martedì 22 dicembre 2015

Recensione: Amori e segreti di donna Esmé


Ciao amiche!
Oggi vi parliamo di un libro inviatoci dalla Casa Editrice LibroMania. È un libro davvero molto particolare: si tratta di un romanzo di costume e la protagonista è una donna che si avvia verso il secolo. Per saperne di più non vi resta che leggere!

  • Titolo: Amori e segreti di Donna Esmé
  • Autore: Francesco Monaca
  • Casa Editrice: Libro Mania
  • Pagine: 202
  • Da acquistare sì o no? Bah


  • Voto: quasi 6


Voto copertina:

Dobbiamo fare un salto nel passato, all’epoca di Tangentopoli, quando i salotti della buona società romana erano ancora all’apice del successo, si stava avvicinando al secolo donna Esmé, una donna come poche altre, soprattutto per il passato vissuto e gli avvenimenti successi nella sua vita.
Questo libro è classificato come romanzo di costume e, all’interno della storia, è la stessa Esmé a raccontare tutta la sua vita a una giornalista, così che poi ne escano diversi articoli da pubblicare. Personalità interessante, non c’è dubbio, ma anche molto stravagante.
La storia è raccontata dalle origini, cioè dall’incontro tra i suoi due genitori che, dato che il loro amore era ostacolato dalla famiglia materna, sono stati costretti a fuggire.
Non c’è che dire, una vita davvero avventurosa, ed era appena iniziata!, divisa tra Brasile e Italia. Anche il padre di Esmé emigra in America Latina per tentare la fortuna (anche se era mille volte più fortunato di tutti coloro che erano in nave con noi) e grazie al tuo talento come ingegnere urbano, e al suo grandissimo fascino, riesce subito a fare carriera.
I toni del romanzo sono diversi fin da subito: non parliamo solo della descrizione di una realtà lontana dalla nostra, ma anche del modo di scrivere dell’autore. All’occhio spiccano parole che suonano antiche come lagrima, che mi ricorda molto Pirandello, e la forma di cortesia con il voi.
Un lettore moderno percepisce la vita in Brasile come molto lontana: balli, feste in maschera, un’opulenza tale vista solo nei film. È una realtà molto lontana rispetto a quella che viviamo noi: l’Opera la fa da padrona, il ruolo culturale dell’Italia è importantissimo e il matrimonio è, ancora spesso, combinato.
Esmé, diminutivo di Esmeralda, è l’ultima arrivata in casa Conti, nata quando il padre aveva più di quarantacinque anni (per l’epoca era a un passo dalla vecchiaia, praticamente). Ricca di famiglia, sia dalla parte di madre che da quella di padre, vive una vita agiata. Non si iscrive all’Accademia della Scala a Milano per star vicina al promesso sposo in Brasile e ritornerà in Italia solo quando questi sarà morto.


Vi sto parlando di un libro senza infamia né lode, un romanzo che, purtroppo, non sono riuscita a capire a fondo in quanto l’ho sentito molto distante da me e da quella che è la realtà in cui vivo. L’autore vuol far passare la protagonista come una donna indipendente e, per l’epoca, bisogna dire che si è presa le sue belle libertà, ma la ricchezza in cui ha sempre vissuto, i capricci che le sono stati concessi fin da quando era bambina nulla possono per far migliorare il romanzo.
Forse potrebbe piacere agli amanti del genere storico: donna Esmé era un pezzo da Novanta all’interno della società per bene italiana dalla seconda guerra mondiale in poi. È interessante vedere come sia amica di personaggi che noi siamo abituati a vedere solo sui libri, oppure abbia assistito a fatti che noi abbiamo studiato a scuola!
Purtroppo non c’è più nient’altro da dire… se vi ho incuriosito non vi resta che leggere il libro e calarvi in questa atmosfera lontana da noi!

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Un abbraccio e… buona lettura!

Robi

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