lunedì 2 novembre 2015

Recensione: Chiedimi quello che vuoi


Bentornati nella rubrica #lunedìinrosso. Come sta procedendo la vostra giornata? Avete ripreso il solito ritmo?
Noi oggi vi vogliamo parlare di un libro che purtroppo... è stato pienamente bocciato. 
Se siete curiosi, continuate nella lettura.


Voto copertina:


Eric Zimmerman, proprietario della compagnia tedesca Müller, dopo la morte del padre decide di recarsi in Spagna, per visitare tutte le filiali del gruppo. A Madrid, nella sede centrale, conosce Judith, una giovane segretaria, intelligente e sexy, di cui si invaghisce all’istante. Da quel momento ha un unico obiettivo: possederla. Attratta dal suo capo, Judith abbandona ogni speranza di resistergli e, totalmente disarmata, cede e si presta ai suoi giochi sessuali: all’inizio turbata, poco a poco si lascia avvolgere dalla spirale di piacere completamente nuovo, inatteso e pervasivo. Impara a conoscere così il vero senso della lussuria e della passione più sfrenate, vivendo, giorno dopo giorno, pulsioni e fantasie che non aveva mai osato immaginare. E sono sensazioni che la appagano e inebriano a tal punto da non riuscire più a farne a meno…


Prima di iniziare questa recensione bisogna fare una premessa: io non abbandono mai i libri, mai. Nemmeno quelli che proprio non mi piacciano, li porto fino in fondo, li chiudo e non li riapro più, ma non li abbandono. Questa volta l’ho fatto. Sono arrivata al 40% del libro e poi ho detto basta.
Mi sono anche ripromessa che avrei cercato di essere professionale in questa recensione ma non so se ce la farò. In caso dovessi fallire, mi scuso in anticipo.
Partiamo dall’inizio.
Innanzitutto il romanzo è scritto in prima persona e al tempo presente, una scelta stilistica solita del diario, cosa che questo libro non sembra voler essere. Una forma che a me, personalmente, non piace.
Passiamo ai personaggi.
La protagonista/narratrice ha la profondità di una pozzanghera in un giorno di sole di metà luglio e la spina dorsale di una ameba. Lui la tratta male, la obbliga a fare cose che lei non è sicura di voler fare, la tratta con freddezza e una certa sorta di disprezzo quando non si comporta come lui vorrebbe; lei si arrabbia, fa la voce grossa, si indigna; lui le dice due parole su quello che vorrebbe farle e zac, lei non riesce a resistergli e gliele perdona tutte. La sorella teme che il marito la tradisca, quindi la chiama spesso cercando conforto, lei sbuffa e si lamenta e non le risponde. Poi le muore il gatto e piange per tre giorni. Il suo amico d’infanzia è innamorato di lei (per non si sa quale strana ragione) e lei lo usa, andandoci a letto e fregandosene altamente dei sentimenti di lui.
Lui. Lui è un prepotente. Si impone costantemente, obbligandola ad uscire, facendole provare cose che non è sicura di voler provare. La tratta come se fosse un giocattolo e lui il giocattolaio, passando alla freddezza e al disprezzo quando non ottiene quello che vuole subito, usando anche il fatto che è il suo capo come minaccia.
Il libro poi è grezzo e volgare in maniera impressionante, ho letto solo qualche estratto del più famoso 50 Sfumature di Grigio ma al confronto era pura poesia. Le scene di sesso sono spinte in modo esagerato, mancano di sensualità e sono estremamente ripetitive oltre che eccessivamente numerose. Non sono una a cui le scene di sesso danno fastidio, ma in questo caso mi sono ritrovata più di una volta ad arricciare il naso.
Come se non bastasse la storia dietro risulta totalmente inesistente, quando ho scoperto che ci sono altri due libri mi sono francamente sorpresa di come la gente possa riuscire a scrivere del nulla per così tante pagine.
Purtroppo non ho trovato niente che fosse salvabile.

Considerando la fine di questa "storia" speriamo di avervi fatto riflettere e togliere quella voglia di acquistare il libro. 
Vi ricordiamo i tasti social e di diventare lettori fissi.
Buona serata a tutti voi.

Federica 

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