giovedì 31 marzo 2016

Recensione: Il colore viola


Wela lettori! Bentornati nella rubrica degli #intramontabili! Partiamo subito con il nostro libro del giorno. 


Voto copertina:


Celie è solo una bambina quando sua madre si ammala e l’uomo che chiama padre inizia a stuprarla. È molto giovane anche quando viene data in sposa a un uomo che non ama e che non la ama; e anche quando viene separata dall’amata sorella Nettie.
E mentre gli anni passano, il solo conforto di Celie sono le lettere che scrive e indirizza a Dio, mentre in Africa sua sorella, ora missionaria, le continua a scrivere senza mai ottenere risposta.
Quando, però, Celie incontra l’amante del marito, un’affascinante cantante blues, la sua vita cambia radicalmente e Celie inizia a capire che può ancora essere felice.


“The Olinka do not believe girls should be educated. When I asked a mother why she thought this, she said: A girl is nothing to herself; only to her husband can she become something.
What can she become? I asked.
Why, she said, the mother of his children.
But I am not the mother of anybody’s children, I said, and I am something.”

Chi è iscritto a Goodreads magari saprà che Emma Watson (la Hermione Granger di Harry Potter) ha aperto un gruppo di lettura chiamato Our Shared Shelf. Ogni mese, Emma propone un libro da leggere e commentare tutti insieme. Il colore viola è stato scelto come libro per il mese di febbraio. Purtroppo non riesco sempre a leggere tutti i libri che propone, ma quando ho trovato questo, in una libreria sperduta di Bristol per sole tre sterline, ho pensato fosse destino.
A primo impatto sono rimasta un po’ confusa, in principio perché la scrittrice sceglie, come tecnica linguistica, di riportare l’analfabetismo della protagonista nella scrittura, presentandoci le lettere che Celie scrive, prima a Dio e poi alla sorella, con grossolani errori di grammatica (Celie, essenzialmente, scrive esattamente come pronuncia le parole).
L’altro motivo per cui sono rimasta stranita è il fatto che la storia segue sì, fino a un certo punto, l’ordine cronologico, ma salta da un avvenimento all’altro senza mai specificare quanto tempo sia passato.
Mi ci è quindi voluto un po’ di tempo e, soprattutto, concentrazione per iniziare ad entrare nella storia, ma quando questo è avvenuto ne sono stata completamente rapita.
Celie è una donna totalmente bistrattata dalla vita. Stuprata dal patrigno, data in sposa a un uomo che la disprezza, ad accudire una casa e dei figli non suoi, privata dell’affetto dell’unica persona che la ami, sua sorella. Eppure, nonostante tutto, Celie è una donna forte e con un cuore sempre pieno d’amore. Così, quando finalmente trova il sostegno che le serve e qualcuno che le dimostri affetto, la sua vita prende una svolta inattesa.
Ma Celie non è l’unica donna a soffrire per il solo fatto di essere donna. Shug Avery, Nettie, Sofia, Mary Agnes, Tashi, Olivia. Ogni donna che appare in questo libro è vittima del torto degli uomini, di una società misogina, di una mentalità chiusa.
Questo libro ci racconta di tutte queste donne, che col sostegno l’una dell’altra, con un po’ di fiducia in se stesse, con l’educazione, arrivano a sfidare quegli stessi uomini, quella stessa società e quella stessa mentalità chiusa che le hanno rese vittime e prigioniere.
Certo nel loro percorso c’è più di una battuta d’arresto, a volte causata dalla loro stessa famiglia, e alla fine del libro non tutte avranno il loro finale felice, avranno vinto la loro lotta, ma avranno fatto piccoli passi e avranno ispirato altre donne come loro.
Il colore viola, è un libro crudo, che ritrae graficamente abusi e maltrattamenti, ma che quando si riesce a passare oltre questo, regala interessantissimi spunti di riflessione e personaggi ben costruiti.
Sebbene ambientazione e tempo della storia non vengano espressi chiaramente, il quadro che ci si immagina è vivido nella mente del lettore, grazie alle parole della protagonista.
Una scrittura che non può non emozionare e che lascia, alla fine, svuotati e pieni allo stesso tempo.
Leggetelo.

Fede



1 commento:

  1. Buongiorno!
    Io ho visto il film tratto da questo romanzo e ricordo, anche se sono passati anni, che lo trovai straordinario. Grazie per aver scritto questa recensione e grazie per aver riportato la notizia del gruppo di lettura di Emma Watson, un'attice e persona che stimo molto.
    Leggerò questo libro sicuramente.

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