venerdì 4 marzo 2016

Recensione: Più forte di tutto


Ciao amiche!
Oggi vi propongo un self che merita davvero. La lettura è stata molto piacevole e spero di leggere presto qualcos’altro dell’autrice, che, gentilissima e disponibile, ci ha concesso anche una breve intervista :)
Preparatevi a immergervi con me nel mondo di Camilla e Philippe!

  • Titolo: Più forte di tutto
  • Autore: Elena Rose
  • Casa Editrice: Romanzo self, disponibile su Amazon
  • Pagine: 251
  • Da leggere sì o no? Se dovessi dargli un colore sarebbe il rosa e io adoro il rosa *^*

  • Voto: 8 e mezzo


Voto copertina:

Ci sono dei momenti nella vita che funzionano come spartiacque. Sono la classica goccia che fa traboccare il vaso, che ci fa vedere tutto più lucidamente, che ci spinge a compiere decisione azzardate, ma giuste.
Camilla ha una laurea con lode in lingue, ma nonostante questo sembra che il mondo del lavoro non voglia proprio collaborare con lei.
Un’altra cosa che non funziona è il rapporto con il suo ragazzo che, ultimamente sta diventando sempre più violento. E quando questa violenza fisica si fa inaccettabile e intollerabile, ecco che, come per magia, viene accettata nel programma di ragazze alla pari proprio nella città dei suoi sogni: Parigi. Con il supporto della migliore amica di sempre e della famiglia, Camilla parte, pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua vita, sicuramente più felice del precedente. Ha una voglia di riscatto pazzesca che, unita a una grande voglia di ricominciare, la spingono a guardare il futuro con un sorriso.
Ed eccola a Parigi, la città dell’amore, senza un ragazzo, ma con tanta voglia di mettersi alla prova e di provarci ancora.
E, soprattutto, di riuscirci.
Philippe vorrebbe scappare dalla sua vita, ma non può. Una laurea in medicina e il sogno di diventare ricercatore accantonati da una brutta scivolata. Costretto a lavorare nella panetteria di famiglia con il padre di giorno e ad assistere la madre nel reparto ospedaliero di Terapia Intensiva di notte, il ragazzo sta raggiungendo il punto di rottura. Il rapporto con il padre è sempre stato difficile, ma la madre riusciva a mediare tra i due caratteri. Ma dopo il ricovero, Philippe non riesce più a trovare un punto d’incontro. Dopo anni di studio sa esattamente come muoversi e le decisioni da prendere, anche nei momenti più difficili. Eppure le sue opinioni non sembrano interessare al padre, che continua a trattarlo con sufficienza.
Camille e Philippe si scontrano il giorno d’arrivo della ragazza a Parigi. All’inizio non fanno altro che battibeccare, ma con il passare dei giorni la situazione sembra migliorare. La ragazza conquista per prima la sorellina e poi anche Philippe.
Tra i ragazzi le cose non sono assolutamente semplici, a volte i segreti, le cose non dette, si fanno troppo pesanti. Ma quando c’è la voglia di stare insieme, di superare ogni difficoltà, entrambi i ragazzi non sapranno ascoltare solamente le parole, ma anche i silenzi.

 
È il primo romanzo di Elena che leggo e devo dire che mi è piaciuto tantissimo: i temi trattati nel romanzo sono molto difficili, ma sono affrontati con una delicatezza senza pari. Sono temi che vanno di moda, chissà perché, e vengono trattati con lo stesso tatto che io utilizzerei per i Malavoglia di Verga, il classico che odio con tutta me stessa.
Sono stata attratta dalla copertina e dalla voglia di Camilla di mettersi in gioco. Quante di noi sarebbero state in grado di prendere in mano la propria vita, di capire di star vivendo una situazione ignobile e, con coraggio, prendere tutte le decisioni necessarie?
Nel romanzo ho apprezzato la coerenza: il percorso di Camille e, soprattutto, quello di Philippe è stato perfettamente in linea con il personaggio. Anche questo, soprattutto nei self, è difficile da trovare: tutto sembra troppo accelerato, troppo finto, troppo artificiale.
Ma non in questo romanzo: Cami e Phil sono due personaggi veri, con pregi e difetti… potremmo benissimo incontrarli per strada o al parco!
I nostri due protagonisti si trovano ad affrontare sfide quotidiane, dal lavoro alla famiglia, dallo studio ai rapporti personali. Camilla è la personificazione della perseveranza e del coraggio: nonostante Parigi sia una città cosmopolita non si fa scoraggiare e sa imporsi sui gemelli della famiglia dove fa la ragazza alla pari, sa prendere la decisione giusta anche quando questa ha il potere di farti del male. Phil è la personificazione della forza e dell’altruismo: sa mettere da parte i suoi sogni, le sue passioni e il suo futuro per il bene della sua famiglia, anche se questo è capace di fargli del male.
I due hanno il potere di curarsi a vicenda, non superficialmente ma nel profondo. Insieme, grazie ai loro battibecchi, riscoprono il fuoco che arde dentro di loro.
Il fuoco della vita.

E ora… lasciamo la parola all’autrice, la carinissima Elena, che ci ha gentilmente concesso un’intervista. Leggete il suo romanzo e non ve ne pentirete :)


Ciao Elena e benvenuta in AnniDiNuvole!
Grazie per averci concesso questa intervista, leggere il tuo libro è stato davvero un piacere, come potrai vedere dalla recensione
Ma adesso… passiamo agli affari!

- Parlaci un po’ di te! Qual è il tuo libro preferito? Come ti sei avvicinata alla scrittura?

Ciao! Grazie per avermi accolta nel vostro blog! Sono felicissima di chiacchierare un po' con voi.
Io ho 22 anni, amo leggere scrivere e scattare fotografie. Divoro libri come fossero patatine alla pizza e la mia lista di romanzi da leggere non si accorcia mai . Il mio libro preferito è, in realtà, una serie completa. Amo la saga Lux di Jennifer Armentrout. Questa donna è un genio!
Ho iniziato a scrivere per gioco, volevo mettermi in gioco e provare a scrivere da me uno dei libri che amo tanto. Quando ho scritto i primi capitoli ho capito che amavo farlo.

- Anche tu come la protagonista sei innamorata della Francia? Hai mai fatto un’esperienza all’estero per lavoro o per studio? Credi che, da un punto di vista formativo, possa essere importante?

In Francia, purtroppo, non sono ancora andata, ma ci andrò presto. Sono stata un paio di volte all'estero, per studio e per piacere. Credo fermamente che sia un'esperienza unica e fondamentale per crescere e capire come funziona il mondo fuori dal nostro paese. Viaggiare è stupendo ed invidio molto chi ha la possibilità di farlo spesso.

- Sei mai stata a Parigi? A una ragazza che sceglierebbe di andarci per la prima volta, cosa consiglieresti di visitare?

Purtroppo no, non ci sono ancora stata. Ma se ci potessi andare vorrei vedere il Louvre e, ovviamente, la Tour Eiffel.

- Come immagini Sophie, Matias e Sebastian tra dieci anni?

Tra dieci anni, li immagino amici come ora. Mi piace pensare che un'amicizia così pura e genuina, come quella che nasce da bambini, abbia grosse possibilità di durare a lungo.

- Durante la scrittura preferisci il silenzio o la musica? Hai una playlist del libro, delle canzoni che associ a Cami e Phil?

Musica, musica, musica! Ho una playlist fatta di canzoni di Ellie Goulding, Sia e Adele. La canzone che associo a "Più forte di tutto" è "Guns and Horses" di Ellie Goulding. Esprime tutto ciò che il libro vuole lasciare al lettore.

- Nella panetteria di Bianca e Gerard sfornano anche il tuo dolce preferito? Qual è?

Che bella domanda! Certo! La panetteria sforna anche il salame al cioccolato! In assoluto il mio preferito!

- La delicatezza con la quale hai parlato del cancro di Bianca e degli abusi di Camilla è stata magistrale. Purtroppo nulla si può per prevenire un tumore, se non fare gli adeguati controlli ed esami. Ma lo stalking è tutt’altra cosa. Secondo te la legislazione italiana è adeguata? Cosa credi spinga molte donne a non denunciare il carnefice?

Paura. Il motivo principale per cui le donne abusate non denunciano è il terrore delle ripercussioni. Purtroppo, casi di questo tipo in Italia ce ne sono tanti, troppi. A mio parere la legislazione italiana potrebbe fare di più.

- Che messaggio manderesti a delle ragazze che si trovano nella stessa situazione di Cami?

Di mettere loro stesse prima di tutto. Direi a queste ragazze di non rinunciare a una parte della loro vita o dei loro sogni per qualcun altro. I sogni sono solo nostri, così come le nostre vite. Solo noi possiamo decidere cosa farne.

- Da lettrice, qual è la tua scena preferita? Da autrice, quale ti ha dato maggiori problemi?

Da lettrice, adoro quando Camilla affronta Stefano, il suo ex ragazzo violento. Esulterei con lei e per lei.
Da scrittrice, la scena più difficile da scrivere è stata quella in cui la paura di Camilla la frena e lei non riesce ad abbandonarsi a Philippe. Non è facile descrivere una scena così mentre dentro fai il tifo perché il suo coraggio esca fuori…

- Christine e André avranno un maschietto o una femminuccia?

Una bellissima femminuccia che si chiamerà Eloyse. Il nome lo sceglieranno i gemelli.

- E ora… spoiler time! Cosa ti piacerebbe scrivere? Vorresti cimentarti in un genere diverso? Hai già qualcosa in cantiere?

Mi piacerebbe davvero tanto provare a scrivere una saga Fantasy! Adoro il genere e mi piacerebbe cimentarmi anche in quello. E poi... il mio terzo romanzo è già in cantiere.

Che dire? Grazie Elena per averci fatto entrare nel tuo mondo!
Speriamo di sentir parlare presto di te :)
Quanto a voi, amiche, che ne pensate del romanzo? Avete voglia di leggerlo? Fateci sapere con un commentino!
Un abbraccio e buona lettura!

Robi

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