il suo volere.
Adam è la conferma, la dolcezza e il punto fermo.
Juliette… bhè lei è una mina vagante.

La saga è composta da:

1. Shatter Me (recensione QUI)
2. Destroy Me (novella)
3. Unravel Me
4. Fracture Me (novella)
5. Ignite Me
6. In uscita prossimamente



Avevo così taaaaaaaaante aspettative su questo libro. Un castello bello, tutto con i fiori alle finestre, tappeti rossi sulle scale, drappi al corrimano e poi… si è rivelato un castello di sabbia dove è bastata un’onda (anomala) e tutto è crollato.
Non so cosa sia successo ma mi sono trovata ad un certo punto a controllare quanti capitoli mancassero alla fine, ad sperare che le cose sarebbero cambiate e, haimè lo ammetto, a saltare delle pagine. Ma non ditelo a nessuno.

Purtroppo il libro è troppo prolisso nella prima parte. Juliette si fa dei svarioni che ad una certa non è più tollerabile e vi prego datele un po’ di padellate in testa.
Il primo libro mi era piaciuto tantissimo, come solitamente mi capita per le saghe, ero tremendamente affascinata dal modo di scrittura dell’autrice e facevo il tifo per Juliette affinchè vedesse il suo uccellino volare.
Ero così innamorata di tutti i personaggi che non sapevo per chi tifare con ponpon e trombette.
Ora, a fine secondo libro, se continua a piacere uno solo di personaggi è pure tanto.


Quello che più mi è simpatico è Kanji. Che ovviamente ci stava per rimettere le penne e io ho gridato al mai na gioia alzandomi dalla sedia e fare un po’ come Tina Cipollari e urlare “no Tahereh io esco”. MADDAI!
L’ho adorato quando fa la partaccia a Juliette e le urla contro che non tutto il mondo gira attorno a lei. Che deve smettere di piangersi addosso e ha rotto i maroni con i suoi piagnistei.
Madonna che voglia di battergli le mani! Sulla faccia di Juliette.

In questo libro l’ho trovata altamente insopportabile. È tutto un circolo di “gneeeee sono un mostro” e un “gniiiiii nessuno mi vuole” quando poi l’unica a crearsi i problemi è solamente e unicamente lei perché quando finalmente si decide a mettere naso fuori da se stessa, si accorge che c’è gente che vuole esserle amica.
Non ho nemmeno tanto sopportato la sua relazione con Adam. Cioè fermi!
Ribadisco, per chi non ha seguito la recensione su Shatter me, che io ero altamente indecisa tra Adam e Warner. Il primo toppo patatoso per non adorarlo, il secondo troppo cattivo per non amarlo.
Ecco, ribadito questo torniamo al fatto che Juliette a questo giro non mi è piaciuta ne con Adam ne con Warner.
Con Adam è come se ad un certo punto lo mette da parte, ADDIRITTURA se ne dimentica quando ha a che fare con Warner.
Adam mi ha fatto tremendamente pena e non è bella come cosa. Proprio per niente.
Ma non per qualcosa che lui non abbia (o abbia) fatto ma per come viene trattato. ODIO il fatto che Juliette lo vuole solo perché “è un porto sicuro”. Ma sarai mica scema?


E poi proprio non ho digerito che nel primo libro Juliette e Adam si potessero toccare e ora… puf… non più. Ma ci sta prendendo in giro?
Tutto pilotato per lui, per Warner.
Che per carità, non mi è indifferente mica per niente. Adoro i cattivi, adoro il mondo tormentato che nasconde. Adoro che ora finalmente sappiamo il suo nome. E adoro infinitamente che nella sua crudeltà ci sia uno spiraglio di umanità. Ne sono certa e ci voglio credere.

Ecco… il libro è stato una montagna russa.
All’inizio super interesse ma man mano che le pagine andavano avanti più mi volevo strappare i capelli perché odiavo vedere soffrire Adam e odiavo (e odio) vedere Juliette così: senza spina dorsale e lasciata alla corrente del mare. Tipo vado dove mi portano le onde.

Vorrei vedere nel terzo libro il pugno duro, la freddezza, la volontà e finalmente una decisione su questo eterno (ed estenuante) triangolo amoroso.
Si vede che le piace, e non poco, Warner. Perciò Juliette smettila di prendere per il culo il povero Adam e daccelo a noi povere comuni mortali che sapremmo come dargli pace.
Detto questo no, non ho ancora una OTP perché mi sono quasi tutti, per un motivo o per un altro, caduti un po’ sulle certezze che avevo.
Un sette senza troppi fronzoli ci sta. Spero di rifarmi con il prossimo ma penso di darmi un po’ di tempo per la continua perché sono sicura che se lo iniziassi ora tutto mi sembrerebbe da schifo.
Diamo tempo al tempo.

Io finisco qui oggi, voi che ne pensate di questo libro e di questa saga?
Siete pro Adam o pro Warner? Io in cuor mio forse una piccola, piccolissima, preferenza ce l’ho. Voi che dite? L’avete indovinata?
Fatemi sapere e venite a trovare AnniDiNuvole sui social più in voga del momento ;)

Vi saluto e vi abbraccio.

Ilaria


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