sabato 11 giugno 2016

Recensione: Non è la fine del mondo


Ciao nuvoline!
Oggi vi parlo di una novità, un libro davvero davvero carino, dalla copertina fantastica. Ho avuto la fortuna di poter andare alla presentazione in Casa Editrice e di poter conoscere dal vivo l’autrice, una ragazza dolcissima che si è appena trasferita a Verona con la sua famiglia. Un’amante di Jane Austen, come molte di noi.
Allacciatevi le cinture e preparatevi a leggere di…



Voto copertina:

Emma De Tessant è considerata da tutti la tenace stagista: anni con uno stipendio da fame, ma con la forza di restare attaccata a quel posto in una Casa Cinematografica di Roma. Siamo agli sgoccioli del suo contratto di lavoro e, finalmente, il contratto si trasformerà e diventerà a tempo indeterminato. A questo si aggiunge un progetto personale: riuscire a ottenere i diritti del best-seller dell’autore italo-giapponese così da poterne ricavare un film di successo. Sì, Emma è tenace e ostinata e assolutamente non mollerà quel posto per nulla al mondo.
Ma se fosse quel posto a mollare lei?
E infatti è proprio così. Emma viene licenziata o meglio, non le viene rinnovato il contratto e si trova a passare un mese a casa, un mese nel quale diventa il testimonial vivente del volto della disperazione. Un mese dove si riduce a fare colloqui ovunque, dove viene presa a porte e pesci in faccia. Un mese dove nessuno è disposto a concederle un’opportunità. Ma non è così. Dopo un ennesimo colloquio andato a male, dove nonostante abbia tutte le caratteristiche necessarie per ricoprire la posizione, viene mandata via perché ritenuta raccomandata, Emma si imbatte per caso in un negozietto di abiti per bambini fatti a mano. Cercano del personale.
Emma non sa nulla di cucito, non sa nulla di vestiti per bambini, se non quello che ha imparato andando a fare shopping per le Nipoti. Eppure eccola lì, nel negozio, con una busta tra le mani e una richiesta d’assunzione.
Che viene esaudita.
E, strano a dirsi, quel lavoro le piace tantissimo. Tanto da pensare possa diventare qualcosa a tempo indeterminato.
Tutto viene posticipato: i diritti del libro, il sogno di scrivere scenografie fantastiche, l’amore e l’acquisto di quel villino con i glicini che hanno trasformato in un ristorante di veramente pessima qualità. Ma c’è qualcosa che Emma ha imparato: che non è la fine del mondo se accadono cose nefaste. Non è mai la fine del mondo.
C’è sempre un lato positivo. Basta saperlo trovare.


Ho conosciuto Alessia in occasione dell’#EmmaDay presso la Casa Editrice e ho solamente bellissime impressioni da dare. Madre di due bambine e reduce di un trasloco a Verona, è anche l’autrice della fortunata serie dell’Allieva, dalla quale verrà tratta anche una fiction televisiva! Quindi possiamo dire che l’autrice ha scritto di ciò che ha conosciuto nell’ultimo periodo, prendendosi un attimo di libertà dal mondo che ha sempre conosciuto. Ma non preoccupatevi, questa non è la fine per la saga dell’allieva, ma solo una boccata di aria fresca, scritta in pochissimo tempo. Se ve lo state chiedendo, il villino con i glicini esiste davvero ed è il sogno proibito di Alessia.
Lei stessa si definisce un’autrice abitudinaria: scrive ascoltando soundtrack e non playlist, rintanandosi nel suo studio e cercando di sfruttare al meglio il tempo che le figlie e il marito le lasciano a disposizione. È una stanza tutta per sé e la citazione di Virginia Woolf è assolutamente voluta perché, insieme a Jane Austen, è una delle autrici preferite della scrittrice. Si considera nerd da un punto di vista letterario e chi, come lei e come me, ama la letteratura inglese, potrà divertirsi scovando citazioni e riferimenti all’uomo che noi tutte amiamo: Mr Darcy.


E tu, Roberta, che ne pensi del romanzo?

Diversamente da altre blogger, Alessia Gazzola è stata una scoperta per me: non ho letto la saga dell’Allieva, ma vi assicuro che recupererò al più presto. Non è la fine del mondo è un romanzo fresco e frizzante, capace di farci sorridere e, contemporaneamente, riflettere.
Tutte noi possiamo identificarci nella Tenace Stagista, nel suo sogno di voler assolutamente trasformare il suo contratto a progetto in un contratto a tempo indeterminato. Ma quando è costretta ad andarsene, a impacchettare le sue cose, ecco che inizia la fine del mondo. Emma inizia a riflettere sulla sua vita, una cosa che faremmo tutte noi. Inizia a riflettere su tutte le scelte che ha compiuto, tutte le scelte che l’hanno portata a questo momento.
I sogni che ha abbandonato e quelli che porta ancora nel profondo del cuore.
È un romanzo senza morale, un romanzo fine a se stesso, che però aiuta il lettore a svagarsi, a non pensare, a passare delle ore piacevoli.
Il mio personaggio preferito è indubbiamente la proprietaria del negozio per bambini, un’arzilla vecchietta che ci ricorda una cosa molto importante.
È la passione che guida il mondo, ogni giorno passato senza passione è un giorno perso.

Quindi, care amiche nuvoline, trovate la vostra passione, seguitela e amatela incondizionatamente.
Un abbraccio e… buona lettura!

Robi

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