martedì 9 agosto 2016

Recensione: Cupcake a colazione


Buongiorno a tutti! Oggi siamo qui insieme per parlare un po' di una nuova uscita, ovvero "Cupcake a colazione"! Il titolo mi ha subito colpita, amo i cupcake! Che dite, ci tuffiamo in questo mare di panna?



Voto copertina:


A ventinove anni, Grace Patterson, si sente una fallita. Sembra che tutti i suoi conoscenti riescano a raggiungere i propri obbiettivi, lei invece ha appena terminato il suo lavoro come assistente personale di una principessa molto irascibile, si ritrova con le carte di credito a zero e l'unica cosa che realmente vorrebbe fare è l'illustratrice.
Un'opportunità però sembra quasi caderle dal cielo. Diventare nuovamente l'assistente personale, questa volta però di una star della musica e della sua consorte.
La vita di Grace sta per diventare un inferno vero e proprio, riuscirà a raggiungere il suo obbiettivo? 


La cara Grace Patterson ha una vita modesta, fatta di abitudini, pochi soldi, una grande amicizia e una zia che adora. Dopo aver lasciato il posto come assistente personale di una principessa decide di prendere in mano la sua vita, cercando di raggiungere un traguardo che non si era ancora decisa a prefissarsi: diventare una grande illustratrice. Per questo lavoro però bisogna avere dei fondi, che al momento non si ritrova dato che i suoi caffè e dolcetti hanno svuotato interamente le sue carte di credito. Come racimolare 20,000 sterline prima del suo trentesimo compleanno? Sembra un lavoro arduo eppure, un annuncio colpisce la sua attenzione. Si tratta nuovamente di un incarico di assistente personale, stavolta però non si tratta più di principesse istetiche, bensì di star della musica, i Matlock. Tutto sembra rosa e fiori... Peccato che di fiori ci siano solo ed esclusivamente quelli scelti dalla consorte di Keith Matlock, Victoria. Fin da subito la cara Vic, anche chiamata Signora De Paperoni, cerca di renderle la vita impossibile con richieste assurde per lei e quel piccolo cane che ha molti più soldi di qualsiasi altro essere, umano, animale o di qualsiasi altro tipo. Passano i mesi, Grace inizia a mettere nel suo totalizzatore le varie tacche nere, e la sua vita viene rintanata in un angolino. Man mano che il tempo passa, si rende conto che in realtà vive solo per accontentare i vizi di una povera ex modella con manie di grandezza. Si dimentica di amici, parenti, vivendo in quella dimensione  fatta di lustrini e viaggi di lusso in super jet privati.
La nostra cara Grace potrà vedere di nuovo dove sta la vita reale? Oppure rimarrà incatenata nel mondo dello sfarzo?

Grace è un po' tutte noi. Rappresenta ciò che siamo e ciò che vorremmo diventare un giorno. Chi non ha avuto un sogno nel cassetto che però ha bisogno di qualche soldino per essere realizzato? Okok, abbassate le mani, siamo troppi.
Poi ecco la Grace incasinata nel lavoro, che si affanna per riuscire a rendere "possibile l'impossibile". Non siamo noi che cerchiamo di adempiere a tutti i nostri compiti senza sbagliare?
Infine, ecco la Grace che dimentica chi è. Non tutti si riducono in questo stato (per fortuna), però, molte volte capita che il lavoro ci sommerge, portandoci al punto di ritrovarci la sera, con la voglia solo di dormire per un tempo indefinito, levandoci così la possibilità di vivere, uscire, divertirci e sopratutto essere noi stessi.
A lavoro ognuno di noi assume il comportamento più adatto alla posizione svolta, se però per caso, un giorno, ci ritrovassimo a guardarci in viso senza più riconoscerci... cosa faremmo? Ecco gli interrogativi che si è posta Grace e che io porgo a voi e a me stessa.
Perchè sacrificare la nostra vita per un qualcosa che non ci rende persone libere di essere tali?
Con questo voglio soltanto dire di non dimenticare mai i propri obbiettivi, di restare ben ancorati alla vita reale e di non dimenticare mai la propria identità.

Bene, spero che vi abbia spinti a leggere questo libro da divorare in questo ultimo mese d'estate!
Alla prossima.

Alex


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