sabato 16 aprile 2016

Recensione: Ovunque con te


Ciao amiche nuvoline!
Oggi vi parlo del primo libro di una nuova ed ENTUSIASMANTE serie che vi farà battere il cuore e prendere in considerazione l’idea di prendere una Harley e poi guidarla attraverso tortuose strade americane, oppure avventurarvi in club motociclistici sbarazzandovi del vostro reggiseno e cercando l’uomo della vostra vita.
Vi sembra eccessivo? Beh, non se leggete…



Voto copertina:

Emily ha una madre e due papà: Eli, quello biologico che ha conosciuto a dieci anni, e Jeff, quello adottivo che le è stato accanto da sempre. Emily ha espresso il desiderio di conoscere Eli a dieci anni, dopo un progetto scolastico incentrato sull’albero genealogico. Se n’è pentita subito e tantissimo: abituata a Jeff, pediatra di successo perennemente in giacca e cravatta, vedere i divaricatori, i tatuaggi e i piercing, per non parlare del giubbino di cuoio, di Eli è stato un trauma. Da allora è costretta tassativamente a vederlo una volta all’anno ed è inutile dire che quel giorno è uno tra i brutti.
La madre di Emily le ha sempre raccontato di essere scappata dal Kentucky dopo aver scoperto di essere incinta perché il padre non voleva prendersi le proprie responsabilità. Eppure, quando le giunge la notizia che Olivia, la madre di Eli, è morta, non esita a salire sul primo aereo, trascinando con sé figlia e marito, per poi avere un attacco di panico e non partecipare alla veglia funebre.
Tuttavia Emily e Jeff sono costretti ad andarci e quando la ragazza scopre che Olivia è viva e vegeta, tanto da alzarsi dalla bara e fumare nonostante il foulard che le fascia il capo privo di capelli a causa della chemio, non può che considerare tutti i partecipanti all’evento schiazzati e fuori di testa.
Tra di questi c’è anche Oz, un diciottenne che considera i membri del club motociclistico Reign of Terror la sua famiglia: non vede l’ora di poter ricevere anche lui quel giubbotto di cuoio con lo stemma del club e di aiutare come vigilantes nell’attività di famiglia. Ama Olivia come se fosse sua madre e ciò che non riesce proprio a capire è perché tutti siano impazziti da quando quella ragazza bellissima ha messo piede all’interno della sala delle Pompe Funebri. Tuttavia Emily è estremamente importante per lui perché rappresenta il metodo con cui riuscirà a entrare come membro dei Terror: tutto quello che deve fare è seguire Emily, senza farsi vedere, e avvisare Eli o qualche fratello anziano se dovesse vedere un membro del club motociclistico rivale, i Riots.
Un compito facile facile… ma non quando non si dorme decentemente da due giorni.
Proprio in un momento cruciale, si risveglia da un pisolino durato solo una mezzoretta, ma il tempo che basta a due membri dei Riot di avvicinarsi pericolosamente alla camera del motel. E le cose più pericolose, ecco che Emily esce per prendersi una bibita. Oz scatta subito e la mette al sicuro, per poi portarla da Olivia.
Ed ecco che accade una cosa ancora più impensabile: la madre di Emily suggerisce (in modo molto convincete) alla figlia di rimanere da Eli durante l’estate per conoscerlo meglio. E Oz riceve l’incarico di badare a lei per tutto il periodo della sua permanenza. In questo modo rimedierà all’errore di quella fatidica notte e avrà una seconda occasione per conquistare il patch, il giubbino di cuoio con lo stemma del club.
Indubbiamente il ragazzo è contento di tutto questo, ma c’è qualcosa che non riesce a capire: come mai tutti tengano così tanto a Emily, che se n’è andata con la madre dalla casa e da coloro che le volevano un bene dell’anima.
Allo stesso tempo, Emily non riesce a capire perché tutti le raccontino delle cose diverse rispetto a quello che le ha detto la madre per tutti questi anni.
Sia Oz che Emily sanno due cose per certo: che c’è qualcosa sotto, un segreto veramente molto grande e davvero ben custodito, e che l’attrazione tra di loro diventa ogni giorno più grande.
Come fare a gestire questa situazione, soprattutto quando il padre e il nonno di Emily gli hanno detto di sparare a chiunque ci provi con lei?


La serie Thunder Road, che prende il nome della Strada del Tuono che attraversa i luoghi dove si svolgono i fatti, è composta in questo modo:

  1. Ovunque con te
  2. Walk the edge – pubblicato negli USA il 29 marzo 2016
  3. TBA
  4. TBA


Katie è un’autrice che già conosciamo perché è l’autrice della serie Oltre i limiti, una delle mie preferite. Aspettavo di leggere questo libro da un annetto, da quando è stato pubblicato in America e devo ringraziare la Casa Editrice HarperCollins Italia perché sta pubblicando solamente libri interessanti. Ovunque con te è una storia su vari livelli, tutta da leggere e da scoprire. All’inizio potrete storcere il naso, perché è difficile calarsi completamente in un romanzo quando questo sembra continuare a parlare di cose che non conosciamo, sembra raccontare una versione dei fatti diversa rispetto alla nostra, ma devo aggiungere che è un metodo ottimale per calarci nei panni della protagonista, Emily.
Inoltre, la continua alternanza dei due punti di vista fornisce una panoramica completa e interessante, come sempre accade nei romanzi di Katie.


Il punto focale intorno al quale ruota il romanzo è Olivia, colei che si alza dalla tomba e spaventa a morte la povera Emily, la donna che nonostante il cancro, tiene unita tutta la famiglia, motociclisti compresi, come un collante. È l’unica che vorrebbe raccontare a Emily la verità, ma visto che una promessa fatta a Eli anni e anni prima le proibisce di farlo. Inizia quindi una sottospecie di caccia al tesoro, con un indizio uno più contorto dell’altro, sempre accompagnata da Oz. È una nonna davvero molto particolare: i biscotti e i grembiuli sono sostituiti da skinny jeans a vita bassa e top attillatissimi che sembrano dei corsetti. Nonostante questo la sua storia con il marito è assolutamente una delle migliori. È merito di Olivia se Oz è diventato il ragazzo che è, se Emily ha finalmente iniziato a porsi delle domande smettendo di accontentarsi delle sue quattro mura, diventando curiosa e avventurosa. Questo influenza anche il lettore, che inizia a domandarsi perché Meg, la madre di Emily, si sia comportata in quel modo, quale sia il segreto custodito così bene e se davvero i Terror sono una banda rispettosa della legge. E i Riots sono davvero dei criminali?


La storia d’amore tra Emily e Oz è assolutamente particolare. Come al solito, l’autrice descrive tutto con tenerezza e delicatezza, facendo risaltare quelli che all’apparenza sono dettagli insignificanti, ma che in realtà sono importanti se non addirittura indispensabili. Se Emily non sa dell’esistenza di Oz, il ragazzo conosce tutto di lei; o almeno tutto quello che è riuscito a carpire a casa di Olivia. La considera una mina vagante, che esploderà facendo del male a tutti, ma, soprattutto, non riesce a capire perché non apprezzi i Terror e il loro senso della famiglia.
Obbligato a stare vicino a lei, si accorgerà che Emily è all’oscuro di molte cose e forse sarà proprio lui a doverla aiutare a completare questa pazza caccia al tesoro.
E l’attrazione che hanno sentito non appena hanno posato gli occhi l’uno sull’altro alle Pompe Funebri, con il passare dei giorni inizia a diventare qualcosa di più elettrico, che li spinge a cercare la reciproca compagnia e un contatto, non solo fisico ma soprattutto emotivo.


Ho adorato Ovunque con te fin dalle prime pagine. Lo stile dell’autrice è semplicemente eccezionale: fresco e spiritoso, se serve sensuale, ma senza mai cadere nel volgare.
È una certezza!
Adesso non vedo l’ora di leggere il secondo, che vede come protagonista Rasoio, uno degli amici di Oz. È un personaggio strano che non si capisce appieno in questo romanzo: viene descritto come un Dottor Jackyl e Mr. Hyde, perché sa passare da un umore omicida a uno più bonaccione. Ha perso la madre ed è stato cresciuto da Olivia e ha l’abitudine di non parlare mai con nessuno.
Sono davvero moooooooooolto curiosa!

Fatemi sapere che ne pensate! Se anche voi, come me, amate Katie McGarry e se questo romanzo è sulla vostra wishlist!
Un abbraccio e… buona lettura!

Robi

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