martedì 8 dicembre 2015

Recensione: After - Amore infinito


Buon pomeriggio amici di AnniDiNuvole e bentornati nelle #newsdaleggere.
Come tutte le cose, anche le serie libresche dovranno finire prima o poi, no?
Serie che abbiamo amato, che abbiamo odiato e perché no… che ci hanno trasportato così tanto da voler essere noi stessi protagonisti di questa.
Finire una serie ci può dispiacere, ci può lasciare con un senso di vuoto ma anche con un sorriso sulle labbra.
Personalmente cosa mi ha lasciato questa di cui andremo a parlare oggi?
Bhè… scopriamolo.



Voto copertina:

"E' paradossale: l'uomo che odia il mondo è quello che il mondo ama di più".


La verità per Hardin Scott si scaglia come un meteorite sulla terra in un giorno di estate.
Che tra lui e suo padre non scorresse buon sangue, era ormai appurato da molto tempo. Ma cosa fare quando il padre che credevi essere l’artefice di tutto il tuo male, alla fine non è il tuo vero genitore? Quella scoperta, butta ancora più nelle tenebre il ragazzo che a stento galleggia nel mare fatto di colpevolezza e oscurità.
E con chi prendersela, su chi vomitare tutto il rancore, tutto il risentimento, se non sulla persona che crede in te e ti vuole bene?
Hardin ha la costanza di allontanare le persone che vuole bene, che gli circondano, semplicemente perché inconsapevolmente vuole far annegare anche loro con lui nel mare. Ma stavolta Tessa Young non ci sta, stavolta ha qualcosa in più per combattere. Se stessa.
Quella Tessa che era insicura, bambina, timida e chiusa, non esiste più.
Quando i due si allontanano, e stavolta sembra essere in modo definitivo, sia Hardin che Tessa devono far i conti con i loro fantasmi di se stessi e del passato. Cercheranno in tutti i modi di evitarsi, per non soccombere alla loro relazione malata, ma gli avvenimenti, il destino, l’amore, li faranno sempre ritrovare. Perché come dicono loro, due anime che si amano sono destinate ad essere insieme. Nonostante tutti gli ostacoli e i pericoli.
Ma ce la faranno anche quando loro stessi non ci crederanno più in questo motto?
L’ultimo capitolo della saga è tratto. 


La saga di “After” è composta da:

1-    After (recensione QUI)
2-    After – Un cuore in mille pezzi (recensione QUI)
3-    After – Come mondi lontani (recensione QUI)
4-    After – Anime perdute (recensione QUI)
5-    After – Amore infinito


Cari amici miei, l’abbiamo amata, l’abbiamo odiata, ci ha fatto fare tantissime risate ma stavolta è ufficiale: l’era di Hardin e Tess si conclude qui (almeno ufficiosamente).
E credetemi, ho fatto i salti di gioia.
Ma il fatto che presto avremo un libro dal punto di vista di Hardin sul “prima” di After non mi fa molto contenta. E contando che avremo una storia dal punto di vista di Landon non so… per un po’ di tempo, io mi disintossicherò dalle tossine che ha emanato questa serie. Ce lo meritiamo un po’ tutti, visto che probabilmente stavamo affondando anche noi con Hardin Scott, tante sono state le volte che lo ha ripetuto.
Il libro si apre con la scoperta spumeggiante del ragazzo, sul suo vero padre. Posso dire che è stata una scelta affrettata e buttata lì solo perché non si sapeva di che altro parlare? Si, posso dirlo.
Non è normale che da un libro all’altro non abbiamo più notizie di Trish la mamma di Hardin. Che fine ha fatto? Quali sono state le sue argomentazioni su tutto questo casino? Semplicemente puff… sparita. Vuoi vedere che Harry Potter era dietro l’angolo a fare una magia di restringimento? 
Non lo so. Anche il concetto tutto del "finto-vero" padre è trattato poco e non parlo del casino che si crea in mente di Hardin, perché quello lo portiamo avanti per quasi tutto il libro. Ma è proprio il protagonista “papà” che manca nella questione. È trattato in modo molto spicciolo e non mi è andato giù.
Però, visto che siamo sull’onda genitoriale, voglio dare una pacca simbolica sulla spalla del povero Ken Scott. Ora capiamo perché è diventato un alcolista, con tutto quel popò di casino tra Christian Vance e Trish, io mi sarei presa a capocciate al muro, altro che alcol. Ma la scena tra Ken e Hardin mi è piaciuta molta, e questo l'ho apprezzato perché secondo me non è colui che contribuisce a mettere al mondo un bambino che è padre, è quello che lo cresce, che se ne prende le colpe, che è capace di chiedere scusa agli errori che ha commesso. Pollice in su per Ken e il suo riscatto nel mondo. Ben fatto.
Stesso dicasi per la povera Kimberly, che è costretta ad amare un Christian che non perde occasione per spassarsela con la madre di Hardin e si giustifica con “dovevo salutarla per sempre” su un tavolo da cucina a gambe larghe. Ma… c’è o ci fa? Pollice in giù per te Vance, che non mi sei mai stato simpatico.
E così, poi, entriamo nel vivo della storia dove -non lo avreste mai detto- i due piccioncini Hessa (?) si prendono l’ennesima pausa e un face-palm vi parte a tutti quanti, ammettetelo.
Giuro che ho chiuso gli occhi, ho contato fino a dieci e ho ricontato per non buttarmi, stavolta io stessa, dalla finestra.
Ma si può? Si può in ogni stramaledettissimo libro parlare della stessa cosa, prendersi pause su pause però tornare sempre sullo stesso punto? Io non lo so. Ma credo che questo manda all’esasperazione tutti noi lettori.
Mi spiegate il senso di prendersi una pausa e poi fare sesso ogni volta che si vedono? Ma spiegatemi che problemi hanno questi due!
Oltre poi al fatto che tutto il libro ci fa vedere come tutti hanno dei seri problemi con l’alcolismo e secondo me hanno bisogno un po’ tutti di una bella chiacchierata con gli alcolisti anonimi. Qui c’è da preoccuparsi seriamente, visto anche il fatto che i ragazzini leggono questa serie manco fosse il nuovo Federico Moccia. E lui almeno si limitava a degli amori giovanili, frivoli ma almeno non ci andava giù pesante.
In pratica nel libro non ci sono stati molti stravolgimenti, infatti si ripete in continuazione di questa “relazione malata”, del sesso, del “dobbiamo parlare” ripetuto almeno quaranta volte, pianti, isterismi e… cambiamenti!
Questo gliene devo dare atto, finalmente posso dire che il comportamento ossessivo compulsivo di Hardin si è dato una calmata. Ed è abbastanza nobile anche la causa che lo hanno spinto a questo, ci fa credere davvero che per amore si possa cambiare. Ma chi lo sa… non ne sono ancora del tutto convinta.
La parte più bella? Bhè decisamente il cazzuto Landon che manda a cagare la lagna e i piagnistei di Tessa e le cerca di aprire gli occhi, schiaffeggiandola verbalmente e dicendole che non può continuare ad essere la stupida ragazzina che allontana Hardin però poi ci corre dietro come se niente fosse.
Credetemi, volevo fargli la statua. Anche se due paragrafi dopo vuole andare a chiedere scusa a Tessa per aver alzato la voce. Mi è caduto il mito ma non la contentezza.
Ci voleva qualcuno che scuotesse le acque. Non ne potevamo più.
Ammettiamolo, Landon era un po’ tutti noi rotti da questa storia.
Ho notato qui e lì, dato il prolungamento di un concetto base, che l’autrice tende ogni ventina di pagine su per giù, a fare dei riassuntini e trovo che sia stata un’acuta osservatrice perché arrivata a una certa, non si capisce più il discorso di dieci capitoli prima. È tutto molto confusionario e ti ci perdi. Si necessita di un disegnino con le mappe, visto l’ingorgo cerebrale dei due.
Quello che non mi è piaciuto è come l’autrice metta qui e lì nomi di personaggi facenti capo a opere letterarie famose, così… a random proprio. E qui vorrei aprire una parentesi.
Ammiro il fatto che si sono conosciuti tante opere classiche grazie a questa serie. Ma un po’ mi fa imbestialire il fatto che si passano queste opere come “i classici di After”. No! Quei classici sono quelli che hanno fatto la storia, sono quelli che hanno fatto innamorare un sacco di persone, che hanno creato le basi di una letteratura moderna e non mi va che siano collegate come quelle appartenenti ad una serie come After. Ma sappiamo benissimo come ragiona il mercato dei bigliettoni colorati. E allora non ne posso fare nemmeno un problema con l’autrice. Lei si è limitata a spolverare superficialmente trame e personaggi famosi. Punto senza virgola.
E niente, arriviamo così alla fine.
Devo ammettere che la simpatica Todd ha cambiato finale rispetto alla fan fiction e gliene sono grata. Vivamente. Visto come faceva finire quella sua vecchia storia, se ricordo bene finiva tutto con loro due in macchina diretti verso Las Vegas. Chi vuole capisca, capisca pure…
Invece qui facciamo dei balzi temporali che manco nel “Ritorno al futuro” si son mai visti. Si salta capitolo in dieci anni in dieci. Roba che mi sono diventati vecchi e nemmeno me ne sono accorta.
Ma la serie si è chiusa e io devo tracciare le linee.
Allora.

Trama della storia: scontata e noiosa.
Evoluzione della storia: prolungata, monotona e scialba.
Volumi: troppi, come gli stessi capitoli, l’autrice stessa riporta nell’ultimo volume un aneddoto a un vestito rosso richiamando il primo volume e ho fatto davvero fatica a ricordare di questo abito.
Linguaggio: scorrevole, interessante ma ripetitivo.
Protagonisti: insensati, morbosi ed esasperanti.

In se per se l’ultimo libro è stato il più interessante, infatti se dovrei consigliare l’acquisto, farei acquistare solo l’ultimo, dato che i restanti di mezzo per me sono stai alquanto superflui.
Cosa posso dire a fine storia?
Che ci sono tante Fan fiction più belle (sempre sui One Direction, perché ammettiamolo… la serie si è basata su questi, e specialmente su Harry Styles e i suoi tatuaggi) che vale la pena di leggere e ne meritano di più.
La Todd sta cavalcando l’onda, sta sfruttando la fama a suo favore. Con dei libri su Landon e Hardin in uscita e un film in stesura. Cos’altro vorrebbe dalla vita?
Sicuramente non vorrei essere nei panni del signor Styles, per essere stato dipinto in questo modo.
E niente. Per me la storia ora va nel dimenticatoio, perché ne ho avuto abbastanza di tutto ciò.

Nel nuovo anno che tra poco si aprirà, Anna Todd ha comunicato sui suoi social che avremo TRE libri inerenti la storia. Uno “Before” in cui sapremo tutto della vita di Hardin Scott prima e dopo Tessa Young e altri due: “Nothing more” e “Nothing Else”; dedicati al fratello di Hardin: Landon.
Insomma, la storia continua! In uscita in America a giugno e luglio 2016. In Italia? Bhè… basta aspettare.

Non vi resta che spolliciare il +1 per conforto alla vostra Ila e io vi ricordo il Giveaway del blog, lo trovate in alto a sinistra e correte a seguirci su Facebook. Festeggiate il Natale con noi, tante sorprese in agguato ;)

Ila

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