venerdì 3 giugno 2016

Recensione: I fiori del desiderio


Benvenuti ad un nuovo venerdì insieme oggi per la rubrica degli #autoriemergenti oggi vi presentiamo una raccolta di storie scritta da più mani.



Voto copertina:


I fiori del desiderio è un’intrigante antologia di racconti erotici sviluppata da autrici già esperte che usano pseudonimi floreali per essere libere di trattare tutte le sfaccettature dell’erotismo senza essere condizionate dalla propria identità e dalle precedenti pubblicazioni.
In questi dieci racconti troverete stili ed esperienze diverse, vi potrete immergere in sensazioni e punti di vista diversi.
Dieci storie che vi lasceranno libere di immaginare scenari e finali infiniti senza il tipico sapore agrodolce di una storia lasciata a metà.
Un solido esempio di collaborazione letteraria tra donne, che nonostante il lavoro collettivo non hanno perso la propria individualità e particolarità.  


Ammetto che quando ho accettato di fare questa recensione ero un po’ scettica, non ho mai amato molto le antologie come questa, con racconti “incompleti” tutti a finale aperto che per filo conduttore hanno solo il genere letterario, scritti da mani diverse, ma devo ammettere che invece mi sono dovuta ricredere.
Come ho già detto le autrici hanno mantenuto la propria unicità e devo ammettere che ha reso la lettura molto interessante e intrigante perché in ogni storia si riesce a cogliere ed apprezzare i diversi stili e i diversi punti di vista.
Collaborare con persone diverse non è sempre semplice e spesso è un po’ un salto nel vuoto, è difficile lavorare in gruppo e riuscire a farlo funzionare così bene, in questo caso devo dire che hanno fatto centro con questa collaborazione e con questa stupenda antologia che riesce ad accontentare tutti i gusti.

Sono racconti che nonostante le porte che lasciano aperte per la nostra fantasia di lettori non lasciano niente al caso, i personaggi sono ben sviluppati, le situazioni ben descritte e sicuramente per gli amanti del genere si riesce ad entrare in empatia sia con la storia ed i personaggi che con le mani che hanno dato vita alle trame.
Ci sarebbero degli ottimi spunti per dei romanzi che spero verranno colti e sviluppati, mi piacerebbe molto vedere alcuni di questi racconti portati oltre quest’antologia.
È un inizio molto interessante per questo collettivo che personalmente mi ha stuzzicato parecchio, spero di vedere presto nuovi lavori all’attivo per questo gruppo che vedo molto bene a lavorare insieme.

Ora però, lasciamo un piccola spazio alla chiacchierata che abbiamo avuto con le autrici, che ci hanno svelato curiosità e interrogativi che ci erano parsi interessanti. Buona lettura!


1-     Partiamo dalla domanda forse più banale, ma che sorge spontanea, perché l’idea di questa collaborazione? Si insomma come è nata, da chi è partita, che motivazioni vi hanno spinte a creare questo gruppo?

Come spesso accade, l’idea è nata per gioco in un gruppo Facebook, in un momento di relax in cui tra autrici stavamo scambiandoci riflessioni assortite sulla vita, l’universo e tutto quanto. Una fase di confronto e brainstorming libero, che ha fatto emergere l’idea di fondare un collettivo di scrittura erotica al femminile; volevamo esprimerci in un progetto di solidarietà e crescita tra autrici in modo stabile e continuativo, oltre che in una collaborazione occasionale, come spesso capita quando si scrive un’antologia insieme.

2-     Altra curiosità perché avete scelto proprio degli pseudonimi floreali come nomi d’arte?

I fiori rappresentano il simbolo della sensualità femminile, dello sbocciare della passione e del desiderio, dell’offrirsi alle fantasie di chi rimane incantato dalla loro bellezza e dal loro profumo. Ma sono anche molto diversi, per colore, forma, momento di fioritura, e questo ha per noi il significato del mantenere la libertà e le preziose differenze individuali, sia pur in un gruppo di progetto coeso e solidale con un obiettivo comune.

3-     Siete dieci autrici diverse con stili ed esperienze di scrittura differenti come siete entrate in contatto? Vi conoscevate anche prima di questa esperienza?

Virtualmente avevamo avuto modo di interagire già con tutte, ma naturalmente è capitato che tra alcune ci fosse una conoscenza più approfondita in precedenza; la cosa interessante è che ci siamo coagulate intorno all’idea del collettivo senza badare al grado di affinità o di amicizia preesistenti. Le diversità, ripeto, sono un nostro punto di forza, e non parlo solo delle differenze nello stile creativo e di scrittura, ma nelle esperienze di vita, nell’età anagrafica, nel modo di pensare e di guardare alla letteratura. È facile riunire persone del tutto simili a noi in un progetto, ma il vero valore aggiunto si ha quando si riesce a valorizzare il contributo di ognuno in un gruppo abbastanza disomogeneo. Siamo un insieme molto ricco, da questo punto di vista, e i nostri racconti credo lo dimostrino.  

4-     Questa antologia è stata una lettura molto intrigante, ci piacerebbe sapere come sono nate le idee per i vostri racconti, sono frutto della fantasia, arrivano da esperienze vissute o raccontate da altri?

Le trame prendono forma nella mente sempre grazie a un mix di immaginazione e spunti di vita vissuta, che possono essere racconti di altre persone, letture, cronaca, film. Nella scrittura erotica, tuttavia, a mio parere l’autore mette molto in gioco se stesso, perché se vuole trasmettere passione ed eccitazione deve per prima cosa immedesimarsi in quelle stesse emozioni mentre scrive. Per questo mi sento di rispondervi che ne “I fiori del desiderio” l’hanno fatta da padrone le nostre fantasie più inconfessate.

5-     Quanto tempo avete impiegato per mettere insieme questa antologia?

Dal momento della nascita dell’idea alla pubblicazione sono passati circa quattro mesi. Dieci autrici non sono semplici da coordinare, e un altro dei nostri punti fermi è il pieno rispetto dei tempi e delle priorità di ciascuno. Non dubito però che dopo questa prima opera, che ha rappresentato anche il nostro “rodaggio” saremo molto più spedite nelle nostre iniziative.

6-     Con questo collettivo vorreste rivolgervi ad un target di pubblico in particolare o cercate di coinvolgere un po’ tutti i “tipi” di lettori?

La nostra idea è di rivolgerci a un pubblico che apprezzi il genere erotico di qualità, ossia quello sostenuto da una trama intrigante, da una struttura narrativa solida e da uno stile maturo. Scrivere di sesso per noi deve ispirare, emozionare, fare immedesimare nei personaggi, attivare le fantasie sulle situazioni descritte, far chiedere al lettore: “Ma cosa succederà dopo?”. Pensiamo che questo genere di scrittura non piaccia solo a un pubblico femminile, e ne abbiamo avuto anche conferma da alcuni lettori; molti ci hanno confidato che hanno gustato i nostri racconti insieme al partner. Non ci interessa scrivere un erotico ”mordi e fuggi”, né un “porno” per adolescenti in cerca di letture proibite.

7-     Com’è stato lavorare con questo gruppo e a questo progetto? Ci sono state difficoltà o vi siete trovate bene tra di voi?

Ci siamo trovate molto bene, la collaborazione è stata sempre alta, le normali divergenze di gusti o di opinioni sono state ricomposte con la mediazione. Il rispetto reciproco e la libertà individuale secondo noi sono la ricetta vincente per un lavoro di gruppo soddisfacente. Nulla è obbligatorio, tutte abbiamo altri impegni, altri progetti da curare altrove. Aderire a un’iniziativa del collettivo piuttosto che a un’altra, o prendersi una pausa è una decisione dell’autrice che viene sempre rispettata, e ciascuno contribuisce al progetto di volta in volta secondo le sue disponibilità del momento. Sinora ci siamo sempre integrate con efficacia.

8-     Avete collaborato nella stesura dei racconti o ognuno ha lavorato per conto proprio?

Uno dei racconti dell’antologia è stato scritto a quattro mani, tutti sono stati rivisti ed editati da più componenti del gruppo. Ci siamo confrontate sulle trame, sull’efficacia del linguaggio, sul tasso di erotismo; nel complesso, anche se la maggior parte dei racconti sono stati scritti individualmente, c’è stata un’interazione molto forte tra di noi e una condivisione stretta in tutte le fase del lavoro. 

9-     Perché avete scelto questo genere letterario? È la prima volta che affrontate il tema del racconto erotico o vi era già capitato?

Alcune di noi si sono sperimentate con il genere per la prima volta, altre avevano già pubblicato racconti o romanzi erotici.

10-  Anche se sappiamo che non volete rivelare le vostre identità avete lasciato qualche indizio su di voi nei vostri racconti, cioè chi vi ha già seguito sarebbe in grado di riconoscervi?

Forse si potrebbe risalire alla nostra identità attraverso lo stile, ma sarebbe difficile. Per noi lavorare sotto il nome del Collettivo è come indossare un’identità completamente nuova, e questo condiziona anche la scrittura delle singole autrici, rendendola originale e differente rispetto a quello che avevano pubblicato in precedenza.

11-  Non siete autrici di prima penna, perché avete scelto di non pubblicare tramite una casa editrice?

Perché la “casa editrice” del collettivo vogliamo essere noi stesse. Black Dahlia è il nostro brand, quello che ci contraddistingue, che farà da marchio per tutte le nostre produzioni, in modo indipendente e imprenditoriale. Abbiamo al nostro interno le capacità e le risorse per affrontare quest’avventura editoriale in modo autonomo: all’interno del collettivo ci sono già molte delle competenze necessarie, e, per ciò che riguarda le restanti, abbiamo l’esperienza necessaria per reperirle al meglio sul mercato.

12-  Nella sinossi dell’antologia avete scritto che ci saranno altre pubblicazioni sia individuali che di gruppo, vi andrebbe di darci qualche anticipazione?

Volentieri! Prima dell’estate due dei nostri Fiori usciranno con due progetti molto interessanti. Black Nightshade pubblicherà il racconto “La segretaria”, primo di una serie di cinque, intitolata “Giochi perversi”. White Wisteria invece ha da proporci in due episodi “La favola di Bianca”, rivisitazione sensuale della favola di Biancaneve. Per il prossimo progetto comune bisognerà pazientare ancora qualche mese. Ma aspettatevi un Natale molto diverso dai soliti e molto, molto bollente!


Spero che la recensione vi sia piaciuta e che vi abbia incuriosite, vi consiglio vivamente di leggerlo, ricordatevi di spolliciare il +1!

Eli

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