Buon caldo amici nuvolosi.
Vorrei tanto la pioggia ad agosto per rinfrescare un po’
quest’aria calda che oggi, lunedì, diventerà ancora più bollente ma non si
decide e io sto soffrendo!
Ma catapultiamoci sui libri di oggi.
Oggi vi continuo a parlare di una serie ormai famosa in
tutto il globo terreste e probabilmente la conoscono anche i marziani.
Vi dice niente Jennifer Probst e la serie “Cuori solitari”?
- Titolo: Trovando te
- Autore: Jennifer Probst
- Casa editrice: Corbaccio
- Numero pagine: 432
- Da leggere si o no? Si… no… si… no… s… n… i… o… bho!
- Voto: 6
Voto copertina:
Genevieve sta per sposarsi. Mancano due passi all'altare e David, il
chirurgo super sexy, sarà suo marito.
Mentre è in sacrestia a fare su e giù, Gen riflette su come
è diventata la sua vita: schematizzata, ansiosa, priva di brio e piatta. E la
motivazione è lui, il suo futuro marito con cui dovrà conviverci per sempre.
Gen non è così, per due anni ha dovuto soccombere a David e
alle sue premure, alle sue fissazioni, alle sue direttive e lei non si è
sentita più se stessa. Allontanando non solo i suoi genitori, i suoi amici ma
anche il suo migliore amico Wolfe.
C’è solo una cosa da fare. Scappare.
Gen per la prima volta, dopo due anni, ascolta la sua voce
interiore che le impone di calarsi dalla finestra e abbandonare la strada per
una vita che non è sua e non lo sarà mai.
Praticante chirurgo, futuro medico, Genevieve decide di
tagliare il cordone con questa vita che la stava soffocando.
Wolfe si gode una sigaretta prima di entrare in chiesa. Non
sa perché è così nervoso, probabilmente i matrimoni non fanno per lui o
semplicemente perché non è pronto per vedere la sua migliore amica Gen sposarsi
con quel tipo lì che non gli è mai andato a genio.
Medita su questo quando dal cielo gli piove una nuvola
bianca sgambettante. Proprio lei. Gen!
Wolfe darà una mano a Gen a scappare via, lasciando alle
spalle una chiesa piena di domande.
Passeranno una settimana parlando come non facevano da
tempo, ritrovandosi e diventando amici più che mai. David, con le sue paure e
ossessioni, aveva allontanato i due amici ma ora lì, in quella casetta in legno
e sul pontile si scambiano non solo paure e incoraggiamenti ma anche un bacio
che di amichevole non ha nulla. Solo per dissipare i timori di Gen.
Ma quel bacio non deve sconvolgere l’amicizia profonda tra i
due.
Invece qualcosa accade, settimane dopo, con la paura di un
ex fidanzato impazzito dal dolore, Gen e Wolfe si avvicinano più che mai. La
passione che sentono scorrere nelle vene non è amicizia, è abbandono, è
attrazione. Cosa fare?
Gen vorrebbe dare voce all’amore, che ormai si è accorta
essere presente nel cuore, verso quel ragazzo che ha sempre pensato fosse un
solo amico ma Wolfe ha paura.
Ha paura di inquinare l’animo puro di Gen con il suo passato
sporco e travagliato.
Timori, sentimenti, passioni e ripensamenti. Tutto ciò è
Trovando te. Un romanzo di amicizia e amore.
1. Cercando te (recensione QUI)
2. Sognando te (recensione QUI)
3. Trovando te
4. Aspettando te
5. Desiderando te
6. Volendo te
Tutti quanti qui sapete ormai quanto mi piacciono i romanzi
della Probst. Che quando ho voglia di leggere un romanzo hot mi affido a lei
perché dietro la passione e l’amore dei protagonisti c’è sempre una bella
storia, costruita e profonda.
Se avete visto il voto che ho dato a questo romanzo potete
già capire che qualcosa non mi è andata a genio… e purtroppo devo ammettere che
avete ragione e che la zia Probst questa volta mi ha un po’ delusa.
Innanzitutto sono rimasta molto, ma molto, delusa dalla
caratterizzazione dei personaggi.
In special modo di Gen.
Ho odiato Gen per la maggior parte del romanzo. È senza
spina dorsale, è completamente in balia delle onde ma non perché è confusa,
cioè lo è anche dopo il matrimonio mancato, ma pende costantemente dalle labbra
degli altri. Specialmente di quelle di Wolfe.
Cara Gen come puoi dire che David ti comandava a bacchetta
quando fai sempre tutto quello che ti dice Wolfe? È davvero estenuante sia per
te stessa che per il lettore che legge.
Altra cosa di Gen che non mi è piaciuta è come passa
dall’amicizia all’amore.
È troppo fragile, per l’amor del cielo ha abbandonato l’uomo
all’altare appena un mese prima e già si innamora di un altro? Capisco tutti i
dubbi e capisco anche che stiamo parlando del sexy amico Wolfe però è troppo.
Anche l’autrice stessa nel romanzo più volte ha marcato sul
passaggio che fosse troppo presto e che Gen avrebbe praticato la famosissima regola
del “chiodo scaccia chiodo”.
Cara Gen come è possibile che prima cerchi un uomo per fare
sesso e poi tach sei lì tutta innamorata?
Personalmente ho trovato il tutto frettoloso ma abbastanza
noioso.
Wolfe non so cosa dire su di lui. Sarei cattiva se dicessi
che mi è apparso quasi indifferente?
Eppure io ho amato Wolfe quando Sawyer e Giulia lo prendono
in affido. Era lì, tutto nervoso, teppistello e arrogante.
In questo romanzo dov’è finito il vecchio Wolfe?
Purtroppo devo dire che l’ho visto come una specie di
pappamolla. Si annulla quasi per stare dietro a Gen. Non lo vediamo mai a
lavoro, non è mai il prepotente Wolfe, se non fosse per quella scena dove
picchia David lo avrei preso per una femminuccia.
So che sono cattiva mentre dico queste cose, me ne rendo
conto anche io, ma sono rimasta davvero enormemente delusa dal poco potenziale
che ci ha messo la Probst in questo romanzo.
Anche il tema principale, l’hot, è venuto quasi a farsi
desiderare.
Per vedere qualcosa nascere ho aspettato metà e passa libro!
E poi succede tutto insieme: copulazione su copulazione, rotolamenti nel letto
sul bancone della cucina, sul divano.
Ecco, il troppo storpia.
È come se per metà libro voleva convincerci che tra i due
non ci sarebbe mai stato nulla e poi nell’altra seconda metà SBUM! Tutte le
cose dette prima capitolate nel cesso.
Ho sospirato di frustrazione parecchie volte.
Sarò io prevenuta sulle storie tra migliori amici, ma questa
mi ha davvero deluso.
Avrei voluto, poi, vedere più storia sul passato travagliato
di Wolfe. Se ne parla tutto verso la fine e non ho avuto modo di assaporarlo al
meglio.
Delusissima.
Perché ho dato sei? Perché volenti o nolenti la Probst nei
suoi romanzi richiama sempre i suoi vecchi protagonisti e rivedere Alexa e Nick
sempre più affiatati mi fa ancora andare in brodo di giuggiole anche se sono
passati anni e anni da quel primo volume.
È stato bello rivedere Sawyer e Giulia e la loro adozione di
Wolfe mi ha commosso.
È bello rivedere Nate, Slade e il piccolo Robert. Queste
sono le cose che mi piacciono, la complicità, la crescita.
Qui si c’è stata ma non come mi sarei aspettata dalla
bravura della Probs.
Rimanere delusi può capitare a tutti. Non demordo perché so
che tornerà con una storia più forte di questa.
Io vi saluto, fatemi sapere anche voi cosa ne pensate di
questo romanzo e dell’autrice in generale. Piace anche a voi come piace a me?
Vi auguro sempre buone letture e ricordate di venirci a
trovare sui social linkati in alto a destra.
Vi abbraccio stretti.
Ilaria
Nessun commento:
Posta un commento