Buon pomeriggio nuvoline di zucchero filato.
Siete pronti per un nuovo capitolo degli #autoriemergenti? Oggi tenetevi forte
perché il libro è una chicca da non perdere per gli amanti del genere ma anche
per chi vuol provare qualcosa di diverso.
Non indugiamo ulteriormente e iniziamo subito, belli rampanti
e arzilli.
- Titolo: Un lord da conquistare
- Autore: Virginia Dellamore
- Numero pagine: 364
- Da leggere o no? E’ un peccato mortale non farlo
- Voto: 10
Voto copertina:
Siamo nel 1814.
Althea Hope, dopo una vita difficile senza genitori e senza
un soldo in tasca, è la rigida istitutrice di Greta Brown. Miss Hope crede
nell’amore, non predilige i matrimoni d’interesse, ha un atteggiamento
inflessibile e gli occhiali che le incorniciano gli occhi le danno ancora di
più quell’aria da maestrina ancora zitella all’età di ventotto anni. Il suo
ruolo è quello di accompagnare la sua allieva nei salotti più rinomati di
Londra a caccia di un marito.
William Warwick, dopo un’infanzia dura e buia, è un uomo che
non deve chiedere mai. Ha vaste proprietà terriere, i soldi di certo non gli
mancano, il suo atteggiamento scorbutico gli fa da biglietto da visita e non ama
l’idea di sposarsi. Ma all’età di trentacinque anni è arrivato il momento anche
per lui di cercare moglie e iniziare a mettere su famiglia. Ecco perché si reca
a Londra, accompagnato da suo nipote.
Quando Miss Hope arriva con la sua protetta a uno dei mille
ricevimenti della nuova stagione, non sa ancora che presto si imbatterà
nell’odioso Warwick che la prenderà di punta.
Dopo un acceso malinteso e mille punzecchiature tra i due il
destino vuole che Althea e William s’incontrino fin troppo spesso.
Sempre sotto occhiate infuocate piene d’ira, sempre con
frasi e parole altezzose, i due inizieranno a pensare un po’ troppo all’altro. Sperando di rivedersi sempre più spesso, passando inevitabilmente
alcuni momenti da soli.
Di certo Warwick non è il tipo d’uomo che Althea predilige e
lo stesso vale per il marchese.
Non sapranno spiegarsi perché ma dopo essersi punzecchiati e
tormentati, non faranno a meno di sfiorarsi, di provare gelosia e di iniziare a
provare qualcosa.
Per la prima volta il marchese Warwick prende in
considerazione che l’idea di sposarsi con una donna che gli fa accelerare il
battito cardiaco non sia un destino funesto.
Ma di certo le loro vite non saranno delle più semplici
perché ostacoli, orgoglio e gelosie sono sempre dietro la porta ad attenderli.
Questo è il secondo libro che leggo di Virginia Dellamore e
posso dire, senza ripensamenti, che sia un genio della scrittura.
“Un lord da conquistare” è da inserire nei libri di genere
storico e voi sapete ormai quanto io ami questo genere. Non leggevo una storia
ambientata nel passato da parecchio ormai, ne sentivo la necessità e
l’impellenza perciò come ho scoperto che l’autrice aveva pubblicato un nuovo
romanzo mi sono gettata a capofitto senza indugi.
E sono stata ripagata.
La storia è sorprendente, l’ho letta in poco più di due giorni, si divora in sol boccone. È accattivante, sorprendente, interessante e
tutto fila liscio proprio come fosse un coltello che taglia il burro.
Ho adorato dalla prima all’ultima parola e ho amato tutti i
personaggi del libro. Ok forse un po’ meno Alexandra e la signora Brown, però
c’era da aspettarselo.
È stata una storia antica ma moderna allo stesso tempo,
adoro questi libri che nella loro semplicità sanno raccontare una storia che
molto spesso altri libri più famosi non sapranno mai fare.
“Un lord da conquistare” è una storia dolce, che cresce un
passettino alla volta, senza fretta senza accelerare nulla del suo contesto. I
personaggi crescono con l’aiuto dell’altro, cercando e ottenendo.
Quando leggo queste storie mi sorprendo sempre di come,
anche senza scavare nel lato passionale di una storia, senza scene di sesso,
senza nulla di vietato, sappiano conquistare il lettore.
Credetemi se vi dico che sono andata a letto che mi
mancavano settanta pagine alla conclusione ma alle tre di notte ho dovuto
prendere in mano il mio kindle per sapere come finiva. Non ce la facevo a
dormire. E inutile dirvi che alle cinque ero lì con gli occhi a cuoricino piena
di felicità e il sonno se n’era ormai andato a ballare nei salotti di Londra.
Il modo di scrittura dell'autrice è così sorprendente che ti
commuove. Quando ho letto della gelosia di William o quella di Althea ho
tremato di emozioni. Leggere di loro mi ha fatto stare bene. Mi ha commosso e
mi ha fatto sorridere.
Ho amato indistintamente tutti e due i protagonisti, sono
stati perfetti. Niente è rimasto incompleto, abbiamo scoperto le loro vite,
abbiamo capito i loro problemi e li abbiamo adorati.
Questo libro lo consiglio a chi ha amato Orgoglio e
pregiudizio, a chi ha amato Lady Opaline e chi crede nell’amore. Nonostante le
differenze, nonostante le dicerie, amare significa perdersi l’uno nell’altro in
un amore vero e genuino.
Detto ciò amiche nuvoline io vi saluto, spero che possiate leggere questa meraviglia e
poter provare quello che ho provato io perché questa storia è sorprendentemente
meravigliosa.
Vi do l’appuntamento a presto sempre con noi e ricordatevi
di venirci a trovare sui social in alto a destra e buon fine settimana! Ricordatevi... leggete e fate scorpacciata di storie!
Ilaria
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