martedì 27 settembre 2016

Recensione: Non aspettare la notte


Bentornate nuvolette.
Oggi la vostra Ila vi scrive con i cuoricini negli occhi. Quei cuori belli rosso, gonfi e traboccanti d’amore. Perciò preparatevi ad una recensione zuccherosa, piena di dolcezza e se poi vi vengono le carie la responsabilità poi non è la mia.

  • Titolo: Non aspettare la notte
  • Autore: Valentina D’Urbano
  • Casa editrice: Longanesi
  • Numero pagine: 377
  • Da leggere o no? Sarei una pazza a dirvi di no! STRISCIATE LA CARTA!
  • Voto: 10


Voto copertina:


L’estate 1994. Quella dolce stagione dove si mollano i libri, dove si iniziano le ferie e si stacca dal lavoro che ha gravato sulle spalle per il periodo invernale.

Lo sa bene Angelica, che si prepara a passare le vacanze in una villa a Borgo Gallico, ristrutturata da poco della sua famiglia, lontana due ore di macchina da Roma.
Angelica lascia a Roma la sua vita: gli esami, i libri ma non se stessa.
Angelica ogni volta che si guarda allo specchio, quelle poche volte, vorrebbe urlare. Davanti a lei si staglia una figura che non conosce e che mai riconoscerà più. I segni di un amore malato, un amore che dovrebbe essere incondizionato quello di una mamma, le ha stravolto il corpo.
Sette anni prima Angelica è stata vittima di un incidente d’auto. Alla guida la sua mamma che non ci stava bene con la testa, che aveva pensato di giustificare il suo amore di mamma portandola insieme in una parte di cielo ancora inesplorata.
Ma la fortuna, o la sfortuna, ha voluto che Angelica sopravvivesse. Senza poche cicatrici sulla pelle.
Il corpo di Angelica è irriconoscibile, cicatrici e tagli le sormontano la pelle, se non fosse per quei tratti e piccoli particolari che le ricorderanno sempre di quanto assomigli alla sua mamma.
Ventun anni, Angelica e suo padre Enrico stanno partendo per le vacanze che forse cambieranno non solo se stessi ma anche la loro vita.
Tommaso non ci vede, alterna giorni di vista offuscata a giorni in cui vede tutto nero. La sua è una patologia che andrà sempre più peggiorando.
Passa le giornate a fotografare qualsiasi cosa con la sua polaroide, scatta foto a tutto spiano quando non ci vede, per poi riguardarle quando la vista gli ritorna più nitida.
È proprio così che Tommaso incontra Angelica.
Tommaso, una persona forte e allegra, scatta una foto a quell’ombra che si staglia in un giardino di una casa che aveva visto sempre chiusa e abbandonata.
Angelica spazientita e risentita vorrebbe che quella foto venisse cancellata, perché nessuno mai dovrebbe vedere la sua faccia martoriata ma Tommaso non è d’accordo. Lui la faccia di quella ragazza con la voce un po' rauca e più matura della sua età la vuole vedere e quando finalmente la vedrà, la troverà la persona più bella del mondo.
Tra Angelica e Tommaso si andrà pian piano instaurando la fiducia, quel rapporto che va ben oltre gli stereotipi. Si faranno promesse i due ragazzi, promesse che non sapranno ancora che il destino gli metterà contro degli ostacoli insormontabili.
Bugie, tradimenti, incomprensioni ma tanto amore saranno la caratterizzazione di questo romanzo, tra due protagonisti che si rincorreranno e che incroceranno le loro vite con tante altre, degne di essere conosciute e vissute.


E’ stato amore a prima vista quello tra me e questo libro. La prima cosa che ho pensato, dopo aver letto la trama, era che questo è il genere che piace a me.
Tormentato ma piano zeppo d’amore.
E ne ho avuta la conferma: un buon libro non deve essere pieno essenzialmente di scene di sesso (come va di moda ora) ma se ha una bella storia di fondo, con un’autrice che sa trasmettere sentimenti, il gioco è fatto. Il libro è una meraviglia già dalle prime pagine.
Partiamo subito dalla copertina che trovo di una bellezza disarmante. A un occhio estraneo alla storia, la copertina può sembrare anche “chissà che” ma per chi ha letto il libro, quella copertina ci sta tutta.
Passiamo poi alla storia. Dalla trama che vi ho raccontato, credetemi, c’è da aggiungere tante altre cose.
Per esempio, un personaggio secondario che ho amato tantissimo: Giulia.
Giulia è un po’ come la fata madrina. Una vicina estranea, ma che si innamora all’istante di Angelica e la prende sotto la sua ala protettiva. Giulia è stata la prima sostenitrice della coppia Tommaso e Angelica.
Parliamo proprio di loro due che ho trovato FANTASTICI. Non sono assolutamente come due protagonisti che siamo soliti vedere nei romanzi. Sono degli ossi duri, con la testa fatta di pietra e con una determinazione disarmante. E poi, sono pieni zeppi di problemi ma non si lasciano mai abbattere o meglio: è Tommaso che non si è mai lasciato abbattere e ha insegnato questo pregio anche ad Angelica.
Il loro è un amore davvero con la a maiuscola. Tommaso poteva avere tantissime di ragazze, migliori fisicamente di Angelica, ma si innamora proprio di lei. Di una persona con tanti problemi sulle spalle, si innamora dell’anima e Angelica dal canto suo si innamora di quel ragazzo che non si lascia sconfiggere, sempre pronto a risollevarle il morale e che in qualche modo si è invaghito di lei. Lo amerà poco alla volta e poi tutto insieme.
Adoro il loro rapporto nell’estate del 1994, avviene tutto a poco a poco. Proprio come nella vita “vera” dovrebbe essere.
Ma poi, come sempre, gli ostacoli bloccano lo scorrere perfetto del fiume.
Ci saranno tantissimi colpi di scena che non starò qui a dirvi ma sappiate che c’è da soffrire e da piangere. Ho amato così tanto questo libro che l’unica cosa che volevo fare era entrare nelle pagine e spingere Angelica e Tommaso nelle braccia dell’altro.
Questo libro non è assolutamente come le storielle che girano oggi in libreria. La loro è una storia difficile, di certo non semplice, è piena di tormenti e scelte non facili.
Qui c’è la vita vera. La vita di una ragazza che ha perso l’amore di una madre e che stava perdendo la sua vita, la vita di un ragazzo che a poco a poco dimenticherà il volto dell’unica persona che abbia mai amato.
La scrittura è semplice, è la prima volta che leggo un romanzo di Valentina D’Urbano e non appena smetterò di scrivere questa recensione correrò a scoprire che altri libri ha scritto perché sento che ne vale la pena.

Insomma, leggete. Amate e fatemi sapere cosa ne pensate.
Angelica e Tommaso valgono la pena di essere conosciuti.

A presto.

Ila




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