sabato 15 ottobre 2016

Recensione: La distanza tra me e te


Ciao ragazze!
Questa recensione doveva arrivare tanti tanti taaaaaanti giorni fa… ma sapete quello che si dice in queste occasioni.
Meglio tardi che mai!
Quindi, con tanta nuova voglia di fare, eccovi la nostra recensione, completa di intervista all’autrice, che ringrazio ancora con tutto il cuore!


  • Titolo: La distanza tra me e te
  • Autore: Lucrezia Scali
  • Casa Editrice: Newton Compton
  • Pagine: 277
  • Da leggere sì o no? La distanza tra voi e la libreria?
  • Voto: 9


Voto copertina:


Isabel e Andreas sono due persone completamente diverse e se intrappolate in una stanza non potrebbero che darla a fuoco. Eppure hanno una cosa in comune: entrambe amano all’impazzata il loro compagno canino e non potrebbero fare nulla senza di lui. Entrambi hanno un Australian Shepard ed entrambi partecipano a delle gare d’agilità.
È proprio a uno di questi incontri che s’incontrano, o meglio si scontrano e il risultato non possono che essere scintille. Ma non vi illudete, non sto parlando di quelle scintille che fanno sembrare il mondo un posto migliore e dove le nuvole sono fatte di zucchero filato. Piuttosto si tratta di un incontro che ti lascia con una sola domanda in testa: “Ma come ha fatto il genere umano a diventare così?”
E la situazione non può che peggiorare quando Isabel inciampa nelle scarpe durante la gara, perdendo quindi la possibilità di stare sul podio.
E indovinate chi ha vinto proprio quella gara? Sì, esatto.
Andreas.
Quello che nessuno di loro può prevedere è ciò che succederà dopo la gara. Andreas cerca Isabel su facebook e le manda un messaggio innocuo, assicurandole che la prossima gara andrà meglio. Eppure Isabel non sembra essere dello stesso avviso, non sembra reputare innocuo questo messaggio. E soprattutto trova Andreas inopportuno come pochi.
Quindi glielo dice, rispondendo al messaggio.
E galeotto fu quel momento, perché non passa ora che i due trovino un momento per parlarsi, per condividere i propri pensieri… e per avvicinarsi sempre di più.
E tutto quell’astio sembra trasformarsi, piano piano, in affetto.
Affetto vero.
Eppure c’è ancora un grandissimo problema.
Isabel è sposata e Andreas è fidanzato. E se il destino è imprevedibile come una gara di agilità, come si sistemeranno le cose tra loro due?


Ho avuto il piacere di conoscere Lucrezia Scali a un incontro per blogger e devo dire che, oltre a essere una bravissima autrice, è anche una bellissima persona! Gentile e disponibile visto che, per la seconda volta, ha accettato di essere ospite ad AnniDiNuvole e di parlare del suo nuovo romanzo.
Prima di  farvi leggere l’intervista, vorrei condividere con voi le impressioni che ho avuto leggendo il romanzo. La trama è davvero interessante e per nulla melensa, ma soprattutto, e questo è il particolare che mi ha incuriosito di più, parla di una storia d’amore che nasce piano piano. La si può vedere crescere, si può vedere l’indifferenza che si trasforma in amicizia, in affetto e poi in qualcosa di più. Andreas e Isabel sono due persone normali, due ragazzi che forse abbiamo visto tantissime volte… mentre prendevamo i mezzi, mentre facevamo la spesa, mentre andavamo a fare una passeggiata con il nostro cane. Sono così veri che è fantastico leggere di loro. Sono semplici, eppure complicati, perché sono ricchi di emozioni vere, sono poste di fronte a scelte non scontate e, posti di fronte a due bivi, decidono di prendere il percorso meno battuto.
Inoltre, i due Australian Shepard, non solo rappresentano un diversivo rispetto alle storie d’amore dove prevalgono le scene erotiche, ma conferiscono anche un altro tocco di umanità e veridicità al romanzo.
Non appena lo prendete in mano, in biblioteca, al supermercato, e leggete il titolo, non potrete fare a meno di canticchiare la canzoncina di Tiziano Ferro e di immaginare di immergervi in questo bellissimo campo di papaveri rossi.
E quando leggerete la trama, non lasciatevi ingannare dalla “solita solfa degli opposti che si attraggono”: qua c’è in ballo qualcosa di diverso che vi lascerà a bocca aperta, che vi farà venire voglia di non andare a dormire e di continuare a girare quella benedetta pagina.
E quando arriverete alla fine penserete “E adesso?”
Ve lo giuro, questo è quello che è successo a me!


E adesso… bado alle ciance!
Eccovi la nostra intervista a Lucrezia!

Ciao Lucrezia e… Ben ritornata tra noi!
Grazie per averci concesso un po’ del tuo tempo! Prima di iniziare con l’intervista, vorrei farti la domanda che sono sicura ti fanno sempre… Bubu come sta ;) ?
Perché è solo dopo averlo saputo che possiamo iniziare con le cose serie!

Ciao e grazie per il caloroso benvenuto! Bubu sta alla grande, in questo arco di tempo ha anche festeggiato il suo decimo compleanno. Vecchietto di età ma giovanissimo dentro :)

Cosa ha ispirato questo romanzo? Magari stavi facendo una passeggiata proprio con Bubu e ti è balzato in mente così, a caso, oppure l’idea ti frullava in testa già da un po’?

No, a questo giro Bubu non è colpevole. L’idea è arrivata dopo una serata trascorsa con amici, si chiacchierava di facebook, si spettegolava un po’… insomma, quelle classiche situazioni che saltano quasi sempre fuori un po’ per ridere. Sono tornata a casa e ho iniziato a pensare e mi sono detta “perché non approfondire l’argomento e scriverci un romanzo?”.

La fiducia, elemento essenziale nell’agility dog, è anche uno dei cardini fondamentali della vita. E facile instaurarla con il proprio cane, soprattutto perché sai che non vorrà mai nulla in cambio: è un affetto incondizionato. Per persone come Isabel è più difficile trovarla con un “bipede” e anche Andreas definisce spesso Ulisse il suo migliore amico e non ha dubbi che tra lui e Regina, il cane vincerebbe a zampe basse. Tu come la pensi?

Nel pensiero di Andreas c’è il mio. Io la penso come lui, so che è difficile da digerire per molte persone, ma nessuno deve mettermi di fronte a una scelta tra lui e il mio cane. Bubu è stato scelto da me, non è solo un fedele amico ma molto di più. Lui non ha altro se non me.

In Grey’s Anatomy la Bailey dice che tradire è anche condividere i propri pensieri più intimi con qualcuno che non sia il nostro partner. Andreas si confida con Isabel, ma con Regina fa fatica ad aprirsi. Credi che questo sia amicizia o tradimento?

Bella domanda. Non credo si tratti di tradimento e neanche di amicizia, ma trovare una persona sulla stessa lunghezza d’onda. Sentirsi  “ a casa”, sentirsi libero di poter dire qualsiasi cosa e senza il timore di essere giudicato. Per il mio punto di vista il tradimento resta sempre quello fisico.

Come credi che i social network abbiano influenzato le relazioni e il proprio svolgimento? Sei a favore o contro?

Sono a favore se non si esagera e se si riesce a separare vita privata da quella virtuale. Il mondo vero è fuori, non dentro a un computer. Quindi da usare con moderazione e senza perdere di vista i rapporti umani. Cosa che ultimamente sto notando…

Isabel e Mattia hanno un rapporto che si basa sugli equilibri e sulla stabilità: non fare mai nulla di avventato o che esca della loro routine. Credi che questo abbia agevolato Andreas nell’influenzarsi nei pensieri della ragazza perché rappresentava qualcosa di nuovo, fresco e mai provato oppure era destino che tutto andasse così.

Il nuovo affascina sempre perché racchiude qualcosa che ci porta via dalla routine giornaliera. Ci fa sentire di nuovo l’emozione delle prime volte, ma la differenza sta nel come si evolve poi il tutto. Se l’interesse resta vivo o no.

In un rapporto credi che bisogni rinnovarsi ogni giorno?

Sì, assolutamente. In un rapporto duraturo c’è il bisogno di non cadere nella noia, nelle cose prevedibili. Io credo che bisogna sempre trovare il tempo per se stessi e per l’altra persona, mai perdere di vista le piccole cose e cercare di riempire tutti i silenzi.

Da scrittrice, qual è il tuo paragrafo preferito?
Da lettrice, quale scena ti ha fatto emozionare di più?

Mi sono emozionata scrivendo il penultimo capitolo prima dell’epilogo. Non posso entrare nei dettagli o rischio di fare un mega spoiler, ma in quel passaggio ho sentito tutte le emozioni contrastanti dentro Isabel.
Da lettrice la scena della macchina, quando guida Andreas e vanno al ristorante dopo la gara. Sarà per le canzoni scelte, sarà perché è qualcosa che faccio spesso con la mia metà, ma l’ho sentito fin sotto pelle.

All’interno del romanzo citi Piccola stella senza cielo, Vaffanculo, Bella stronza e Satisfaction. C’è una playlist che hai ascoltato durante la stesura?

Stranamente non scrivo con la musica ma con la tv accesa. Devo avere un suono di sottofondo, ma non di origine umana XD Intendo non persone vicino a me. Nel romanzo, visto che riprende più situazioni reali, ho scelto delle canzoni che amo e che ascolto molto spesso. Alla fine il libro è ambientato in Italia, sono italiana e diamo spazio anche alla musica italiana :)

Credi che Andreas abbia aiutato Isabel a sbloccarsi, oppure era già tutto nell’aria e lui le ha dato solo una piccolissima spinta.

Era destino che Isabel incontrasse Andreas in quel preciso momento della sua vita. Aveva bisogno di lui per schiacciare di nuovo il pulsante play.

Simone si laureerà mai? Troverà mai qualcuno per cui valga mettere la testa a posto?

Ehehehe, e chi lo sa. Mi auguro proprio di sì, anche se ha ancora tempo per trovare l’amore della sua vita.

Bubu, Frida e Ulisse andrebbero d’accordo?

Bubu e Frida direi di sì. Ho qualche dubbio con Ulisse, sai… tra maschietti c’è poca intesa.

#spoilertime! Quanti guai combineranno Celeste e Frida insieme? :)

Tantissimi! Immagino Celeste che gattona e Frida che le porta tutti i pupazzetti e la riempie di baci bavosi.

Pensi che scriverai mai un romanzo senza la componente canina?

Penso che non scriverò mai un romanzo senza animali. È più forte di me, non mi sentirei a mio agio senza inserire qualche “palla di pelo”. Però posso anticiparvi che nella nuova storia che sto scrivendo non troveremo cani ma…

MA COSA?!?!?! I NEED TO KNOW!

A presto Nuvoline ;) UN abbraccio e buona lettura :)

Roberta


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