Bentornati nella rubrica #lunedìinrosso. Come sta procedendo la vostra giornata? Avete ripreso il solito ritmo?
Noi oggi vi vogliamo parlare di un libro che purtroppo... è stato pienamente bocciato.
Se siete curiosi, continuate nella lettura.
- Titolo: Chiedimi quello che vuoi
- Autore: Megan Maxwell
- Casa editrice: Newton Compton Editori
- Numero pagine: 477
- Da acquistare o no? N.O.
- Link: http://www.amazon.it/Chiedimi-quello-vuoi-Megan-Maxwell-ebook/dp/B00JW40UEQ
- Voto: 1
Voto copertina:
Eric Zimmerman, proprietario della compagnia tedesca
Müller, dopo la morte del padre decide di recarsi in Spagna, per visitare tutte
le filiali del gruppo. A Madrid, nella sede centrale, conosce Judith, una
giovane segretaria, intelligente e sexy, di cui si invaghisce all’istante. Da
quel momento ha un unico obiettivo: possederla. Attratta dal suo capo, Judith
abbandona ogni speranza di resistergli e, totalmente disarmata, cede e si
presta ai suoi giochi sessuali: all’inizio turbata, poco a poco si lascia
avvolgere dalla spirale di piacere completamente nuovo, inatteso e pervasivo.
Impara a conoscere così il vero senso della lussuria e della passione più
sfrenate, vivendo, giorno dopo giorno, pulsioni e fantasie che non aveva mai
osato immaginare. E sono sensazioni che la appagano e inebriano a tal punto da
non riuscire più a farne a meno…
Prima di iniziare questa recensione bisogna fare una
premessa: io non abbandono mai i libri, mai. Nemmeno quelli che proprio non mi
piacciano, li porto fino in fondo, li chiudo e non li riapro più, ma non li
abbandono. Questa volta l’ho fatto. Sono arrivata al 40% del libro e poi ho
detto basta.
Mi sono anche ripromessa che avrei cercato di essere
professionale in questa recensione ma non so se ce la farò. In caso dovessi
fallire, mi scuso in anticipo.
Partiamo dall’inizio.
Innanzitutto il romanzo è scritto in prima persona e al
tempo presente, una scelta stilistica solita del diario, cosa che questo libro
non sembra voler essere. Una forma che a me, personalmente, non piace.
Passiamo ai personaggi.
La protagonista/narratrice ha la profondità di una
pozzanghera in un giorno di sole di metà luglio e la spina dorsale di una
ameba. Lui la tratta male, la obbliga a fare cose che lei non è sicura di voler
fare, la tratta con freddezza e una certa sorta di disprezzo quando non si
comporta come lui vorrebbe; lei si arrabbia, fa la voce grossa, si indigna; lui
le dice due parole su quello che vorrebbe farle e zac, lei non riesce a
resistergli e gliele perdona tutte. La sorella teme che il marito la tradisca,
quindi la chiama spesso cercando conforto, lei sbuffa e si lamenta e non le
risponde. Poi le muore il gatto e piange per tre giorni. Il suo amico
d’infanzia è innamorato di lei (per non si sa quale strana ragione) e lei lo
usa, andandoci a letto e fregandosene altamente dei sentimenti di lui.
Lui. Lui è un prepotente. Si impone costantemente,
obbligandola ad uscire, facendole provare cose che non è sicura di voler
provare. La tratta come se fosse un giocattolo e lui il giocattolaio, passando
alla freddezza e al disprezzo quando non ottiene quello che vuole subito, usando
anche il fatto che è il suo capo come minaccia.
Il libro poi è grezzo e volgare in maniera
impressionante, ho letto solo qualche estratto del più famoso 50 Sfumature di Grigio ma al confronto
era pura poesia. Le scene di sesso sono spinte in modo esagerato, mancano di
sensualità e sono estremamente ripetitive oltre che eccessivamente numerose.
Non sono una a cui le scene di sesso danno fastidio, ma in questo caso mi sono
ritrovata più di una volta ad arricciare il naso.
Come se non bastasse la storia dietro risulta totalmente
inesistente, quando ho scoperto che ci sono altri due libri mi sono francamente
sorpresa di come la gente possa riuscire a scrivere del nulla per così tante
pagine.
Purtroppo non ho trovato niente che fosse salvabile.
Buona serata a tutti voi.
Federica
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