lunedì 22 febbraio 2016

Recensione: La notte che ho dipinto il cielo


Bentornati lettori a un nuovo appuntamento tra le pagine di AnniDiNuvole.
Oggi vi parliamo di un romanzo attesissimo e odierno. Ci trascinerà in una delle fasi più difficili della vita: problematica, esaltante e pazza. Una tappa della vita che, alla fine, tutti noi abbiamo vissuto. L’adolescenza.
Romanzo d’esordio autoconclusivo, che ha tutte le carte in regola per entrare prepotentemente nei libri di successo di questo nuovo anno.



Voto copertina:


«E fidati, Lu, se ti dico che di sicuro non sarà mai una noia mortale.»
«Intendi il quartiere? Sì, invece. Sarà uno schifo totale.»
«No» rispose lei con un mezzo sorriso mentre John e Digby tornavano verso la casa. «Non il quartiere, stupida. Parlo della vita.»

La vita di Lucille è travolta dalla consapevolezza di non potercela fare.
Da un giorno all’altro si vede sfilare dalle mani la spensieratezza, la tranquillità cui tanto era devota. Lasciata sola a combattere con le fatiche che la vita le riserva da un momento all’altro.
Lucille ha poche cose certe nella sua vita. Ha una sorellina cui deve badare, un’amica di cui fidarsi, un amore che la inchioda dalla paura e una passione per la pittura messa su in soffitta.
Cresce da sola Lucille, il papà non ci sta con la testa e la mamma è scappata chissà dove senza nessuna spiegazione.
Lucille cerca di sorreggersi con le unghie e con i denti in una vita di adolescente in cui tutti le voltano le spalle, sopravvive come meglio può, scarrozzandosi dietro la sorellina troppo silenziosa per i suoi otto anni.
Non sa ancora quanta determinazione e forza ci sia nel suo corpo, Lucille è combattiva, non si arrende mai e con la forza di volontà riuscirà a stravolgere quella vita che le ha girato le spalle.
Con la sua determinazione, degli angeli custodi e gli amici fidati, riuscirà a scorgere quel raggio di speranza che da troppo non riusciva a vedere. Riuscirà ad affrontare situazioni che credeva insormontabili.
Pieno di suspense, di coraggio e di amore, La notte che ho dipinto il cielo ci immerge in un mondo difficile, come quello di Lucille sa essere.


Che senso ha vivere, se non sei disposto a lottare per ciò che di vero hai nel cuore, se non sei disposto a rischiare qualche ferita?

La notte che ho dipinto il cielo parla di verità, di difficoltà e di un destino amaro.
Lucille non ha più accanto a se quelle due figure importanti come due genitori possono essere. Troppo immaturi da abbandonare due ragazze al loro destino. Abbiamo un padre che si rifiuta di crescere, un codardo e una madre inesistente e talmente impaurita dalla verità da far valigie e scappare chissà dove dimenticandosi delle sue figlie. Dimenticandosi soprattutto della crescita della più piccola, sperduta quasi in solitaria in un mondo troppo grande per lei.
Mi ha toccato molto questo tema. Mi sono sentita tirata in ballo per molti motivi e volevo davvero capire perché quella donna si stava comportando in quel modo meschino. Avrei voluto tanto entrarci dentro la testa e ricordarle che a casa aveva due figlie che lottavano contro se stesse e contro il suo fantasma, lei cosa stava facendo invece? Spero qualcosa di più produttivo del semplice piangersi addosso.
La tenacia di Lucille è sorprendente in tutto il libro.
Primo tra tutti il lavoro che decide di fare per porre un freno alle difficoltà che si stavano abbattendo sulla casa. Proprio come possono essere le bollette da pagare senza un’entrata per una ragazza di appena diciassette anni. Pazzesco!


Ma non dimentichiamo che Lucille aveva con sé la piccola Wren, una sorellina che assisteva silenziosa a tutto quello che le stava accadendo attorno. Lucille se ne prende cura finché può, aiutata anche dai suoi amici.
La sua amicizia con Eden mi è piaciuta tanto, è un’amicizia forte. Che non si è incrinata nemmeno davanti alla realtà scomoda. Eden e Lucille hanno quell’amicizia che tutti noi un po’ invidieremmo. Un’amicizia che non si abbatte davanti alle difficoltà, ma che ti prende per mano e ci sbatte la testa insieme a te per uscirne in qualche modo.
Altro tratto importante nel libro è l’amore, un amore che gira tutto attorno alla piccola ma grande Lucille. L’amore di una famiglia mancata, l’amore per un’amica in difficoltà e anche l’amore verso un ragazzo che non potrebbe mai avere.

Una giornata perfetta è proprio quello che mi ci voleva e tu me l’hai regalata. Mi hai detto che ho delle orecchie pericolose. Mi hai comprato un panino. Mi hai chiesto come stavo. Mi hai sfiorato di nuovo il braccio, e per tre minuti ho pensato che fossi innamorato di me.

La figura di Digby è stata un po’ sfocata per tutto il libro, come se fosse un personaggio secondario rimasto nell’ombra. Ma lo devo ammettere, ha giocato un ruolo fondamentale nel portare Lucille a una svolta.
L’amore in tutte le sue forme è stato il protagonista indiscusso.
Insomma, il libro è stato promosso seppur con una nota dolente per il finale. Avrei voluto vedere qualcosa in più, quel pizzico che avrebbe fatto girare l’ultima pagina con un bel sorriso stampato sulle labbra. Per Giove, ho letto anche i ringraziamenti da cima a fondo per scoprire se ci fosse qualcosa nascosto :D

Ricordo le sue parole: Hai un cuore da eroe, piccola mia.

La storia sa coinvolgere, sa far sperare, ti vien quasi voglia di prendere Lucille per mano e accompagnarla nel percorso della vita. Ha una grande morale in sè, che spesso tutti noi dimentichiamo di seguire: mai arrendersi e cosa più fondamentale, siamo noi gli artefici del nostro destino. Sono le scelte che facciamo che definiscono chi siamo veramente.
E Lucille ha scelto cosa fare per salvarsi e salvare le persone a cui tiene. Proprio quando ha preso quella vernice e ha dipinto il cielo, scavando dentro a sensazioni che aveva dimenticato di avere.
La notte che ho dipinto il cielo è coraggio, in tutte le sue forme.

Spero di avervi fatto incuriosire, vi invito a prendere visione del libro e a immaginare un futuro radioso per la nostra combattente Lucille.
Vi ricordo di venirci a trovare sulla nostra pagina Facebook e perché no… unitevi a questo sito diventando lettori fissi, diventate anche voi guerrieri della vita. A presto.

Ila

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